Kriya Yoga – Parte II – Pranayama

Kriya Yoga – Parte II – Pranayama

Kriya Yoga - Parte II - PranayamaAttraverso la concentrata pratica del pranayama Kriya Yoga – offrendo il respiro inspirante nel respiro espirante (prana nell’apana) ed offrendo il respiro espirante in quello inspirante (apana nel prana) – lo yogi neutralizza queste due correnti vitali e le loro conseguenti mutazioni del decadimento e della crescita, gli agenti causanti del respiro e l’azione del cuore e la concomitante coscienza del corpo.

Ricaricando il sangue e le cellule con l’energia vitale che è stata distillata dal respiro e rinforzata con la pura spiritualizzata forza vitale nella spina e nel cervello, il Kriya Yogi arresta il decadimento del corpo, così acquieta il respiro ed il cuore rendendo la loro azione purificante non necessaria. Lo yogi ottiene così il controllo sulla forza vitale.

Altri devoti offrono come sacrificio il respiro entrante di prana nell’uscente respiro di apana, e l’uscente respiro di apana nell’entrante respiro di prana, in questo modo arrestando la causa dell’inspirazione e dell’espirazione (rendendo il respiro non più necessario) attraverso la pratica decisa del pranayama (la tecnica di controllo vitale del Kriya Yoga) -Bhagavad Gita IV:29

La Bhagavad Gita menziona chiaramente in questa strofa la teoria del Kriya Yoga, la tecnica della comunione con Dio che Lahiri Mahasaya diede al mondo nel diciannovesimo secolo. Il pranayama Kriya Yoga o controllo vitale insegna all’uomo a svincolarsi dalle corde del respiro che legano l’anima al corpo, così si abilita scientificamente l’anima a volare dalla gabbia corporea nei luoghi dello Spirito onnipresente, ed a tornare indietro, a comando, nella sua piccola gabbia.

Nessun volo di fantasia, questa è piuttosto la singolare esperienza della Realtà: la conoscenza della propria vera natura ed il riconoscimento della sua sorgente nella beatitudine dello Spirito. Attraverso il pranayama Kriya Yoga o controllo vitale come descritto in questa 29esima strofa, l’anima può essere rilasciata dall’identificazione con il corpo ed unita allo Spirito.

Pranayama (controllo della forza vitale)

Pranayama deriva da due parole Sanscrite – prana (vita) e ayama (controllo). Pranayama è prima di tutto controllo vitale e non “controllo del respiro”. Il significato più ampio della parola prana è forza o energia. In tal senso, l’universo è colmo di prana; tutta la creazione è una manifestazione di forza, un gioco di forze. Tutto ciò che era, è, o sarà non è nulla se non una differente modalità di espressione di quella forza universale. Il prana universale è così il Para-Prakriti (pura Natura), l’energia immanente o forza che deriva dallo Spirito Infinito, e che permea e sostiene l’universo.

Nel senso più stretto, d’altro canto, prana significa ciò che ordinariamente è chiamata vita o vitalità di un’organismo sulla terra – il prana di una pianta, un animale, o di un’uomo significa la forza vitale che scaturisce da quella forma.

I principi meccanici sono operativi in ogni parte del corpo – nel cuore, nelle arterie, negli arti, nelle giunture, nelle viscere, nei muscoli. I principi chimici sono altrettanto operativi – nei polmoni, nello stomaco, nel fegato, nei reni. Ma per tutte queste attività non dobbiamo aggiungere qualcosa che non è meccanico o chimico in modo tale da creare e sostenere la vita in un organismo?

Quel “qualcosa” è la forza vitale o energia, superiore ad altri agenti di supporto della vita. L’energia vitale utilizza forze meccaniche per pompare il sangue, per muovere il cibo lungo il tratto digestivo, per flettere i muscoli. Utilizza forza chimiche per digerire il cibo, purificare il sangue, per preparare la bile. C’è una meravigliosa connessione e cooperazione tra le cellule in tutte le parti del corpo. Questa è organizzazione; ed il prana è il capo di quest’organizzazione. E’ la forza sovraintendente, organizzatrice, coordinatrice, costruttrice, riparatrice del corpo.

Prana è una forza intelligente, ma non ha coscienza nè in senso empirico nè trascendentale. E’ la base della coscienza empirica, ma l’anima è l’unità cosciente. L’anima attraverso l’ego detta, ed il prana, suo servo, obbedisce. Il prana, nè grossolanamente materiale nè puramente spirituale, porta dall’anima la sua potenza attivante del corpo. E’ la forza riposta tra l’anima e la materia con lo scopo di esprimere quest’ultimo nella forma e nel movimento. L’anima può esistere senza il prana, ma il prana nel corpo non può esistere senza un’anima come suo substrato.

– Prana Universale: l’energia che pervade tutta la Creazione

Il prana universale arriva in un essere nel seguento modo:

In principio, Un Grande Spirito desiderò creare. Essendo Uno, desiderò essere in molti. Il Suo desiderio, essendo onnipotente, ebbe una forza creativa che uscì al di fuori, proiettandola nell’universo. Divise l’Uno in molti, Unità in diversità. Ma l’Uno non voleva perdere la sua interezza in molti.

Così simultaneamente Egli desiderò riportare i molti indietro alla Singolarità. Una specia di braccio di ferro tra il desiderio di essere molti da Uno ed il desiderio di riportare i molti all’Uno – attraverso la forza proiettiva e forza interiorizzante, attraverso attrazione e repulsione, attraverso la forza centripeta e quella centrifuga. Il risultato di questo tira e molla tra le due onnipotenti forza opposte è la vibrazione universale, il segno evidente del primo disturbo dell’equilibrio spirituale prima della creazione. In questa vibrazione è nascosto il desiderio creativo dello Spirito di essere molti, ed il desiderio attrattivo dello Spirito di essere Uno da molti. Lo Spirito, invece di divenire assolutamente Molti, o assolutamente Uno, diviene Uno in molti.

Il prana universale sottostante tutte le combinazioni nella creazione è la base dell’unità che ha impedito all’Uno Spirito dall’essere irrevocabilmente diviso in molti. Pervade tutti gli atomi dell’universo ed ogni posto nel cosmo. E’ il primo, diretto, sottile collegamento tra la materia e lo Spirito- meno spirituale rispetto al Grande Spirito, ma più spirituale degli atomi materiali. Il prana universale è il padre di tutte le così dette forze, che lo Spirito (nella Sua forma immanente) utilizza per creare e sostenere l’universo.

Quando differenti atomi coordinano in un organismo – un’albero, un animale, un essere umano – allora il prana universale insito in ogni atomo diviene coordinato in un modo particolare, e possiamo quindi chiamarlo prana specifico, o forza vitale. Ad ogni modo ogni cellula – anzi ogni atomo – del corpo di un’uomo contiene un’unità di prana, ma, tutte le unità di tutti gli atomi e cellule sono comandati da un prana coordinatore, che è chiamato prana specifico o forza vitale.

– Prana Specifico: I principi vitale nel corpo

Il prana specifico entra nel corpo con l’anima (nell’involucro astrale dell’anima) al momento del concepimento. Al comando dell’anima, il prana specifico gradualmente costruisce da una prima singola cellula il corpo del neonato – in accordo all’individuale percorso astrale karmico – e continua a sostenere quella forma nel corso della sua vita. Questo prana corporeo è continuamente rinforzato non solo da sorgenti grossolane come il cibo e l’ossigeno, ma primariamente dal prana universale, l’energia cosmica, che entra nel corpo attraverso il midollo (“la bocca di Dio”) e viene conservata nel serbatoio vitale cerebrale, e nei centri spinali, dove è distribuita dalle funzioni del prana specifico.

Il prana specifico pervade l’intero corpo e si differenzia nella sue funzioni in differenti parti. Può essere classificato in cinque differenti prana in accordo a queste funzioni:

  1. prana (da preminenza), o la forza cristallizante che porta tutte le altre funzioni alla manifestazione;
  2. apana, o la forza di escrezione, l’energia spazzino del corpo attraverso il quale la spazzatura del corpo viene eliminata;
  3. vyana, o forza della circolazione;
  4. samana, o assimilazione, digestione, attraverso la quale i cibi sono processati ed assimilati per la nutrizione del corpo e per la costruzione di nuove cellule; e
  5. udana, o la forza attraverso la quale le cellule sono differenziate nelle loro funzioni (come la crescita dei capelli, la pelle, i muscoli, e così via) attraverso l’infinita disintegrazione ed integrazione attraverso gli stessi.

Queste cinque prana, anche se divise, sono correlate ed agiscono in armonia ed interdipendenza. In verità, sono soltanto un prana che agisce in cinque differenti ma indissolubili modi connessi.

Le basi, od il primo posto, del prana corporeo è il sistema nervoso e le cellule dell’asse cerebrospinale e del sistema simpatico; ma è anche la loro infinita ramificazione nelle forme di cellule, fibre, nervi, gangli anche nei più remoti angoli del corpo. Così il prana lavora primariamente nel sistema simpatico ed involontario; ma in aggiunta, le attività volontarie sono possibili solo perchè il prana, nella sue cinque forze costituenti, pervadono e lavorano attraverso il corpo.

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