La donna, il mutuo, Titor e il bug del 2038

Il Giornale Online
Ieri l'altro mi trovavo in banca, quando ad un certo punto le mie orecchie hanno sentito un nome assai familiare che pronunciato in un luogo del genere, per quanto potesse apparire inappropriato, riconduceva invece ad un grosso problema informatico che potrebbe accadere tra trent'anni e creare guasti non indifferenti al sistema bancario.

Incuriosito da ciò mi sono avvicinato alla fonte da cui si levava quella voce un po' roca e alzando lo sguardo mi son visto davanti una signora piuttosto piacente, con una bizzarra capigliatura color lapislazzulo, che parlava con grande competenza di obbligazioni, mutui, fondi sovrani come anche di argomenti prettamente informatici con un incredulo impiegato di banca al di la dello sportello…

La donna, che doveva avere tra i trenta e i quarant'anni ripetè quel nome un'altra volta, spiegando al frastornato impiegato la correlazione che esiste tra John Titor (eh sì, proprio lui, il nostro viaggiatore del tempo!) e il mutuo trentennale, sostenendo che l'impossibilità di gestire date oltre il 19 gennaio 2038 potrebbe rappresentare un grosso problema per le banche nell'erogazione di mutui.

“Nel 2000 col Millennium Bug ci è andata bene… stavolta però il problema è diverso. La data precisa dovrebbe cadere martedì 19 gennaio alle ore 03:14:07 del 2038 … ” diceva la donna, mostrando di conoscere bene la storia. “Tuttavia, una macchina incline ad un bug dei computer basati sul sistema operativo del pinguino ma anche quelli con standard POSIX, e anche tutti i sistemi NIX e forse Mac non sarebbe in grado di gestire date oltre il 2038. Potrebbe accadere che l'aggiunta di un solo secondo al Timestamp “Tue Jan 19 03:14:07 2038” possa tramutarsi in “20:45:52 d'un sinistro venerdì 13 dicembre 1901”. Difatti, era proprio questo lo scopo del viaggio temporale cui si adoperò John Titor, il quale spiegava che dal ritrovamento d'un computer IBM 5100, dipendeva la risoluzione di un bug di UNIX che si verificherà nel 2038.

“Da quanto si sa l'errore comune è quello di credere che il problema verrà risolto con la semplice adozione dei 64 bit, senza considerare poi che i molti strumenti che utilizzano sistemi embedded (forni a microonde, ascensori, orologi da polso, ecc.), sono ancora a 8/16 bit e che molti database utilizzano, per i propri campi data, dei Timestamp a 32 bit” asseriva convintamente la bella signora, chiarendo in parte anche a me le difficoltà, diciamo tecniche, di comprendere appieno tali argomentazioni. In pratica, sono varie le teorie per cui il 19 gennaio 2038 le macchine a 32 bit con sistema UNIX dovranno superare i 32 bit di lunghezza per indicare la data successiva e questo, a quanto pare, darà luogo a malfunzionamenti dovuti al fatto che la data verrà riportata come venerdì 13 dicembre 1901…

quando si scatenò un panico generale allorchè si verificò in borsa una mossa azzardata sul controllo delle ferrovie dell'intera nazione americana… Il giorno prima Guglielmo Marconi aveva effettuato la prima trasmissione radio transatlantica nella storia del mondo. Era l'anno in cui era ancora in corso la Guerra anglo-boera e l'attenzione del mondo era preoccupata della guerra con l'Inghilterra in Africa. Oltreciò a settembre venne ucciso in un attentato il presidente degli Stati Uniti McKinley, a cui poi succedette Theodore Rooselvet… era l'anno in cui l'America aveva paura.

Riguardo al bug del 19 gennaio 2038 forse la soluzione risolutiva la si potrà trovare nell'[link=http://web.archive.org/web/20060408161959/http://unununium.org/articles/uuutime]Unununium Time[/link], un nuovo formato per misurare il tempo.

di Luciano Vecchi

Fonte: http://ilprofessorechos.blogosfere.it