La economia circolare: il ruolo dei biofotoni nel modello evolutivo del ciclo di rigenerazione della vita

La economia circolare: il ruolo dei biofotoni nel modello evolutivo del ciclo di rigenerazione della vita

La co-evoluzione della vita sul nostro pianeta ci fornisce il miglior modello naturale di economia circolare.

La Fotosintesi delle piante permette di sopravanzare il metabolismo di tipo anaerobico mediante la capacità di utilizzare la luce solare come fonte di energia al fine di produrre per tramite il “cloroplasto” molecole organiche (glucosio = C6H12O6 ) a partire da molecole inorganiche CO2 ed H2O con la conseguente liberazione di ossigeno molecolare (O2) nell’atmosfera.

In seguito il glucosio in presenza di ossigeno trasportato dal sangue viene scomposto nuovamente in CO2+ H2O , durante la respirazione cellulare attivata dai “mitocondri” per produrre energia biologica (ATP) necessaria alle cellule viventi per riprodursi. (mitocondri-e-biofotoni)

La economia circolare del modello naturale viene in tutte le sue fasi regolata dalla produzione di BIOFOTONI emessi spontaneamente da tutti i sistemi viventi ed organizzati dai vari DNA come quanti di energia di informazione “coerente“ utilizzati per regolare il metabolismo e la apoptosi e la riproduzione cellulare. (caosmanagement.it)

Il convegno su “BIOFOTONI ED ENERGIA PER LA VITA” organizzato da Egocreanet (ONG) il 28 Sett 2017 c/o Accademia dei Georgofili in Firenze, si propone di porre la basi per una nuova comprensione della complessità della comunicazione di biofotoni nella organizzazione circolare della vita. (eurosportello.eu)

L’elettromagnetismo in biologia non è stato preso in attenta considerazione nell’ambito del “paradigma meccanico” della scienza. Solo alcuni scienziati come Georges Lakhovsky nel 1931, seguendo alcune intuizioni di Nikola Tesla sul DNA quale struttura elettromagnetica, hanno compreso che il nucleo di una cellula viva può essere considerato simile ad un circuito elettrico oscillante che emette e riceve radiazioni.
(Biofotoni_convegno.pdf)

Questa analogia è sostenuta dal fatto che la struttura del DNA nucleare da una doppia elica avvolta in direzioni opposte priva di un centro di simmetria, la quale si polarizza quando viene aperta per essere duplicata ovvero copiata dal RNA, cio’ perche’ si comporta come un cristallo asimmetrico con proprieta’ piezoelettriche. Pertanto ogni azione di torsione e di vibrazione del nDNA genera una carica elettrica e viceversa la azione del campo elettrico della cellula provoca vibrazioni che possono essere irradiate a distanza per induzione elettromagnetica. In vero questa analogia non è sufficiente a capire la emissione di “Biofotoni Coerenti” del nDNA; infatti la sua struttura di 2.5 nm di diametro e di lunghezza media di un metro determina una accelerazione dei quanti di luce nelle due scanalature interne allo scheletro delle coppie di basi tenute assieme da ponti ad Idrogeno. In tal modo il nDNA doppia elica crea una estesa e modulabile cavita risonante che si comporta come un Laser (Light Amplification of Stimulated Emission) nella quale avvengono fenomeni di entanglement/disentanglment che caratterizzano la azione quantistica “non locale” della emissione coerente di biofotoni: sia ad alta direzionalità che monocromaticita’.

entanglementL’entanglement delle onde particelle è pertanto decisivo nel determinare la possibilità di utilizzare informazioni quantistiche come una forma di “energia sottile” delocalizzata che è pertanto comunicabile a distanza. Quanto sopra è permesso dalla l’inter-convertibilità temporanea della sovrapposizione (entanglement) che viene ad agire dando forma a composizioni di energia di informazione la quale transita da una forma bidimensionale (2D) a quella tridimensionale (3D) che intuitivamente possiamo assimilare al passaggio tra ombra e luce quantistica. Così come nel Rinascimento, grandi pittori come Caravaggio utilizzarono magistralmente le composizioni di ombra/luce (chiaro-scuro compositivo) per creare immagini come risoluzione della sovrapposizione percettiva tra luminescente ed opaco ed inoltre cosi’ come oggi per la composizione di oggetti in 3D si utilizzano sovrapponendo strati Bidimensionali (2D) con le stampanti 3D-laser, in simile modo in natura, nei sistemi di costruzione biologica viene utilizzata la reversibilita dell’entanglement-quantistico 2D/3D nella comunicazione di biofotoni coerenti emessi dal nDNA la quale indirizza la morfogenesi nella vita biologica.

In conclusione capire l’entanglement diviene quindi decisivo per la biologia quantistica proprio in quanto tale transizione “2D/3D” diventa necessaria per superare l’indeterminazione quantistica e quindi permette la risoluzione di ambiguita’ nei processi di auto-organizzazione biologici. In questo modo l’alternanza quantistica luce-ombra determinata dall’Entanglement produce una alta probabilita’ di successo delle attivita’ naturali tese a definire la creazione e rigenerazione di sistemi biologici complessi.

Paolo Manzelli <egocreanet2016@gmail.com>

ll convegno, organizzato da EGOCREANET ONG c/o Incubatore dell’Università di Firenze ed ospitato dai Georgofili, è impostato per trovare una nuova coerenza culturale e scientifica basata sulla comunicazione trans-disciplinare e multi-attoriale delle conoscenze sulla vita, indirizzate a descrivere scenari innovativi ed aperti a nuove potenzialità di sviluppo delle scienze della vita fondate sulla comunicazione dei biofotoni.