La firma della coscienza catturata in scansioni cerebrali

di Anil Ananthaswamy

Una firma della coscienza è stata rilevata e ci porta un passo più vicini nel comprendere l'attività cerebrale sottostante ai processi consci e inconsci http://www.newscientist.com/article/dn17493-doctors-missing-consciousness-in-vegetative-patients.html .
E' risultato che esiste uno schema di attività neurale simile ogni volta che diveniamo consci della stessa immagine, ma non se processiamo l'informazione dall'immagine inconsciamente.

Questi schemi di attività contrastanti ora possono essere rilevati tramite le scansioni cerebrali e un giorno potrebbero determinare se i pazienti con danni cerebrali sono consci. Possono anche essere usate per sondare la coscienza negli animali. “E' un lavoro molto emozionante”, dice il neuroscienziato Raphaël Gaillard dell'Università di Cambridge, che non è stato coinvolto nel lavoro. “L'uso di una misura di riproducibilità per districare i processi consci e non consci è genuinamente nuovo”. Gaillard ha mostrato precedentemente che questa attività coordinata nell'intero cervello è una delle firme della coscienza” http://www.newscientist.com/article/dn16775-consciousness-signature-discovered-spanning-the-brain.html .

Segnali coerenti

Fino ad ora, gli sforzi per trovare la firma cerebrale della coscienza si sono incentrati sull'intensità dell'attività neurale, quanto a lungo dura e se i segnali tendano ad essere sincronizzati in diverse regioni del cervello. “Stavamo cercando qualcosa di diverso dall'intensità e durata dell'attività neurale che caratterizzasse i processi neurali consci”, dice Aaron Schurger http://www.csbmb.princeton.edu/ncc/index.html dell'Università di Princeton nel New Jersey, che ha guidato il nuovo lavoro. Lui e i suoi colleghi hanno ipotizzato che quando al cervello è presentato lo stesso input sensorio, diciamo una immagine, volta dopo volta, la consapevolezza conscia dell'immagine dovrebbe produrre simile attività neurale ogni volta. Inversamente, se l'input sensorio non entra nella consapevolezza conscia, dovrebbe produrre diversa attività cerebrale ogni volta, perchè si attiverebbero diversi processi subconsci http://www.newscientist.com/article/mg19626321.400-the-subconscious-mind-your-unsung-hero.html allo stesso tempo.

Immagini invisibili

Per provare questa ipotesi, Schurger e colleghi hanno usato la risonanza magnetica funzionale (fMRI) per misurare l'attività cerebrale in 12 volontari a cui è stato chiesto di guardare una serie di immagini, alcune progettate per stimolare una risposta conscia e altre per stimolarne una inconscia. I ricercatori hanno richiamato il processo conscio semplicemente mostrando ai volontari immagini di facce o case. Per richiamare il processo subconscio, i ricercatori hanno presentato ai volontari i cosiddetti “stimoli invisibili”.

Questi consistono di due disegni, di una faccia o una casa, ognuno mostrato ad ogni occhio. Cosa cruciale, in ogni coppia, un disegno è di colore arancione pallido su uno sfondo verde pallido, l'altro è lo stesso disegno con i colori invertiti. Quando il cervello si confronta con tali input visivi contraddittori, li riconcilia creando una pezza gialla. Così il volontario consciamente vede solo giallo, benchè il cervello abbia processato nel subconscio la faccia o la casa.

Sondando l'anestesia

Un set di registrazioni con fMRI sui lobi temporali http://www.newscientist.com/movie/brain-interactive dei soggetti, ha supportato l'ipotesi del team: ogni volta che una casa o una faccia veniva processata consciamente da un individuo, gli schemi risultanti nell'attività cerebrale erano simili. Quando la stessa immagine veniva processata a livello subconscio, i ricercatori hanno scoperto che gli schemi dell'attività cerebrale erano molto più variabili. “Gli schemi neurali erano più riproducibili quando i disegni venivano visti consciamente rispetto a quando non era così”, dice Schurger.

Il team pensa che la riproducibilità, la replicazione di simili schemi neurali nel cervello ogni volta che diviene conscio dello stesso input sensorio, ci fornisca indizi su cosa sia la coscienza. Questo potrebbe anche essere usato in futuro per sapere se qualcuno in coma è conscio http://www.newscientist.com/article/mg19826603.800-consciousness-meter-may-predict-coma-recoveries.html o per sondare la coscienza di persone sotto anestesia, altra cosa non ben compresa.

Journal reference: Science, DOI: 10.1126/science.1180029 http://dx.doi.org/10.1126/science.1180029
Fonte: http://www.newscientist.com/article/dn18150-signature-of-consciousness-captured-in-brain-scans.html
Vedi: http://www.ticinoscienza.com/modules.php?name=News&file=article&sid=1223&mode=thread&order=0&thold=0

Tradotto da Richard per Altrogiornale.org

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