La lezione di Fukushima

Fukushima
Fukushima

Alcuni lettori saranno stati sorpresi nel vedere questa pagina cambiare titolo col passare del tempo. All’inizio l’avevo intitolata “Uscire da (questo) nucleare”, perchè avevo ancora l’illusione che delle soluzioni sarebbero potute emergere dalle tecnologie di punta, come la fusione aneutronica Boro 11 + Idrogeno 1. Un nuovo tipo di fusione a cui ha aperto il varco il fantastico esperimento del 2006 operato, in maniera fortuita del resto, nei laboratori di Sandia, Nuovo Messico, dall’équipe di Chris Deeney.

Il lavoro fu analizzato dall’inglese Malcom Haines, un pionere in materia di fisica dei plasma. Fu pubblicato nel 2006 nella rivista Physical Review Letters, col titolo “Over two billions degrees” (Oltre i due miliardi di gradi). La notizia aveva immediatamente attirato la mia attenzione, e qualche mese più tardi ho pubblicato un’analisi rigorosa dell’articolo.

Nel settembre 2008 mi sono recato al Colloquio di Vilnius sulle Alte Potenze Pulsate, dove ho avuto l’occasione di conversare a lungo con Keith Matzen, responsabile della Z-machine (con la quale il risultato pubblicato in Physical Review Letters era stato ottenuto, con18 milioni di ampère. Z-machine è divenuta ZR (Z refurbished) a partire dal 2008). Rimasi allibito nel sentirmi dire, dallo stesso Matzen e dal suo assistente Mac Kee, che l’articolo in questione non stava in piedi, che Haines si era sbagliato nell’analisi degli spettri, ecc..Perchè Matzen non aveva pubblicato un articolo correttivo? “Per non dare un dispiacere al buon vecchio Haines”.

Chi potrà credere a questa favoletta?

Interrogato, Gerold Yonas, che avevo conosciuto personalmente nel 1976, mi rispose: “Questa cosa mi preoccupa. Chiederò a Matzen di pubblicare un articolo correttivo”.

Che non fu mai pubblicato.

Nell’ottobre 2008, Sytgar doveva partecipare al Colloquio di Jeju, in Corea – al quale ero presente – per presentare i risultati della ZR, ma non venne. Pretesto: “suo padre era gravemente malato”. Ma, dopo inchiesta al segretariato, scoprii che non si era nemmeno iscritto al colloquio. Strano, per qualcuno che, assieme ad altri 18 firmatari, doveva presentare i suoi lavori nel colloquio più importante in materia di Z-machine sul piano internazionale. Non appena lo chairman fece levare la seduta dopo avere annunciato che Sytgar non era presente, Oliver, di Sandia, si precipitò verso di me per dirmi che bisognava che la smettessi di raccontare balle, che Haines si era sbagliato, punto e basta. Dopodichè, in seguito alla mia richiesta, mi assicurò che Sandia “avrebbe pubblicato un articolo correttivo nel 2011”.

Sono pronto a scommettere che questo articolo correttivo non vedrà mai la luce. Perchè Haines non si è sbagliato, nè nel decriptare i dati sperimentali, nè nei suoi calcoli. Impossibile affermare il contrario, impossibile fornire argomenti scientifici che demoliscano le sue conclusioni.

Allora?

Allora gli americani disinformano, perchè tale risultato non avrebbe mai dovuto essere pubblicato. Perchè, se rappresenta una speranza fantastica per l’umanità – con la possibilità di una fusione non inquinante che produce come scoria solo elio – esso rappresenta anche la chiave per creare nuove bombe “a fusione pura”. Nelle quali le reazioni di fusione possono essere scatenate da un compressore MHD, e non dall’azione di una bomba A, che non è miniaturizzabile a causa del problema della massa critica (la quale impone un limite inferiore al processo di fusione, ottenibile mediante l’esplosione di parecchie centinaia di tonnellete di TNT).

Questi compressori sono stati inventati dai russi negli anni ’50. Spiego tutto ciò nel mio sito (e metterò i link, ora non posso farlo perchè ho bruciato un hard disk).

Durante il mio viaggio a Brighton nel gennaio 2001 avevo incontrato degli americani che stavano lavorando a “black programs”, ed ero rimasto sconcertato nel constatare che la sola cosa che li aveva interessati nei dossier UFO era la possibiltà di concepire armi nuove a partire da concetti nuovi: siluri iperveloci, aerei supersonici dotati di un’entrata d’aria “MHD controlled”. Già all’epoca lo choc era stato rude. Ma con questa storia della fusione aneutronica, e del suo immediato sfruttamento per applicazioni militari, il cerchio si chiude: queste bombe possono essere miniaturizzate. E dunque… possono essere utilizzate. Inoltre, optando per una formula Boro Idrogeno, si può ottenere una…”bomba ecologica”.
Sono completamente disgustato.

Vado anche più lontano: gli scienziati attuali non hanno più nessuna coscienza. Li si può comperare per quattro soldi. Rammento un numero del Corriere del Cnrs in cui Charpentier, che era all’epoca direttore del dipartimento “Scienze fisiche per l’ingeniere”, scriveva:” l’Esercito non dispone di un numero di contratti sufficiente per soddisfare le domande dei ricercatori”.

Si scoprono nuove tecniche di manipolazione genetica? Dopo una moratoria di breve durata, abbiamo a che fare con gli OGM. I ricercatori mettono a punto nuove medicine sotto forma di “nuove molecole”, protette da brevetto, naturalmente. L’Organizzazione Mondiale della Salute lancia una campagna di vaccinazione che … fa ammalare la gente. L’industrai agro-alimentare aggiunge agli alimenti additivi che degradano la nostra salute. La ricerca agronomica chiude gli occhi sulle immonde motivazioni dei venditori di concimi e di semenze sterili.

Gli ingenieri polytechniciens del “Corps des Mines” hanno creato in Francia un impero dell’atomo. Leggerete il rapporto confidenziale diffuso all’interno di AREVA, che analizza “L’impatto degli avvenimenti di Fukushima sur mercato dell’elettronucleare”. Presto forse avremo scorie nucleari nei materiali di costruzione, negli imballaggi.

E sul fronte della scienza? Più niente ormai, da qualche decennio a questa parte. I fisici teorici lavorano a maglia calzini per l’inverno con le supercorde. Nel gigantesco hadron collider del Cern di Ginevra, i cacciatori di bosoni di Higgs rimangono a mani vuote. A Caradache i nucleocrati ci promettono “il sole nella provetta”, dopo avere lanciato un progetto da 1500 miliardi di euro nella nebbia tecnologica più profonda (ITER). Ma che garantisce loro una carriera nel paese della cuccagna, al termine della quale potranno tranquillamente dire: “Be’, ci eravamo sbagliati”. Si scuseranno, forse, come hanno fatto i tecnocrati giapponesi davanti a una popolazione intera che paga il prezzo della loro incoscienza e della loro irresponsabilità.

La stampa? E’ sotto controllo, o cieca, o sorda. Dedica articoli alle “escort girls”, queste prostitute elevate dai media al rango di vedettes. Perchè non farle diventare Ministri, dal momento che i nostri Ministri sono di fatto delle puttane. La filosofia? Bernard Henri Lévy ha inventato il “pensiero usa e getta”. All’epoca in cui la metafisica è in crisi, i caffè filosofici vanno a gonfie vele.

Con un gruppo di amici ingenieri e tecnici stiamo mettendo a punto un rapporto sullo sfruttamento delle energie rinnovabili, che sta avanzando bene. E’ un’evidenza: bisogna dire basta a questo nucleare, diventato ormai una follia omicida. Il nucleare “civile” è il punto di appoggio del nucleare militare, per una concentrazione di poteri fra le mani di oligarchie completamente estraniate dai loro popoli. La Francia è, ed è sempre stata pronta a vendere a chicchessia questa tecnologia.

Esistono altri modi per produrre energia, esenti da applicazioni militari (a parte l’esempio di Archimede, che bruciò le vele delle navi nemiche sfruttando i raggi del sole). Bisogna esigere la decisione di voltare la pagina del nucleare, bisogna che questa decisione sia presa. Solo i popoli, e non i loro rappresentanti corrotti e servili, potranno formulare tale esigenza, a condizione però che un piano di riconversione sia loro offerto, una vera via di uscita, niente a che vedere con i pallidi progetti degli ecologisti e la loro “decrescita”, incapaci di di prevedere soluzioni di grande portata, alla Giulio Verne.

Occorre reclamare l’arresto immediato del “riciclo delle scorie nucleari” negli stabilimenti di La Hague, che in realtà serve al recupero dell’uranio e del plutonio presenti nelle materie provenienti dai “combustibili usati”. Bisogna far cessare immediatamente la produzione di MOX, questo combustibile per centrali nucleari contenente 7% della sostanza più pericolosa dell’universo, inventata dall’uomo, il plutonio. I francesi la utilizzano già in venti dei loro 58 reattori nucleari. Occorre fermare lo sperpero tanto costoso quanto grottesco costituito dal progetto ITER.

Ci sono altri modi per creare posti di lavoro in grande quantità. Bisogna smetterla di darsi importanza coi missili nucleari, branditi come forza militare dissuasiva. Bisogna definitivamente dire addio a progetti insulsi e suicida quali le centrali nucleari cosiddette di quarta generazione, i surgeneratori a sodio o a piombo fuso. Bisogna consacrare denaro, energia e creatività a cose che migliorino le condizioni di vita del bipede umano, invece di degradare senza fine e sempre più. Bisogna consacrare questo scopo molto denaro, molta energia e molta creatività. E a conti fatti, non sono le idee che mancano.

Bisogna denunciare il lusso, incoraggiare la sobrietà, non estasiarsi davanti ai più ricchi, ai più potenti, dediti al culto del vitello d’oro, non bisogna lasciarsi abbrutire da propositi vacui e assurdi. Bisogna fustigare gli stupidi vanitosi cresi che costruiscono torri di 800 metri, piste da sci in mezzo al deserto, mantenute fredde a colpi di oro nero.

Come stupirsi poi che tanta gente sfavorita, disorientata, si rivolga verso ideologie vecchie di parecchi secoli, dal momento che noi offriamo loro come spettacolo solo violenza, inquità e disordine?

Jean Pierre Petit

jp-petit.org