La magnetosfera terrestre e i suoi "buchi"

Il Giornale Online[color=#999999]I campi magnetici attorno al Sole ai Pianeti determinano un reciproco scambio di energie a distanza tra i corpi celesti. Spesso però generano pericolose interferenze negli apparati elettronici utilizzati dalla moderna tecnologia.[/color]

06 Ottobre 2009, ore 09.34

La fluttuazione del campo magnetico terrestre non è una novità. Una scoperta più recente però ci fa notare la presenza di veri e propri buchi nell'involucro geomagnetico che circonda il globo terrestre.

Qualsiasi intercapedine gassosa o magnetica che si frapponga tra il suolo e lo spazio aperto ha un motivo per esistere. Il cielo azzurro che vediamo sopra le nostre città è il prodotto finale di una miscela complicatissima di diversi componenti, la maggior parte dei quali invisibili.

Ma il fatto che siano invisibili naturalmente non significa che non esistano. L'uomo, proittato sempre verso nuove scoperte, è riuscito a ricostruire la complessa struttura dell'atmosfera terrestre, a comprendere i meccanismi che la regolano, nonchè l'importanza che rivestono per la vita sul pianeta stesso.

Ebbene, la magnetosfera è sostanzialmente un involucro di particelle cariche elettricamente che fluttuano attorno al nostro Pianeta ( anche su tutti gli altri corpi celesti) concentrandosi lungo un asse verticale inclinato di alcuni gradi rispetto a quello terrestre. Agli estremi troviamo i poli magnetici (che non coincidono esattamente con queli geografici per via della diversa inclinazione degli assi). Caratteristica peculiare di questo campo magnetico è la ricorrente inversione, con reciproco scambio dei poli.

Recenti studi compiuti dalla NASA a mezzo di sofisticate strumentazioni montate sui satelliti ad orbita polare, hanno individuato lacuni settori ove la magnetosfera tende ad assottigliarsi notevolmente, fino quasi a lasciare aperta una vera e propria finestra verso lo spazio.

Attraverso queste feritoie il Sole, a sua volta dotato di campo magnetico, può penetrare con le sue particelle (ad esempio il vento solare) negli strati inferiori dell'involucro atmosferico provocando alcuni disturbi. Questi ultimi sostanzialmnte si ripercuotono sulle telecomunicazioni e sui campi elettrici terrestri.

La recente scoperta di questi ammanchi geomagnetici, portata a termine dagli scienziati dell NASA, è molto importante, in quanto permette di prevedere la distribuzione e la magnitudo di questi enormi trasferimenti di materia e di energie. La previsione risulta di determinante importanza in tutti quei settori ove si rende necessario un indispensabile corretto funzionamento di apparati elettronici, in primis quelli che concernono le telecomunicazioni.

Luca Angelini

Fonte: http://meteolive.leonardo.it/meteolive-notizia-28459-la_magnetosfera_terrestre_e_i_suoi_buchi.html