La Mente dell’ Universo


Uno dei più discussi ricercatori UFO statunitensi, analizza l’aspetto visuale-conscio-intelligente (CIV) della vita dell’uomo in contatto con Altre Dimensioni

Baso le mie tesi su esperienza e preparazione, e vi chiedo quindi di tollerarne le idee e la terminologia, premesso che non è nelle mie intenzioni offendere chi abbia una formazione scientifica e religiosa molto tradizionali.

Il mio credo: Dio esiste, onnipresente in tutti i modi immaginabili. Ciò è contrario alla mia educazione e preparazione, visto che sono stato cresciuto come un ateo devoto dai miei genitori, che non credevano all’esistenza di un qualcosa di non misurabile. Eppure la mia esperienza ha dimostrato il contrario. Dio esiste, a prescindere da ciò che noi pensiamo. La cosmologia che presento scompone in fattori interni l’equazione della componente universale della mente, che alcuni possono chiamare l’aspetto impersonale di Dio, la Grande Mente, La Mente Universale, La Mente Pre-esistente, l’Assoluto.

Per la mia comprensione del cosmo, la base dell’intera esistenza – tutti gli atomi, le stelle, le molecole e tutte le persone – sono un’essenza non limitata a un solo luogo, ma presente in ogni punto del tempo e dello spazio, pur non essendo legata ad alcun punto dello spazio, tempo o materia. Questa essenza è sveglia, intelligente e perspicace. È cosciente, è una mente. È il risveglio della consapevolezza, la pura intelligenza senza forma, la mente dell’Universo. È presente in tutti i fili d’erba e pervade lo spazio e i più lontani recessi dell’Universo – eppure non può essere divisa o localizzata in un punto dello spazio, del tempo o della materia. Cioè, è uno stato unitario, sempre presente, il cui effetto è creare un’unicità indivisibile.

Una volta riconosciuto, il suo effetto è rendere tutto non limitato a un luogo, vale a dire che ogni punto dello spazio e del tempo è una finestra, un punto d’entrata di tutti gli altri punti dello spazio e del tempo. L’aspetto permanente e integrante dell’essenza intelligente è tale che tutto ciò che esiste è sempre legato ed effettivamente accessibile attraverso una componente dell’esistenza non limitata a un luogo preciso. Esistenza consapevole e intelligente, esistente a un livello non locale, considerato il suo livello microscopico e macroscopico. Nel cosmo c’è integrazione assoluta, ecco perché i mistici avevano ragione a dire che si potrebbe contenere il cosmo in una goccia d’acqua.

Il processo creativo e il pensiero-suono

Da questo campo Pre-esistente e Assoluto dell’intelligenza e della consapevolezza emerge tutto il resto. Di nuovo, paradossalmente, il campo unificato di consapevolezza e intelligenza, pur essendo indivisibile, è presente a tutti i livelli, a prescindere dalla loro dimensione. L’Assoluto rimane l’Assoluto – eppure è presente in tutti i quark – ma non legato, limitato o diviso dal quark. Da questo splendido Nulla (che è la pienezza dell’assoluta consapevolezza) alla nascita del cosmo manifesto, con tutte le sue stelle, galassie, atomi e persone esiste un processo creativo che è allo stesso tempo semplice ed elegantemente complesso. Dunque, dal piano dell’Assoluto – quello stato permeante, sempre presente ed indivisibile – si manifesta la creazione, che è mantenuta dal cosiddetto Aspetto Creativo di Dio. Gli elementi critici di questo processo sono la volontà, l’elemento sonoro del pensiero, poi il suo elemento visivo, l’aspetto strutturale del mondo astrale e quindi la matrice del mondo materiale, che si espande e avviluppa l’interezza dell’Universo. L’Aspetto Creativo dell’Assoluto, attraverso l’operazione della Sua volontà, crea il cosmo da molto sottile a molto materiale:

a) L’elemento sonoro delle pure forme/pensiero dà luogo all’aspetto (o, se volete, dimensione) dell’universale che è la qualità sonora dell’idea/pensiero per tutte le cose create – sia una formica che una galassia. L’evoluzione e il cambiamento si verificano intorno e attraverso il piano di questa iniziale forma-idea della creazione. L’interezza del cosmo esiste come e attraverso l’elemento sonoro del pensiero. L’essenza della mente/intelligenza, non localizzata nel tempo, è onnipresente, in questo stadio e in tutti gli stadi futuri. In alcune tradizioni, l’elemento idea/suono della forma dell’intero Universo e ogni cosa al suo interno, è definito il mondo causale o causativo. Nelle tradizioni bibliche e in altre tradizioni credo corrisponda al Mondo di Dio, “All’inizio era il Mondo…”.

b) L’elemento suono/idea del pensiero dà allora luogo ad un aspetto meno astratto, eppure molto fine e sottile, che alcuni hanno definito astrale, ma che preferisco considerare come la visuale-conscio-intelligente (CIV: Conscious-Intelligent-Visual). Questo aspetto, che ha il piano causale o idea/pensiero/suono del mondo causale, è più definito ed è visto o visibile come forme/pensiero collegate. È vasto, stupendo e molti sogni lucidi riguardano varie interazioni con quel regno o aspetto. Il militare che sperimentò il volo astrale ha quindi avuto un’interazione fisica astrale o CIV con un’astronave ET, che cambiò di fase soprattutto in una forma d’energia o aspetto (che sarà approfondito in seguito).

c) Mente Assoluta, indifferenziata, insieme alla forma idea/suono/pensiero e il CIV o forma astrale creano una matrice che sostiene o dà luogo al cosiddetto universo materiale. Ma l’universo materiale possiede la mente unitaria, indivisibile Assoluta, come anche gli aspetti causali e del CIV. In realtà, tutti gli aspetti dell’universo materiale manifesto, che la scienza può studiare e calcolare con i dispositivi attuali, hanno unito tutti questi aspetti più sottili o spettri d’energia. Quindi, non è corretto considerarle come altre dimensioni, bensì semplicemente distanti, dal momento che la curvatura e il tessuto del cosmo materiale sono coscienti, basati sulla forma/pensiero e su una matrice astrale o CIV al suo interno (o collegata).

Questa breve e semplice analisi volutamente tralascia una serie di dettagli. Tuttavia, gli aspetti causali e CIV presentano moltissime differenziazioni, espressioni e leggi di funzione, proprio come il cosmo materiale possiede fini particelle sub-atomiche e vaste galassie roteanti e gruppi di galassie. Infatti, i dettagli e le leggi che influenzano tali vasti regni rendono insignificanti quelli del cosmo materiale, materia peraltro troppo estesa per essere affrontata in questa sede. L’essere umano (incluse altre forme superiori di vita intelligenti diverse dall’homo sapiens, come gli ET) è dotato di tutti gli aspetti (o dimensioni) esistenti. La coscienza umana, o spirito, è sempre legata all’Assoluto, anche se all’insaputa dell’individuo.

Infatti, come già accennato, la coscienza o mente pura, nel suo aspetto essenziale, è semplicemente la ragione per la quale siamo svegli – o per la quale esistiamo. È uno stato unitario e indivisibile. È sempre in unione con l’essere consapevole Assoluto, ma noi siamo educati a vedere solo molteplicità e separazione. Quindi l’individuazione annienta lo stato unitario – e pensiamo di essere separati. È un difetto percettivo che le pratiche di tutte le religioni, nella forma di rituali, preghiera e meditazione, tentano di correggere. Un’antica tradizione Sufi attribuita ad Ali dice: “Pensa a te stesso come una forma minimale, al cui interno si dispiega l’Universo”. Una domanda retorica che serve come memoria della natura olografica della mente e del potenziale luogo dell’essere umano nell’Universo: attraverso l’esperienza dell’aspetto non locale e onnipresente della mente o della consapevolezza, tutti gli aspetti dell’Universo possono essere direttamente penetrati e sperimentati, perché l’aspetto non locale della coscienza è essenziale alla consapevolezza stessa. È sempre lì ed ha bisogno solo di essere vissuta.

Questo aspetto o natura della mente spiega perché la gente di tanto in tanto vive esperienze spontanee di non localizzazione: farà un sogno e il giorno o l’anno dopo gli eventi percepiti nel sonno si realizzeranno nei minimi dettagli. Come è possibile? La natura della mente è unitaria, indivisibile e presente in tutti i punti del tempo e dello spazio – ma non legata o limitata da nessun aspetto dello spazio e del tempo. Ne deriva che entrambi i punti distanti dello spazio e del tempo sono accessibili tramite questa facoltà. La storia è piena di tali episodi, e se in genere sono etichettati dalla scienza contemporanea come curiosità, in realtà forniscono la chiave per comprendere il prossimo salto nell’esplorazione scientifica: lo studio della consapevolezza e della realtà non delimitata a un luogo.

Lo stato unitario della mente:

il legame tra consapevolezza e materia

Nel sogno lucido, le crescenti esperienze individuali di non localizzazione, come il cosiddetto aspetto astrale o CIV della persona che al risveglio percepisce un punto distante nello spazio e/o tempo, risultano meno misteriose se si comprende che la mente, o coscienza, esiste sempre fondamentalmente come uno stato unitario che trascende i limiti sia del tempo che dello spazio. Tramite questo, ogni punto dello spazio e del tempo può essere penetrato, dapprima uno alla volta. Ciò però non va confuso con le prerogative ed i poteri di Dio. Dio, la mente universale Assoluta, conosce tutte le cose in tutti i momenti e in tutti i luoghi, tutti insieme e tutto il tempo.

L’individuo, attraverso le sue facoltà e per la natura dello stato unitario della mente, essenziale alla sua consapevolezza di fondo, può sperimentare la precognizione, l’ispirazione, l’intuito, la visione a distanza e così via. Robert Jahn, dottore presso l’Università di Princeton, ha studiato un altro aspetto della coscienza non determinata a un luogo per quanto attiene ai sistemi meccanici. Il lettore dovrebbe approfondire i risultati di questi esperimenti che dimostrano come la mente e il pensiero, diretti a una frazione generatrice di un numero scelto a caso, possano influire sull’esito del dispositivo. È possibile, in quanto c’è un nesso o legame tra consapevolezza e materia: la curvatura e il tessuto della materia sono intrecciati con la coscienza e infatti sono semplicemente elementi della mente espressi ad una diversa frequenza. Quindi, un individuo può influire sul corpo, sulla salute di un altro con la preghiera e la visualizzazione, o persino con metodi meccanici tramite il pensiero e la consapevolezza. Gli studi scientifici del dottor Larry Dossey ed altri dimostrano la natura non locale della mente o della realtà.

La storia abbonda di simili fatti enigmatici: la persona in preghiera che spontaneamente levita, l’esperto che può materializzare o smaterializzare gli oggetti o teleportare gli oggetti attraverso la stanza. Se è facile considerarli aneddoti o superstizioni, la storia ed i recenti esperimenti scientifici stabiliscono invece chiaramente che la consapevolezza, non limitata a un luogo, può operare fuori del tempo e dello spazio e può influire chiaramente sugli oggetti inanimati o sulle macchine. Lo si comprende facilmente riconoscendo il valore della cosmologia: la coscienza non è mai divisa, è presente dovunque, non è mai limitata dallo spazio o dal tempo, ma è paradossalmente presente ovunque nello spazio e nel tempo, in tutti gli atomi e tutte le galassie. Quindi, l’interfaccia tra coscienza e materia è essenziale, non artificiosa o difficile. Gli eventi che si avvicendano lavorano in questo nesso.

Fonte: http://www.dnamagazine.it/greer.html