La misteriosa scomparsa di Franco Caddeo

Il 29 agosto 2009 è scomparso Franco Caddeo, attivista contro le scie chimiche ed impegnato anche a denunciare le esercitazioni militari nei poligoni sardi dove si impiegano munizioni contenenti uranio impoverito, le cui nanoparticelle sono causa di tumori e di linfomi non Hodgkin. Pochissimi sono stati gli articoli delle testate locali dedicati alla misteriosa sparizione e suscita legittimi sospetti il completo silenzio dei media nazionali. Sull'episodio, noto quasi esclusivamente agli attivisti, è quindi presto calato il sipario.

Franco Caddeo, per alcuni mesi, intervenne in modo molto incisivo sul forum di Luogocomune, prima che si stabilisse di ristrutturare l'area delle discussioni e di introdurre un assurdo regolamento che, di fatto, favoriva gli occultatori e costringeva, invece, i ricercatori indipendenti ad acrobatiche circonlocuzioni per non incorrere nelle rampogne dei moderatori o, peggio, nel bando dal forum. Per ragioni che non sono chiare, ma certamente influirono le divergenze ed incomprensioni con Massimo Mazzucco, Caddeo decise di abbandonare la lotta.

Pare che, negli ultimi tempi, Caddeo avesse concepito incautamente il proposito di appoggiarsi ai Russi per la sua denuncia contro le chemtrails, ignorando che la superpotenza è pesantemente coinvolta nelle manipolazioni climatiche, nell'uso delle onde elettromagnetiche sia a fini militari sia per il controllo mentale, proprio come gli Stati Uniti, i paesi aderenti alla N.A.T.O. e la Cina. Tenendo conto di tutti questi elementi, si possono formulare alcune ipotesi sulla sparizione di Caddeo.

– Si è trattato di un naufragio

– Caddeo ha preso la risoluzione di dileguarsi per sfuggire a pericolosi personaggi

– L'attivista, forse a conoscenza di segreti scottanti, è rimasto vittima di qualche operazione dei servizi

Naturalmente auspichiamo che i familiari possano riabbracciare quanto prima il loro congiunto.

Riportiamo un ampio stralcio di un articolo tratto dal quotidiano L'Unione sarda, concernente una scomparsa non priva di strani particolari.

“Le acque di Capo Mannu nascondono un drammatico mistero. Dopo quattro giorni di ansia a preoccupazione le ricerche di Franco Caddeo continuano a essere vane: anche ieri per i soccorritori è stata una giornata di lavoro duro e inutile. E ora le domande si moltiplicano. Che cosa è successo venerdì pomeriggio al largo di Putzu Idu? Perché dell'antennista di Oristano non si trova più nessuna traccia? Del caso si occupa ora anche la Procura della Repubblica di Oristano: i Carabinieri della stazione di San Vero Milis hanno trasmesso al magistrato di turno tutte le comunicazioni sulla storia di Capo Mannu.

Da venerdì pomeriggio, quando la motovedetta della polizia ha trovato alla deriva il gommone che Franco Caddeo aveva noleggiato la mattina a Putzu Idu, il caso è diventato sempre più complicato, non soltanto perché, al momento del ritrovamento, il motore era ancora acceso, ma anche perché a distanza di quattro giorni Guardia costiera, Carabinieri e Polizia non hanno recuperato neanche un indizio. Neppure un oggetto che appartenga a Franco Caddeo. La crema solare e le canne da pesca che stava usando venerdì mattina sono rimaste tutte sul gommone, ma egli è scomparso nel nulla. Le speranze di ritrovarlo vivo, magari ferito, dopo oltre cento ore cominciano a ridursi al lumicino. Ma allo stesso tempo non si capisce che cosa sia accaduto: un semplice incidente, magari dovuto ad un malore improvviso?

I familiari del quarantanovenne non si arrendono, nonostante la disperazione: «Fino a quando non troveremo qualche indizio utile noi di sicuro non ci fermeremo. Porteremo avanti le ricerche ad oltranza, anche da soli: non ci diamo per vinti, fino a quando non riusciremo a capire meglio che cosa è successo a Franco. Per il momento ovviamente continuiamo a sperare»” […].

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