La nuova immagine del centro della terra

Il Giornale OnlineUn caos mineralogico con due profondi ammassi di materia sotto il Pacifico e l’Atlantico.

di Franco Foresta Martin

Ricordate quella vecchia lezione scolastica sull’interno della Terra, fatto a strati concentrici come una cipolla: crosta, mantello e nucleo, con materiali a densità, pressioni e temperature crescenti? E poi quegli acronimi con le iniziali dei principali elementi chimici: Sial (silicio e alluminio), Sima (silicio e magnesio), Nife (nikel e ferro), per memorizzare la composizione chimica degli strati via via più profondi? E’arrivato il momento di mettere da parte quello schema semplice e omogeneo per rendersi conto che la realtà sotto ai nostri piedi è ben diversa. Lo raccomandano gli studiosi di Scienze della Terra dell’Università dell’Arizona i quali, mettendo insieme anni di studi e modelli sull’interno del nostro pianeta (effettuati non soltanto da loro stessi), ci consegnano uno spaccato per niente schematico, fatto di ammassi caotici di particolari combinazioni mineralogiche.

MANTELLO «NUOVO» – La rivoluzione più sconvolgente sta nel mantello, quello strato spesso circa 2900 km, stretto fra la sottile crosta rigida (50 km appena) e il grande nucleo terrestre (3400 km di diametro). Le miscele di silicati, a temperature fra i 2 mila e i 3 mila gradi, che costituiscono il mantello, spiegano gli esperti, non sono distribuite in maniera omogenea. Nelle zone più profonde del mantello, infatti, sono stati scoperti due enormi grumi di materiali ad elevata densità la cui origine è ancora poco chiara. ONDE SISMICHE – Poiché l’interno della Terra è inaccessibile, allo scopo di studiarne la struttura vengono sfruttare le onde sismiche che lo attraversano, in modo da ottenere una sorta di radiografia o, meglio ancora, una vera e propria tomografia, capace di fornire immagini tridimensionali di strutture nascoste. Così, con una risoluzione mai raggiunta prima d’ora, sono stati individuati non solo i ‘cumuli termochimici’, ma anche le varie disomogeneità che caratterizzano il mantello: bolle, tubi e vesciche. La geografia dell’interno della Terra, oltre a fornirci la corretta immagine del nostro pianeta, è utile per capire da quali meccanismi sono governati i moti convettivi che modificano continuamente la crosta terrestre, causando il movimento delle placche, la formazione delle montagne, i terremoti e l’attività vulcanica. [/size=12]

Fonte: http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_maggio_06/interno_terra_39984c46-1b65-11dd-98ce-00144f486ba6.shtml