La prima difesa immunitaria – La scelta del Natural Killer

Il Giornale Online
Grazie a una tecnica di microscopia ad alta velocità si è chiarito come queste cellule del sistema immunitario “decidono” di uccidere o meno le cellule con cui entrano in contatto.

Usando una tecnica di microscopia ad altissima velocità, un gruppo di ricercatori dell'Imperial College di Londra è riuscito a chiarire come le cellule Natural Killer (NK) prendono la decisione di uccidere o lasciar andare le cellule con cui entrano in contatto. La ricerca è descritta in un articolo pubblicato sulla rivista “PLoS Biology”.

I Natural Killer (NK) sono una delle principali componenti del sistema immunitario innato, pronti a costituire la prima linea di difesa e distruggere cellule tumorali o infettate da virus o batteri.

“Considerando che i NK hanno un ruolo di grande importanza nella nostra risposta immunitaria al cancro e alle malattie, sappiamo ancora poco sul loro funzionamento, su come operano e su come interagiscono con le cellule che incontrano. Questo studio aumenta considerevolmente la nostra comprensione di come i NK distinguano fra cellule sane e malate”, spiega Dan Davis, che ha diretto la ricerca.

“Da molto tempo si sa che le proteine di superficie dei Natural Killer sono coinvolte nella risposta alla domanda 'Uccidere o non uccidere?', ma finora non sapevamo come questo problema si traducesse nella risposta corretta.”

Ogni NK possiede due tipi di recettori, che interagiscono con le proteine di superficie delle cellule con cui entra in contatto: i recettori di attivazione, che innescano il meccanismo di uccisione della cellula, e quelli inibitori, che lo mantengono inattivato.

Davis e colleghi hanno scoperto che se una cellula è infettata o tumorale, interagisce con molti recettori di attivazione della cellula NK, che a questo punto “si ferma” e inizia a spandersi attorno a essa. Durante questo processo continua a “leggere” i segnali di attivazione e disattivazione della cellula in esame, per valutarne il peso relativo: se quelli di attivazione predominano, il NK prolunga il contato con la cellula e inizia a ucciderla. Altrimenti se predomina l'interazione con i recettori inibitori, si stacca dalla cellula e prosegue la propria ricerca.

Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/La_scelta_del_Natural_Killer/1339535

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