La radiazione spaziale tocca il record


Come un'astronave stellare Enterprise ferita, gli schermi naturali del nostro sistema solare sono incerti, lasciando passare un fiume di raggi cosmici. La recente pigrizia del sole risulta in un livello record di radiazioni che mette in pericolo umani e missioni spaziali robotiche.

I raggi cosmici galattici sono veloci particelle cariche che includono protoni e nuclei atomici più pesanti. Vengono dall'esterno del sistema solare, benchè le loro esatte fonti siano ancora in discussione.
Gli abitanti della Terra sono protetti dai raggi cosmici dal campo magnetico planetario e dall'atmosfera. Però fuori dall'influenza protettiva della Terra, i raggi cosmici possono creare problemi con l'elettronica delle astronavi, possono essere responsabili per recenti problemi http://www.newscientist.com/article/dn17565-kepler-spacecraft-sees-its-first-exoplanets.html con i computer dell'astronave Kepler della NASA, che ha temporaneamente fermato le sue osservazioni a caccia di pianeti. Possono anche danneggiare il DNA degli astronauti http://www.newscientist.com/article/mg20327266.100-too-much-radiation-for-astronauts-to-make-it-to-mars.html, portando anche al cancro.

Ora, l'influsso dei raggi cosmici galattici nel nostro sistema solare ha raggiunto un picco record. Le misurazioni dell'astronave NASA Advanced Composition Explorer (ACE) hanno indicato che i raggi cosmici sono del 19% più abbondanti di ogni livello precedente, visto fin dall'inizio del volo spaziale di mezzo secolo fa http://www.newscientist.com/article/mg19526201.200-how-sputnik-changed-the-world.html.

Minimo solare

“L'era spaziale ha sperimentato finora un periodo di relativamente bassa attività dei raggi cosmici”, dice Richard Mewaldt del Caltech, membro del team ACE. “Potremmo tornare ora ai livelli tipici dei secoli passati”.
Il campo magnetico solare normalmente blocca parte dei raggi cosmici, evitando che entrino nel sistema solare. Questa protezione però si è indebolita negli ultimi tempi. Il vento solare, che aiuta a proiettare il campo magnetico solare nello spazio, è calato di pressione al livello più basso dagli ultimi 50 anni http://www.newscientist.com/article/dn14797-solar-wind-is-at-a-50year-low.html.

La forza del campo magnetico nello spazio interplanetario è scesa a 4 nanoTesla, rispetto al livello più tipico di 6-8 nanoTesla.
Il recente indebolimento della schermatura è dovuto a cicli nell'attività solare. Il sole è al minimo del suo ciclo di attività magnetica di 11 anni e ad un livello più profondo di quanto mai visto in circa un secolo http://www.newscientist.com/article/dn17102-solar-cycle-will-be-weakest-since-1928-forecasters-say.html.

Extra schermatura

Questo può essere il segno che il sole inusualmente attivo dei passati 100 anni circa stia tornando alla norma storica di attività inferiore o persino entrando in un cosiddetto grand minimum di attività eccezionalmente bassa http://www.newscientist.com/article/mg20126903.700-danger-ahead-as-the-sun-goes-quiet.html che potrebbe durare secoli.

Gli scienziati possono dedurre le variazioni nell'attività magnetica del sole dei passati 10.000 anni dall'abbondanza di rari isotopi nei ghiacci della Groenlandia.
Se l'incremento nei raggi cosmici è qua per restare, potrebbe rendere le missioni spaziali umane di lunga durata, una sfida maggiore. Gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale sono ancora abbastanza vicini per sfruttare la protezione del campo magnetico della Terra, ma ogni invio futuro verso la luna o oltre http://www.newscientist.com/article/mg20327266.100-too-much-radiation-for-astronauts-to-make-it-to-mars.html sarà fuori da questo campo.

“L'aumento è significativo e potrebbe indicare che dobbiamo ripensare a quanta schermatura dalle radiazioni debbano portare con sè gli astronauti nelle missioni nello spazio profondo” dice Mewaldt.

Down time

Se c'è un incremento a lungo termine, potrebbe aver senso il progettare future missioni robotiche per robustezza extra contro la radiazione, dice Roger Hunter dell'Ames Research Center della NASA a Moffett Field, in California, che gestisce la missione NASA di ricerca di pianeti con Kepler.

Non è chiaro se i problemi temporanei del computer di Kepler siano avvenuti per i raggi cosmici, dice. Però l'astronave è progettata per poter recuperare da tali eventi, entrando in modalità di sicurezza mentre chi controlla la missione lavora per riportarlo in operatività normale, aggiunge.

“La nostra unica preoccupazione è che vedremo altri eventi come risultato dell'aumento dei raggi cosmici”, dice. Dal suo lancio in Marzo, Kepler ha perso 3.5 giorni di tempo d'osservazione per questi problemi che la mandano in modalità sicura. Comunque, il team della missione ha sempre pianificato giorni occasionali persi e ha considerato fino a 12 giorni persi all'anno come accettabili.

29 Settembre 2009 di David Shiga

Fonte: http://www.newscientist.com/article/dn17882-space-radiation-hits-record-high.html
Tradotto da Richard per Altrogiornale.org

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