La radiestesia: Una scienza astratta?

Il Giornale Online
La radiestesia è per la maggior parte degli uomini una scienza astratta inoltre, data la proliferazione di operatori in questo campo, è difficile riuscire a distinguere la persona corretta dal ciarlatano.

Se interpellate un campione di persone sull’argomento, vi verrà risposto che sono tutti biechi trucchi per ingannare la gente o al contrario si tratta di operazioni che non tutti possono fare e che solo chi possiede un certo dono può dedicarsi a queste cose.

Bene, premesso ciò, mi sia concesso dire che questa concezione dell’argomento è assolutamente errata: è giunto il momento di affermare che il radiestesista non è un super uomo che deve in modo eguale scoprire di che problema si tratta e allo stesso tempo risolverlo; di che malattia si tratta e guarirla; trovare le sorgenti d’acqua e gli oggetti smarriti; determinare il sesso prima della nascita, i difetti del carattere, il biglietto vincente della lotteria, i ladri, coloro che si sono smarriti.

Occorre affermare nettamente che una tale persona non esiste.

In radiestesia ci sono soltanto dei buoni operatori che possiedono ciascuno la propria specialità: alcuni possono eccellere in più generi diversi di ricerca ma nessuno è perfetto in tutto.

Fino ad oggi non ho mai incontrato un “mago” che, con l’aiuto del pendolo, dica o sappia tutto.

A voi che mi leggete, questa dichiarazione potrebbe avere l’effetto di una doccia fredda ma vi invito a ricordare pochi punti fermi:

1) la maestria in qualsiasi genere di ricerca risulta da una necessaria messa a punto minuziosa.

2) qualsiasi genere di ricerca ha bisogno di un insieme di accessori e di processi particolari.

3) la radiestesia è un metodo, una tecnica che valorizza il sapere che è personale di ogni operatore.

4) il miglior radiestesista sarà quello che avrà scelto un certo settore per specializzarsi.

La radiestesia, nel suo insieme può trattare quasi tutti i problemi e non c’è dubbio che aumentando gli operatori seri, forse, un giorno potrà risolvere tutto, ma ogni radiestesista deve riconoscere i propri limiti e non può eccellere che in settori limitati: il settore ove è competente, il settore che si accorda con la sua sensibilità, quello che gli permette di esplorare il suo materiale, quello per il quale i suoi procedimenti hanno testualmente dato delle prove o dei riscontri.

Evitate di insorgere nei confronti di colui che competente in tale materia vi da dei consigli che non volete ascoltare: al limite cercate di rivolgervi ad un altro specialista per avere termini di confronto.

Come vi ho già detto, in radiestesia è inutile cercare il “mago” che possa risolvere tutti i vostri problemi: cercate piuttosto di comprendere se non siete voi stessi che li create e guardatevi dentro.

Molti considerano la radiestesia come qualcosa di “magico” o fantastico ma la verità è che si tratta di una tecnica, una tecnica molto interessante ed appassionante, ma pur sempre una tecnica e di conseguenza può essere appresa da tutti.

Per praticare bene la radiestesia, anche solo quella fisica, bisogna comprendere l’inconscio.

Se vi limitate a osservare che un pendolo tenuto tra il pollice e l’indice reagisce in un certo modo ad un particolare fenomeno, state osservando la reazione di un essere umano ( con tutto quello che implica) in quella circostanza e in secondo luogo, vi state formando una convenzione mentale che vi consentirà di constatare il fenomeno in se stesso.
Nella misura in cui questa convenzione mentale sarà efficace, la vostra osservazione sarà da considerarsi valida.

Fonte: surjaage.surjaring.it