La verità sull’incidente aereo nei cieli della Sila del maggio 2008

Questo articolo è stato aggiornato dopo la sua prima pubblicazione.

Il 31 maggio 2008 scrivemmo: “Nel cielo della Sila si sono scontrati degli aerei chimici? Stando ad alcuni testimoni, subito smentiti dalle autorità, parrebbe di sì: d'altronde spesso i tankers compiono spericolate manovre e recentemente abbiamo immortalato due velivoli che entravano quasi in rotta di collisione. Non si può escludere dunque che a volte occorrano degli incidenti: è naturale, però, che il compito di Carabinieri, dei vertici dell'esercito etc. è quello di insabbiare.

Pertanto non possiamo attenderci che la verità sul presunto incidente provenga da fonti ufficiali. Due aspetti della questione meritano di essere rimarcati: i testimoni oculari si sono riferiti ad apparecchi che incrociavano a bassa quota (l'altitudine non elevata è peculiare di molti aerei della morte) e di aver udito una forte deflagrazione; è credibile che le persone in oggetto abbiano avuto le traveggole? Inoltre appare ironico che l'Aeronautica militare intervenga, con tanta sollecitudine, per intercettare un innocuo cargo della Lufthansa che avrebbe perso il contatto radio, quando migliaia di velivoli clandestini scorrazzano indisturbati nei cieli di tutta l'Italia”.

Il 2 giugno dello stesso anno, raccogliemmo questa testimonianza:

“Dopo il chiarimento di ieri pomeriggio, ancora stasera ho sentito storie di ordigni caduti in un lago della Sila e di segreti militari… Non so, in Italia tutto è possibile e spesso la realtà supera l'immaginazione, soprattutto quando di mezzo ci sono i poteri militari, ma in questo caso…

Racconto solo ciò che ho visto la mattina di venerdì. Lavoro a Cosenza, in area centrale, ed al boato siamo usciti, con altri colleghi, per vedere che cosa stesse accadendo. In cielo, molto alte, tre scie d'aereo: due parallele (con una un po' più avanzata), veloci in modo impressionante (considerando anche l'altezza), e dirette a Nord-Est; la terza di un velivolo molto più lento, plurimotore, diretto a Sud-Est, che incrociava le scie lasciate dagli altri aerei molto più veloci. Le scie erano lineari, senza alterazioni o cambi di direzione, in un'area di cielo sgombro da nuvole”.

A distanza di circa un anno, Italo Romano del sito Oltrelacoltre, ha riportato una notizia trasmessa dal TG2, edizione delle 13.30 del giorno 8 maggio 2009. In un servizio realizzato da Riccardo Giacoia, è stato riferito di un gruppo di motociclisti enduro, che durante un giro tra le pendici silane si è imbattuto in uno strano oggetto, molto simile al muso di un aereo. L’intervistato, che ha chiesto di restare nell’anonimato, ha fornito alcuni dati importanti: sul relitto metallico, secondo il centauro, si legge un numero di matricola che ricondurrebbe ad un’azienda che fabbrica carlinghe per aerei militari. La Magistratura ha aperto un'inchiesta sulla base del ritrovamento.

E' molto probabile che il rottame dell'aeromobile appartenga ad un tanker schiantatosi al suolo in seguito ad una collisione con un altro velivolo. Ciò conferma le testimonianze della prima ora che descrivevano uno scontro tra aerei. Ne consegue che la versione ufficiale, relativa ad un presunto scramble di un cargo della Lufthansa, era del tutto falsa, come sospettammo. Stando alle fonti di regime, due caccia avevano intercettato l'aereo della Lufthansa: infrangendo la barriera del suono, gli intercettori avevano prodotto il caratteristico bang che aveva spaventato la popolazione del luogo.

Fu una versione menzognera, piena di lacune e di incongruenze: la scoperta fortuita del rottame, per opera di un motociclista calabrese, conferma, invece, le testimonianze oculari. E' presumibile che i militari intervenuti in loco per occultare le prove dell'incidente, abbiamo sepolto dei rottami, ma, in seguito alle copiose piogge cadute in Calabria nei mesi scorsi, la terra che ricopriva il muso dell'aereo è stata dilavata così che il rottame è riaffiorato. E' questa la prova regina che due velivoli precipitarono nei cieli della Sila, a causa di una collisione: anche gli aerei chimici ogni tanto cadono.

NOTA: Prevedendo che il video con il servizio della RAI sarebbe stato rimosso, subito dopo la pubblicazione dell'articolo, abbiamo provveduto a registrarlo in via precauzionale. Questa rimozione è molto significativa: se il video non fosse stato dirompente, i censori non sarebbero intervenuti con tanta tempestività. Ora il documento può essere visto sul nostro blog.

www.tankerenemy.com