L’interpretazione dei sogni

Il Giornale Online

Vi proponiamo una nuova lettura grazie agli amici di http://www.kabbalah.info/it ( italian©kabbalah.info ), che speriamo possa soddisfare alcune vostre curiosità.

Molte persone sono affascinate dai sogni e dalla loro interpretazione. Chi di noi non ha in casa almeno una copia del libro: «Interpretare i sogni – I NUMERI VINCENTI DA GIOCARE AL LOTTO»?

In molti crediamo persino che i sogni contengano degli spunti interessanti per la vita e che ci possano aiutare a risolvere i nostri problemi (soprattutto se ci forniscono i numeri vincenti!). Io stessa, in passato, per quanto mi volessi sforzare di essere scettica su queste cose, ho trascorso diverse mattine a cercare di ricordare quanti più dettagli possibili dei miei sogni, nella speranza di trovare delle indicazioni che mi potessero svelare il futuro…

Però ora che sono una studentessa di Kabbalah, ho imparato che un sogno non è altro che un fenomeno fisico, e non ha niente a che vedere con l’anima o la Spiritualità.
Semplicemente accade che quando siamo addormentati il nostro cervello rielabora le esperienze che abbiamo vissuto durante la giornata ed alleggerisce alcune delle impressioni che abbiamo acquisito, smista l’informazione accumulata e l’immagazzina nella nostra memoria.

Questo è tutto per quanto riguarda i sogni. Se ci fermiamo un attimo a riflettere, ci rendiamo conto che molto spesso ci capita di sognare qualcosa che è strettamente legato alle ultime cose che ci sono accadute appena prima di andare a dormire.
Non dobbiamo farci trarre in inganno se troviamo dei riferimenti ai sogni nei testi sacri, come La Bibbia o Il Libro dello Zohar.

Gli scritti sacri descrivono solamente la realtà Spirituale e lo sviluppo dell’anima. Non parlano mai degli eventi di questo mondo. Pertanto, persino le storie che sembra riguardino i sogni, stanno in realtà parlando delle riflessioni che ciascuno fa nella propria anima.
Per esempio, nel linguaggio Kabbalistico, il termine “sveglio” si riferisce a qualcuno che sente la Luce del Creatore nella propria anima, mentre una persona si “addormenta” quanto la Luce se ne va.

E quando l’anima viene di nuovo riempita dalla Luce, la persona ”si desta” ad un nuovo giorno.
È molto importante capire che i libri sacri descrivono gli stati spirituali dell’anima di un Kabbalista, non parlano dei nostri corpi fisici o dei fenomeni riguardanti i sogni. Un Kabbalista può sperimentare lo stato del sognare, che in inglese suona più poeticamente col termine “dreaming”, anche se si trova fisicamente sveglio. Non c’è nessun collegamento fra l’anima ed il corpo fisico; sono completamente separati l’una dall’altro.

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