L’UFO-crash di Kalamazoo

Il Giornale Online
Sabato, 17 aprile 1897, il giornale ‘La Nazione’ di Firenze pubblicò un articolo dal titolo ‘Una nave aerea’, tratto da un telegramma inviato dal ‘New York Herald’ di Parigi, secondo il quale negli USA era stata messa in volo una nuova nave aerea di recente costruzione, inventata da un tizio di Omaha, che aveva risolto, a suo dire, il problema del sollevamento di ordigni più pesanti dell’aria. Non aveva né vele, né ali, era enorme, lunga 35 metri ed a forma di fuso.

Qualcuno la fotografò. Osservata con un cannochiale, avrebbe lasciato intravedere al suo interno un uomo. Sembra che avesse traversato Omaha, Kansas City, Everest City, e Chicago, emozionando parecchi testimoni. Nottetempo un proiettore illuminò la campagna per una vasta area, spaventando gli abitanti. ‘La Nazione’, comunque, concluse dicendo che queste notizie erano talmente sorprendenti da far dubitare della loro realtà. Domenica 18 aprile 1897, ‘La Nazione’ pubblicò un altro articolo, la continuazione del precedente, col titolo: ‘La nave aerea scoppiata’, perché era davvero esplosa sopra Kalamazoo, presso il lago Michigan. Il giorno prima gli abitanti l’avevano avvistata.

Ad un tratto però avevano udito un botto: la misteriosa aeronave era scoppiata in volo. Difatti, a parecchi km di distanza, furono rinvenute grosse matasse di filo di rame aggrovigliate e contorte in modo strano, che parevano essere appartenute ad una dinamo. Fu anche trovato un propulsore parzialmente fuso. Non furono ritrovati resti umani. «Quale sarà la fine degli incogniti viaggiatori aerei?», si chiese legittimamente il giornalista concludendo l'articolo.

Fonte: spazioufo.com