Latte artificiale gratis?

Il Giornale OnlineNo al latte artificiale gratis nel “decreto anticrisi”.
10-03-2009

Il “decreto anticrisi”, diventato legge dopo il voto di fiducia in Senato del 27 gennaio scorso, prevede la fornitura di latte artificiale gratis per i primi 3 mesi di vita del bambino alle famiglie che non possono permettersi di comprarlo. Ad un lettore poco attento ed anche un pò superficiale potrebbe sembrare un valido aiuto alle famiglie, che in un periodo critico come questo, possono far affidamento sull'aiuto da parte dello Stato.

Ma non è tutto oro quel che luccica. Infatti rendere più facilmente disponibile l'approvvigionamento di latte artificiale ha gravi conseguenze, soprattutto perchè porta a non allattare al seno anche quelle mamme (che sono la maggioranza) che potrebbero farlo. Proprio per questo motivo, Ibfan Italia (International Baby Food Action Network) ha scritto una lettera di dissenzo che è stata inviata al ministro del welfare Sacconi e ad altre importanti figure istituzionali.

La lettera, in sintesi, afferma che:
“la proposta, anzichè aiutare le famiglie disagiate, le mette in ulteriore difficoltà. I bambini allattati con latte artificiale si ammalano più spesso rispetto a quelli allattati al seno. Questo si traduce in un aumento della spesa pubblica dovuto al maggior numero delle visite pediatriche, di ricoveri ospedalieri, di acquisto di medicinali. E significa anche maggiori spese per quei genitori che hanno lavori con contratti che non prevedono congedi pagati per la malattia dei figli.

Inoltre, fornendo latte artificiale per i primi tre mesi a titolo gratuito, molte famiglie inizieranno a farne uso senza considerare che poi, dal quarto mese la spesa sarà a loro totale carico: a fronte di un risparmio di circa 250 euro nei primi tre mesi, grazie al decreto anticrisi le famiglie dovranno prevedere una spesa di altri 650 euro fino al compimento dei 12 mesi. Questa spesa sarebbe evitata se il bambino fosse allattato al seno.

In una famiglia a basso reddito si corre il rischio concreto che, non riuscendo a far fronte alla spesa, si ricorra ad alimentare inadeguatamente il bambino, ad esempio aumentando la diluizione del latte artificiale o ricorrendo prematuramente al latte vaccino. Queste pratiche sono estremamente dannose per la salute.
Sappiamo che più del 95% delle donne può allattare, a patto che ci sia un adeguato sostegno da parte degli operatori sanitari, della famiglia, della società.

Il latte materno è gratuito per sempre e assicura bambini più sani.

Per tutti questi motivi proponiamo :

* in alternativa al sussidio per l'acquisto del latte artificiale l'assegnazione degli stessi fondi per un sostegno competente all'allattamento esclusivo nei primi sei mesi e continuato in seguito con adeguata alimentazione complementare.
* un'estensione della licenza di maternità per le madri lavoratrici ed un aiuto economico per quelle che non possono godere di licenza di maternità”.

La petizione è inziata il 21 gennaio 2009 e fino a questo momento hanno aderito 102 associazioni e 1900 cittadini. E' possibile aderire visitando il sito www.nolattegratis.altervista.org
Molte persone, per cultura, per estrazione sociale, per ignoranza o semplicemente perchè si fidano di quelli che dovrebbero fare il bene della nostra società, non sono a conoscenza delle conseguenze negative dell'uso del latte artificiale. E molte altre non sono nemmeno a conoscenza dell'esistenza di questa “possibilità” (il rimborso per l'acquisto di latte artificiale) tra quelle previste dalla Social Card.

E allora utilizziamo questo strumento meraviglioso che possediamo: la divulgazione.

Autore: Laura Meccheri– Redazione di Promiseland.it

Fonte: http://www.promiseland.it/view.php?id=2776