Le dichiarazioni di Edgar Mitchell denunciano la segretezza sugli UFO a livello mondiale!

Il Giornale Online
Trascrizione integrale dell’intervento dell’ex astronauta USA su Kerrang! Radio
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Traduzione di Barbara Barbatelli
A cura di Maurizio Baiata

La notizia, partita lo scorso 25 Luglio da West Midlands, Regno Unito, ha fatto il giro del mondo in poche ore. In Italia per primi se ne sono accorti blog e forum ufologici, poi è arrivata sui media nazionali con grave ritardo, a riprova della loro incompetenza e insufficienza nel trattare nel suo complesso la questione UFO. Tutto è partito dalle dichiarazioni rilasciate dall’ex astronauta Edgar Mitchell a Nick Margerrison, conduttore del programma The Night Before Team di Kerrang! Radio, emittente radiofonica musicale – a forte connotazione Rock – che ha intervistato il settantottenne astronauta dell’Apollo 14, uno scienziato laureatosi in Aeronautica e Astronautica al MIT (Massachusetts Institute of Technology). Quanto segue è la trascrizione integrale dell’intervento di Mitchell, ascoltabile in originale su: www.kerrangradio.co.uk/Article.asp?id=804160″
Kerrang! Radio:

Margerrison: Crede nella vita su altri pianeti?
Edgar Mitchell: Certamente. Non c’è neanche da discuterne. La vita esiste in tutto l’Universo. Noi non siamo assolutamente soli nell’Universo.

Margerrison: Quindi lei è convinto che non siamo soli nell’Universo?
Mitchell: Oh, io so per certo che non siamo soli nell’Universo. Siamo stati capaci di indentificare con certezza dove si trovano gli altri pianeti abitati? No, almeno non nel nostro sistema solare, ma ora sono stati già identificati molti pianeti che potrebbero essere adatti ad ospitare la vita. Ho avuto il privilegio di essere al corrente che su questo pianeta noi siamo stati visitati e che gli UFO sono reali, sebbene questo sia stata celato dai nostri governi per molto tempo.

Margerrison: Wow! Si fermi un attimo. Questa è una notizia enorme! Per me è veramente uno shock. Mitchell: Beh, mi dispiace, ma questo significa che non ha letto molti giornali ultimamente. L’argomento comincia ad essere trattato un po’ più liberamente adesso.

Margerrison: Quindi lei mi sta dicendo che ora ci sono molte più informazioni disponibili. Aspetti un momento. Avevo già sentito un sacco di pazzoidi fissati con gli UFO parlare in questo modo, ma non avrei mai pensato che il Dr.Edgar Mitchell, il sesto uomo ad aver camminato sulla Luna, uno scienziato di tutto rispetto, un giorno mi avrebbe detto che siamo visitati da alieni di altri pianeti e che loro esistono veramente. E così, senza discussioni.
Mitchell: Beh, questa è la prima volta che lei ne sta parlando con me, altrimenti glielo lo avrei già detto.
Margerrison: (ridendo) Quindi lei crede a tutta la faccenda?
Mitchell: Fuori circolano più storie inventate che conoscenze reali, ma il fenomeno è vero e ci sono alcuni di noi, poche persone, che sanno la verità. La faccenda è stata occultata dai nostri governi durante gli ultimi sessanta anni ma, lentamente, ha cominciato a trapelare e pochi di noi hanno il privilegio di saperne qualcosa. Si da il caso che io sia cresciuto a Roswell, nel New Mexico dove è probabilmente avvenuto l’incidente del 1947 e sono abbastanza informato sui fatti proprio perché lì mi trovavo. Ho anche vissuto in ambienti militari e di intelligence che sanno al di là di quanto è stato divulgato al pubblico, sanno che, sì, siamo stati visitati.

Margerrison: Quindi sta parlando seriamente? Non è che sta pensando “ora lo prendo un po’ in giro e non è vero niente”? Mi chiedo se non sono incappato in un qualche tipo di humor in voga tra gli astronauti e, magari, tra un paio di minuti lei se ne salterà fuori dicendo che mi stava solo prendendo in giro.
Mitchell: No, non lo farò.

Margerrison: Wow! Quindi lei è stato messo al corrente del fatto che siamo stati visitati?
Mitchell: Beh, messo al corrente è solo un modo come un altro per definire la cosa. Sono stato coinvolto in molte di quelle attività – non rientra nella mia professione e non è neanche il primo dei miei interessi – ma sono stato coinvolto a fondo in comitati e programmi di ricerca dove agiscono scienziati e persone dei servizi che conoscono bene tutta la storia dall’interno e non ho problemi a parlarne.

Margerrison: E qual è la storia dall’interno?
Mitchell: Quella che le sto dicendo: siamo stati visitati.

Margerrison: È un contatto di tipo continuato, o ci fu un crash, oppure?
Mitchell: Dunque: no, una sorta di contatto è già in corso. Non posso dire di più perché non conosco le dimensioni della cosa né i dettagli interni perché non è mio precipuo interesse. Ma il fatto che siamo stati visitati, che nel Luglio del 1947 l’incidente di Roswell avvenne veramente e che un certo numero di contatti siano veri e stanno proseguendo è ben noto a quelli di noi che sono stati informati e che si sono avvicinati all’argomento.

Margerrison: Ma allora, perché è stato tutto insabbiato? Perché non se ne parla sui principali mezzi di comunicazione?

Mitchell: La ragione risale a necessità che divennero prioritarie dopo la Seconda Guerra Mondiale, almeno negli Stati Uniti. Non posso parlare per le altre nazioni come quelle europee o del Sud America. Sono governi che ultimamente hanno iniziato ad aprire i propri archivi. C’è un inizio di apertura, prendi ad esempio Internet e alcuni organi di stampa internazionali e puoi verificare quante storie stiano uscendo fuori adesso.

Margerrison: In questo show ho avuto ospiti che dicevano che sempre più governi sono propensi alla rivelazione, ritenendo che sia arrivato il momento giusto. Pensa che sia giunto il momento e che avremo la rivelazione ufficiale forse entro quest’anno? E che i governi… Mitchell: Non so se negli Stati Uniti accadrà quest’anno, ma certamente negli ultimi anni abbiamo avuto ammissioni da parte dei governi di Belgio, Francia, Brasile e Messico. Quei governi hanno aperto i loro archivi sugli UFO e, soprattutto, hanno ammesso di possederli.

Margerrison: Ok, mi lasci raccapezzare. Ascolti, questo è quanto so io: alla trasmissione sono venute persone che hanno discusso sulle affermazioni della chiesa cattolica riguardo al fatto che il credere nella vita su altri pianeti non è in contrasto con il tuo essere cattolico. Mitchell: Certo, la cosa è successa recentemente in relazione, io credo, alla massiccia divulgazione da parte del governo Britannico di alcuni dei casi inglesi. Non erano i vostri casi più segreti, ma erano alcuni casi.

Margerrison: Cosa accadrà nei prossimi quattro anni, qui in Inghilterra verranno divulgati tutti i casi? Pensa che sia in atto una escalation che porterà ad un’ammissione da parte del Regno Unito?
Mitchell: Non so dire quanto velocemente avverrà, ma è certo che la consapevolezza del pubblico sta crescendo, e anche la sua accettazione della realtà degli UFO. D’altra parte sembra stiano diminuendo i tentativi palesi e occulti di disinformazione e insabbiamento. Credo che stiamo andando verso reali rivelazioni grazie ad alcune serie organizzazioni che si muovono in quella direzione.

Margerrison: Lei ha avuto molto tempo per pensare a queste cose. Quale crede sarà l’impatto sul mondo quando finalmente i mezzi di comunicazione di massa daranno la notizia che ci sono esseri alieni provenienti dall’esterno di questo pianeta?

Mitchell: Al punto in cui siamo, immagino che la reazione generale sarà del tipo: “Beh? Cosa ci sarebbe di nuovo?”, almeno negli Stati Uniti dove ormai piu del 70% della gente accetta la questione come un dato di fatto. Anche se la gente non conosce la versione giusta dei fatti, sa e accetta il fatto che abbiamo avuto visite dallo spazio e si vedono continuamente in cielo UFO che con tutta probabilità sono astronavi aliene. In realtà non tutti i velivoli non identificati lo sono; sospetto che alcuni di essi abbiano origine terrestre perché negli ultimi sessanta anni sono stati condotti studi di retro-ingegneria (da tecnologie E.T.) che hanno portato alla creazione di questo tipo di apparecchiature. Nessuna delle quali è però progredita quanto quelle in possesso dei visitatori.

Margerrison: Ha qualche timore per la sua sicurezza, a causa di queste sue conoscenze e del fatto di averle rese pubbliche?

Mitchell: Oh, penso che i tempi siano cambiati. Che in passato persone a conoscenza di segreti avessero paura è chiaro. Ma ormai non credo più che sia loro intenzione mettere a tacere certe persone, o usare altri mezzi drastici contro di loro.

Margerrison: Quale crede che sia l’intento degli alieni? Ostile o pacifico?
Mitchell: Assolutamente no, non sono ostilli. È ovvio che non sono ostili, altrimenti ci avrebbero già spazzato via da tempo.

Margerrison: (ride) Davvero?!
Mitchell: Certo, non saremmo più qui.

Margerrison: WOW!
Mitchell: Se quello fosse il loro intento non avremmo alcuna difesa.

Margerrison: Mi dica, a cosa assomigliano?
Mitchell: Lei avrà visto alcune immagini. Le immagini che ho visto io raffigurano persone piccole con un aspetto che per noi risulta strano. Per quanto ne sappia, dai miei contatti (professionali) che hanno avuto dei contatti, sono descrizioni piuttosto accurate.

Margerrison: Lei crede che altre persone coinvolte negli atterraggi sulla Luna siano a conoscenza di questo?
Mitchell: Alcune sì. Come in altri campi, però, lo sono solo quelle realmente interessate ad andare a fondo nelle cose, solo allora si riesce a conoscere i fatti. (squillo di cellulare)

Margerrison: Mi accorgo che lei è molto impegnato, squilla il suo cellulare.
Mitchell: Sì, non mi lasciano in pace. Il telefono suona tutto il giorno e non posso farci molto.

Margerrison: Sinceramente, le dico che quseta è stata veramente una delle conversazioni piu importanti della mia vita, incredibile! Grazie per essere stato con noi.
Mitchell: Ci puoi scommettere.

Margerrison: E infine, Dr. Mitchell, mi ascolti, lei è veramente un grande amico della trasmissione, spero proprio che voglia accettare tutta la nostra amicizia e…WOW che dialogo incredibile! Grazie per essere stato con noi.
Mitchell: Sono contento che l’abbia apprezzato.

Subito dopo la messa in onda di questa intervista, il sito di Kerrang!Radio è stato inondato da innumerevoli richieste di chiarimento. Il sito ha riportato quanto segue:

«Uno dei nostri Programmisti, Alex, ha contattato la NASA per avere conferme sulla storia riferita dal Dr. Mitchell. Questa è stata la replica della NASA:

“Caro Alex,
La NASA non è sulle tracce degli UFO.
La NASA non è coinvolta in alcuna sorta di insabbiamento della vita aliena su questo pianeta o altrimenti ovunque nell’universo.
Il Dr. Mitchell è un grande Americano, ma noi non condividiamo la sua opinione su questi argomenti.
Grazie per averci dato l’opportunità di esprimere un commento.”»