LE STRUTTURE GALATTICHE OSSERVATE DA FERMI POTREBBERO ESSERE SPIEGATE DALLA PRESENZA DI MATERIA SCURA

Il Giornale Online
di [link=http://astronomicamens.wordpress.com/]Corrado Ruscica[/link]

Gli astrofisici Dan Hooper, del Fermi National Accelerator Laboratory, e Tracy Slatyer, della Princeton University, hanno pubblicato un articolo in cui viene suggerito che i due giganteschi flussi di particelle cariche provenienti dal centro della Via Lattea potrebbero essere in parte dovuti alle collisioni che avvengono tra le particelle di materia scura come risultato della loro annichilazione ([link=http://astronomicamens.wordpress.com/2012/08/23/raggi-gamma-dal-centro-galattico-evidenza-di-materia-scura/]post1[/link]; [link=http://astronomicamens.wordpress.com/2013/01/08/geyser-galattici/]post2[/link]).

La materia scura è quella componente misteriosa invisibile che rappresenta quasi l’84% di tutta la materia che esiste nell’Universo. Nessuno sa quale sia la sua origine o natura anche se essa esercita i suoi effetti di tipo gravitazionale sulla materia ordinaria. I due ricercatori ritengono che i due flussi di particelle cariche che si dipartono dal centro galattico in direzioni opposte rispetto al piano del disco potrebbero essere attribuiti alle collisioni che avvengono tra le particelle di materia scura determinando la loro annichilazione e la conseguente creazione dei mattoni fondamentali della materia ordinaria attraverso l’emissione di particelle cariche. Note con il termine Fermi bubbles, si tratta di flussi di raggi-gamma che viaggiano a quasi un milione di metri/sec e formano due strutture a forma di lobi nella parte settentrionale e meridionale rispetto al piano del disco galattico. Inoltre, si ritiene che parte di questi raggi-gamma siano associati alla presenza del buco nero supermassiccio che risiede nel nucleo della Via Lattea.

Allo stesso modo, parte dei raggi-gamma sono dovuti al materiale che viene spazzato quando si formano le supernovae. Ma presi insieme, le sorgenti che sono state identificate non sono sufficienti a giustificare il flusso osservato. Secondo i due ricercatori, ciò è dovuto al fatto che parte dei raggi-gamma sono dovuti alle particelle che costituiscono la materia scura e che si muovono le une contro le altre interagendo durante il processo. In questo modo, l’interazione dà luogo alla produzione di leptoni del tipo tau (tauoni) e all’emissione di raggi-gamma. Questo modello darebbe perciò credito all’esistenza della materia scura.

ABC Science: Monster bubbles evidence of dark matter? http://www.abc.net.au/science/articles/2013/03/06/3701675.htm

Documento scientifico: Two Emission Mechanisms in the Fermi Bubbles: A Possible Signal of Annihilating Dark Matter http://arxiv.org/pdf/1302.6589v1.pdf

Fonte: http://astronomicamens.wordpress.com/2013/03/26/le-strutture-galattiche-osservate-da-fermi-potrebbero-essere-spiegate-dalla-presenza-di-materia-scura/