L’era di coloro che ritornano

uomoLo studio attento e innovativo dei miti lontani – un archivio invisibile – unito all’esame di “impossibili” reperti – svelano le primordiali e superiori origini dell’Uomo

La cronologia della preistoria che leggiamo nei libri comunemente noti è un dogma per l’archeologia ortodossa e fonte di accesi dibattiti per gli studiosi più evoluti, che si pongono continuamente domande sull’origine e il futuro dell’entità uomo.

Basta scorrere una qualunque tabella riassuntiva delle ere geologiche terrestri per avere una panoramica chiara della comparsa della vita sul pianeta, da semplice vegetale sino all’essere umano completamente formato e civilizzato. Periodi netti, ben definiti, acquisiti dopo lunghi studi comparativi e ardui scavi nei territori dei quattro continenti, un risultato che ispira all’individuo moderno la sicurezza nell’infallibilità dei propri mezzi tecnologici.

Il tempo, una necessaria creazione, nata per esigenze di comodità e controlloNessuno si sognerebbe di dubitare degli odierni insegnamenti e stravolgere l’ordine imposto, perché il gregge compatto è addomesticabile, ma ognuno di noi, da solo, possiede una potenza inaudita.

Sognate, invece. Molti già da tempo hanno iniziato, scoprendo con gioia che l’uomo non è di questa Terra.

L’Eterno Presente

Il tempo è un’entità fittizia senza significato, una necessaria creazione nata per esigenze di comodità e di controllo. Vi sarà sicuramente capitato di avere una fretta incredibile e la voglia di fermare l’orologio che inesorabilmente travolge le ore, mentre intorno a voi le persone paiono non risentirne minimamente. O viceversa, una lezione noiosa in classe che dura soltanto un’ora sembra protrarsi per un’eternità. Lo stesso in sogno. Chi ha la giusta percezione temporale? Probabilmente nessuno.
In realtà il tempo non esiste. La vita intera, coi sensi materiali, è pura illusione. Solo l’eterno presente ha valore, una dimensione unica ed immutabile alla quale siamo collegati senza saperlo.

Concetti strani, a prima vista, ma totalmente compresi dai nostri predecessori che si risvegliavano assumendo un ruolo determinante nel cosmo.

Le dimore degli Immortali

Pochi prescelti hanno avuto il privilegio di visitare le dimore spaziali degli Dei, paradisi di una bellezza incomparabile dove la vita scorre lieta e senza preoccupazione, in un clima dolce e sereno. I Veda, patrimonio religioso indù, raccontano che il re Kakudmi raggiunse Brahmaloka, regno di Brahma, per un colloquio. Un’eco della Storia nelle vestigia di Ostia AnticaSoddisfatte le sue intenzioni, si accorse che erano passati in realtà ventisette catar-yuga, ognuno dei quali della durata di 4.320.000 anni.
I Maya concepivano cifre impressionanti come il kinchiltun, di 1.152.000.000 di giorni. Ere inaccettabili per la nostra mente, concetti astratti.

Racconti fantasiosi, semplici miti privi di fondamento? Non proprio. Nel nostro lontanissimo passato sono realmente comparsi esseri molto evoluti giunti dalle stelle che hanno lasciato tracce consistenti del loro passaggio.

Uomini che non devono esistere

Il geologo americano John T. Reid, durante gli anni Venti, scoprì nel territorio del Nevada un’impronta fossilizzata di suola di scarpa in una pietra del Triassico, periodo datato 213-248 milioni di anni fa. L’archeologia insegna che l’Homo Sapiens Sapiens calcò il suolo terrestre intorno a 100.000 anni fa. Ancora, nelle miniere di pirofilite del Transvaal occidentale, Africa, dentro uno strato vecchio di 2 milardi e 800 milioni di anni, sono comparse strane sfere metalliche di due tipi con tre incisioni concentriche. Alcune erano di un metallo tendente al blu con macchie bianche, mentre le altre presentavano una cavità con un nucleo bianco e spugnoso. Tubi metallici di forma inusitata emergono da una cava di gesso in Francia, risalente a 65 milioni di anni fa, epoca in cui esistevano – questa è la versione ufficiale – solo i dinosauri. E gli esempi possono protrarsi.

Nomadi temporali

Le ipotesi di studio che si prospettano sono molteplici. In primo luogo quella di una visita dal futuro o da un passato più lontano da parte di cronovisitatori extraterrestri giunti per ripristinare determinate situazioni che avrebbero causato un collasso nella loro epoca, possibilità in parte forzata ma forse attuabile.Padre Ernetti realizzò negli anni ’50 un apparecchio in grado di registrare suoni e immagini relativi al passato Ammettendone la veridicità, quale era il segreto che permetteva la dilatazione dei parametri temporali allora conosciuti e l’arrivo in località prestabilite?

Lo scrittore britannico John Brennan, nel libroViaggiatori nel Tempo, analizzando gli anomali reperti archeologici, giunge ad elaborare una teoria interessante che solo in parte risolve la problematica. Le sfere e i tubi di metallo non sarebbero altro che congegni di un macchinario alquanto avanzato che sfrutta l’energia dei buchi neri o di stelle sconosciute, come portali dello spazio su altre dimensioni. Gli Olmechi utilizzavano specchi concavi di ematite per convogliare l’energia solare verso determinati punti: forse apparati sconosciuti? Secondo i libri del monaco tibetano T. Lobsang Rampa, nelle oscure caverne del Tibet esistono cronovisori ancora funzionanti che mostrano sequenze della Terra di miliardi di anni prima, abitata da uomini primitivi ed enormi bestie feroci, mentre in altre immagini appare una grande astronave il cui equipaggio, esamina l’ambiente.

Guerre antidiluviane

La seconda ipotesi è l’esistenza sulla Terra, prima delle datazioni note, di esseri tecnologicamente evoluti in grado di creare manufatti di raffinata fattura. Anche tale scenario può essere molto probabile, se leggiamo con attenzione le conoscenze esoteriche, le quali narrano la potenza di civiltà antidiluviane immensamente antiche che scomparvero dalla Terra in seguito a un uso improprio di armamenti bellici. Padre Ernetti realizzò negli anni ’50 un apparecchio in grado di registrare suoni e immagini relativi al passatoNell’opera dei channelers Virginia Essene e Sheldon Niedle: “Verso una civiltà galattica”, si delinea lo sviluppo sulla terraferma di una razza di pre-cetacei che emigrò in seguito sulle stelle, a causa di un’implosione atomica dei loro generatori di fusione, motivo per cui non esistono tracce fossili che possano comprovarlo. Loro stessi diedero vita all’essere umano da una creatura anfibia, tramite l’ingegneria genetica. Certo un quadro che nell’insieme cancellerebbe completamente la teoria di Darwin!

La creazione è ancora in atto

L’ultima soluzione prevede entrambe le possibilità. Una stirpe cosmica già progredita è comparsa spesso in visita di controllo per monitorare l’evoluzione e i progressi della razza terrestre, fornendo consigli di natura tecnologica.
Perlomeno venti civiltà extrasolari differenti hanno visitato il nostro pianeta diffondendo la civiltà e l’erudizione e ancora continuano ad apparire nei cieli del globo, segno che la creazione è ancora in atto e ha bisogno di noi per esplicarsi. L’analisi assume nuove peculiarità se spostiamo l’ottica del discorso su un piano puramente metafisico.

La potenza dei Sapienti

Le antiche conoscenze narrano di trasmigrazioni corporee degli iniziati verso luoghi inaccessibili alle persone comuni, prive di una specifica preparazione e di una forte volontà.

Fotografia ripresa nei pressi di Kawanoe in Giappone il 31/3/’75I più potenti tra loro, altissimi Maestri, erano in grado di mantenere una determinata frequenza e rimanevano in animazione sospesa per diversi millenni, con la capacità di occupare il corpo di altri individui di qualsiasi civiltà.

In tal modo, il tempo non ha limiti ed estensioni, cosicché il suo controllo è pressoché totale.

Manipolatori molecolari

I Maya, nome sanscrito che significa “illusione”, erano in contatto con i Signori del Tempo, esseri di Luce elevatissimi preposti alla creazione geometrica della griglia temporale in cui si manifesta l’Universo conosciuto. Il tempo è un veicolo che permette l’accesso ad altre dimensioni che nascono e muoiono incessantemente.

I sacerdoti dell’enigmatica popolazione utilizzavano nelle cerimonie sciamaniche droghe rituali di cui conoscevano perfettamente l’uso e non erano certo dei “drogati”, nell’accezione odierna del termine, come sentenziano certi accademici saccenti.

Avevano appreso la maniera di spostarsi nei vari piani, stringendo legami con entità provenienti da galassie di luce, che circondano la Terra e lo spazio cosmico.

La vibrazione del passato

Le cronache dell’insolito riportano casi di persone scomparse all’improvviso nel nulla o entrate senza volerlo in zone temporali differenti dalla loro realtà. Gli eventi esterni vengono assorbiti dai luoghi come vibrazioni e forme pensiero; non è strana, quindi, l’apparizione improvvisa di antiche legioni romane in assetto di guerra nelle campagne inglesi o il racconto di una guardia del governatore di Manila che nel 1593 si trovò inspiegabilmente catapultato in piena Città del Messico.
Questi sono accadimenti involontari, ma alcuni soggetti, dotati di notevoli capacità psichiche, tramite la psicometria o interazione molecolare con gli oggetti, sono in grado di visualizzarne l’epoca di appartenenza, vivendo nei dettagli l’atmosfera.

Certi posti che visitiamo sembrano trasmetterci una sacralità del tutto particolare e fra le pietre udiamo gli echi del passato che squarciano per un istante le pieghe del tempo. Una percezione, forse, legata a precise esperienze di reincarnazione.

I codici del tempo

In base a tale principio, allora, sarebbe possibile imbrigliare le energie sottili, in modo da ottenere una sorta di lastra fotografica. Orme fossili trovate nello Utah nel ’68 risalenti a più di 500 milioni di anni fa. Simili a quelle ritrovate in Nevada del periodo TriassicoÈ quanto ha compiuto padre Pellegrino Ernetti, che affermò di aver realizzato negli anni ’50 un cronovisore, grazie agli studi di Aristotele sulla frammentazione del suono, principio tecnologico perfettamente noto agli Antichi. Tra i suoi risultati, un’istantanea di Gesù morente sulla croce e la registrazione del rumore dell’esplosione atomica di Sodoma e Gomorra, centri iniziatici di altissimo livello e non certo sordide metropoli quali certe interpretazioni “classiche” vorrebbero farle apparire.

Dispositivi analoghi, di origine atlantidea o addirittura anteriore, sono nascosti nei luoghi chiave della Terra, custoditi dalle gerarchie deviche. Sotto la Sfinge, in Sud America, in Tibet – come abbiamo visto – e nelle profondità marine, in attesa di una nuova configurazione planetaria che schiuda i codici dimenticati.

I teschi di cristallo trovati in Honduras dall’archeologo britannico F.A. Mitchell Edges nel 1927 svolgono la stessa funzione, fungendo da prisma dimensionale che unisce la coscienza del percipiente con i mondi scomparsi.

Nulla di tutto ciò che vive è perduto

Nulla di tutto ciò che vive è perduto, ogni singolo evento viene registrato nell’Akasha [Termine sanscrito per Etere], l’archivio invisibile in cui è racchiusa la conoscenza totale dell’Universo. Ognuno di noi può avervi accesso, solamente se animato da intenzioni benevole nei confronti dell’umanità. La Terra è una delle Dodici Biblioteche Viventi del cosmo, attiva solamente grazie al risveglio dei dodici centri energetici, i chakra, collegati con altrettanti pianeti superiori. Le meraviglie del passato tornano a vivere e un futuro immensamente ricco ci attende se attiviamo il nostro corpo e annientiamo la gabbia di frequenze elettromagnetiche che ci opprime, compito non facile ma di capitale importanza. Scopriremo di essere Immortali e rendendo grazie all’Energia Suprema che ci ha generato, saremo pronti a ricevere nuovamente il suo abbraccio.

Dino Vitagliano