L'inspiegabile scienza: le reazioni nucleari a debole energia

Il Giornale Online
di Luca Chiesi

Dimostrate dall'esperienza, non previste dalla teoria, le reazioni nucleari a debole energia sono a tutt'oggi un terreno d'indagine “di confine”, e per questo ancora più affascinante

Da sempre ci si è posti il problema di descrivere il mondo in cui ci troviamo: dall’alba dei tempi, di fronte all’evidente ordine presente nel creato, l’uomo ha inventato modi per unire le sue osservazioni in sistemi organici di pensiero, che fossero trasmissibili e comunicabili ad altri individui. A seconda dei popoli, ecco nascere scienze, filosofie o religioni: se in Occidente lo studio fisico della realtà si è per molto tempo allontanato da quello metafisico (mentre di recente c’è stato un rapido riavvicinamento, grazie alle scoperte riguardanti la fisica sub-atomica e quantistica), in Oriente sono tradizionalmente andati a braccetto, facendo sì che la figura dell’uomo di scienza non fosse pensabile come separata da quella dell’uomo di filosofia, anche se per la mentalità orientale tradizionale la “weltanschauung”, o visione del mondo, è perlopiù spiegata tramite complesse cosmologie che ad un occhio occidentale possono apparire come pura fantasia.

Ma concentriamoci su ciò che è più vicino a noi. La scienza figlia della civiltà occidentale rappresenta senza dubbio l’avanguardia della ricerca: lo attestano le innumerevoli osservazioni riguardanti l’infinitamente grande come l’infinitamente piccolo, i più remoti confini dell’Universo come l’invisibile mondo pre-atomico; sulla base di tali studi, dalla nascita del metodo scientifico ad oggi gli scienziati hanno formulato teorie sempre più comprensive sull’origine, la struttura e lo sviluppo del mondo.

È da notare, tuttavia, che al giorno d’oggi non sono molte le ricerche “innovative”, nel senso letterale del termine: da oltre 80 anni alcuni paradigmi accettati dalla comunità scientifica ufficiale (prima di tutto la relatività einsteiniana, ma anche i modelli del nucleo atomico, la “legge” di Lavoisier sull’invarianza della materia ecc.), nonostante le sempre più numerose evidenze sperimentali che portano molteplici ricercatori a metterli in discussione, hanno tracciato un solco così profondo nella strada dello studio scientifico che solo in pochi osano avventurarsi sui… sentieri laterali; in aggiunta ad interessi economici e politici che hanno da tempo indirizzato i fondi per la ricerca nelle mani di pochi, è sempre più raro trovare laboratori “ufficiali” impegnati in studi su argomenti cosiddetti “di frontiera”, che vengono perlopiù esplorati da appassionati ricercatori indipendenti e con pochi mezzi finanziari (da costoro provengono spesso le scoperte più inaspettate e ricche di sviluppi, fatto che fa riflettere). Così facendo, questi campi potenzialmente più ricchi di scoperte innovative vengono evitati, forse per paura di insuccessi ovviamente molto più probabili e non accettabili in termini di logica di mercato.

Ciò non ha impedito, d’altra parte, numerose osservazioni di fatti inspiegabili in base alle attuali teorie ufficiali riguardanti la struttura della materia, per esempio produzioni anomale di energia (come nella cosiddetta “fusione fredda”) o bilanci impossibili causati da comparsa o scomparsa di elementi (è questo il caso delle trasmutazioni a debole energia): se fosse vero che tali fenomeni avvengono solo a partire da elementi radioattivi o in presenza di condizioni adatte ad ottenere fissioni o fusioni nucleari (quindi con temperature estremamente elevate, come si dice “ufficialmente”) essi non potrebbero verificarsi.

Ma i fatti ci dimostrano il contrario: le prime pubblicazioni scientifiche che parlano di questo genere di fenomeni risalgono alla fine del 1700 e hanno talvolta firme prestigiose come quelle dei padri della chimica e della fisica moderne; con il trascorrere degli anni si nota una crescita esponenziale di tali osservazioni riguardanti tutti i campi di interesse scientifico, in particolare chimica, fisica, microbiologia, astronomia, veterinaria, agricoltura, biologia.

La ricorrenza in ambiti così numerosi e diversi non fa che evidenziare ulteriormente la natura generale di queste “anomalie”: esse sono osservabili ovunque sia presente materia sottoposta a forze (poco importa che la loro azione venga veicolata dagli enzimi del metabolismo cellulare, dalla pressione, dal calore, da una corrente elettrica o altro) per un sufficiente lasso di tempo. In particolare, il fattore più importante alla base di tali fenomeni si è rivelato essere il tempo, la cui azione è la più difficile ad essere osservata e compresa, ragione per cui verrà lasciata in secondo piano nel corso del libro, senza peraltro dimenticarla o sottovalutarla. Prima di arrivare ad ipotizzare che sia il mondo a contenere “anomalie”, o eccezioni alle leggi che lo governano, è molto più semplice pensare che siano le teorie su di esso ad essere miopi o parziali: partendo da questo punto di vista, iniziamo il nostro percorso per scoprire innanzitutto quali siano questi eventi ufficialmente inspiegabili, che nel loro complesso sono conosciuti come “reazioni nucleari a debole energia”.

Tratto da La Struttura Nascosta del Mondo. Dall'Alchimia alla “Fusione Fredda” e oltre: le Relazioni Nucleari a Debole Energia
Fonte: http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/l-039-inspiegabile-scienza-le-reazioni-nucleari-a-debole-energia.php

La Struttura Nascosta del Mondo