L'intestino e la nostra salute

Il cattivo funzionamento intestinale e l'autointossicazione permanente che provoca, possono avere un effetto disastroso sul sistema nervoso. (Dr. Henry Picard)

COME E' FATTO IL NOSTRO INTESTINO?

L'intestino è lungo circa 8 metri ed è diviso in due parti: l'intestino tenue, un lungo tubo avvolto su se stesso che rappresenta la più grande superficie di digestione e assorbimento, e l'intestino crasso, che lo circonda in alto e lateralmente, le cui funzioni sono riassorbire l'acqua ed i sali ed espellere le scorie (feci). L'intestino tenue è un tubo arrotolato lungo 6-7 metri che occupa larga parte dell'addome inferiore. E' il segmento più lungo dell'apparato digerente e collega lo stomaco all'intestino crasso. Quasi tutto il cibo ingerito viene digerito nell'intestino tenue grazie a sostanze chimiche chiamate enzimi. Il cibo digerito viene assorbito dalla parete dell'intestino tenue.

L'intestino tenue si divide in: Duodeno, Digiuno e Ileo. Internamente l'intestino tenue è ricoperto da migliaia di piccole pieghe, i villi. Nei villi il sangue rimuove le particelle di cibo assorbito per distribuirle alle cellule. L'intestino crasso, un tubo lungo 1.5 m, è la parte terminale dell'apparato digerente. La sua estremità superiore è collegata all'intestino tenue e quella inferiore sbocca all'esterno del corpo, tramite l'ano. La parte principale dell'intestino crasso, il colon, assorbe l'acqua del cibo che non è stato digerito. Nel retto, la sezione più corta, si depositano le feci, i prodotti di rifiuto, prima di essere espulse con la defecazione. Sembra davvero incredibile, anche perché generalmente i medici non ne parlano, ma molti problemi e malattie hanno la loro causa profonda in un cattivo funzionamento dell'intestino, dovuto al poco movimento, inquinamento ambientale e uso eccessivo di medicinali. A questi fattori dobbiamo aggiungere un'alimentazione sbilanciata, troppo ricca di zuccheri, di alimenti raffinati e additivi chimici e povera di elementi primari, come fibre, vitamine sali minerali.
Anche lo stress, dal canto suo, può determinare un'alterazione delle pareti intestinali provocando una contrazione eccessiva o insufficiente, e può anche influenzare la flora batterica, rallentandone la ricostruzione. Va notato che in un intestino sano la mucosa dovrebbe rinnovarsi ogni quattro giorni. A causa di questi motivi i movimenti dell'intestino (peristalsi) e del colon in particolare, si sono alquanto rallentati nell'uomo moderno. Questo fenomeno causa un accumulo di scorie nelle “tasche” del colon ed in particolare nella sua zona definita “sigmoideo”. Nel tempo si accumulano anche delle incrostazioni sulle sue pareti che, a loro volta, rendono ancor più difficile il suo naturale movimento ritmico e ondulatorio che dovrebbe promuovere il transito dei prodotti fecali diretti verso l'esterno. Va sottolineato che anche quando si evacua ogni giorno, l'intestino non si libera mai completamente, vi sono comunque degli escrementi che ristagnano diverse ore provocando il degrado della mucosa intestinale e l'alterazione della flora batterica, fenomeno conosciuto con il nome di disbiosi intestinale.

Quando subentra la disbiosi i batteri salutari (tra cui Lactobacillus Acidophilus) diminuiscono e quelli nocivi (tra cui il Bacillus Coli) aumentano. Questo mutamento dell flora intestinale rende impossibile la completa elaborazione dei materiali fecali, si generano pertanto fermentazioni e putrefazioni che, non solo intossicano tutto l'organismo, ma riducono notevolmente le difese immunitarie. Il fatto che il sistema immunitario e l'intestino sono intimamente collegati è poco conosciuto. Eppure parte di questo importantissimo sistema è localizzato proprio sulle pareti dell'intestino, ed è in questa sede (Placche di Peyer) che si formano le immunoglobuline (particelle proteiche aventi proprietà immunologiche). La mucosa dell'intestino è perciò assai importante per assicurare una buona difesa organica, e insieme a lei lo sono il fegato, i reni, le ghiandole, i polmoni e la superficie cutanea. L'intossicazione intestinale, diffondendosi nell'intero organismo, può manifestarsi nei sintomi più disparati, tra essi citiamo: emicranie croniche, allergie, acne, psoriasi, altre malattie della pelle, turbe alla prostata, diverticoli, gravi costipazioni, prolassi intestinali, artriti, reumatismi, disturbi cardiaci, asma, problemi respiratori, noduli al seno, perdita di vitalità , stanchezza, depressione, mancanza di concentrazione, aggressività , attacchi di panico, infezioni, infiammazioni, poliartrite, problemi ai capelli e molti altri disturbi. Purtroppo i lassativi, oggi largamente usati, danno solo un beneficio momentaneo perché, a lungo termine, tendono a danneggiare la mucosa intestinale.

COME FUNZIONA IL NOSTRO INTESTINO?

Brevi richiami di anatomia e fisiologia.
Come avvengono i processi di digestione e assorbimento.

Con la masticazione gli alimenti sono arricchiti di enzimi digestivi (es. la ptialina che scinde gli amidi cotti). Gli alimenti masticati (chilo) passano nello stomaco dove permangono per 3 o più ore. In tale sede inizia la digestione delle proteine. I processi digestivi che avvengono nello stomaco possono essere così schematizzati:

– la vista, l'odore e la masticazione del cibo, stimolano la secrezione dei succhi gastrici,
– gli acidi gastrici attaccano le proteine mentre gli enzimi digeriscono i carboidrati,
– le sostanze digerite (bolo) passano nell'intestino tenue (duodeno) attraverso il piloro,
– evacuati gli alimenti, l'acidità a livello pilorico blocca i succhi gastrici,
– l'arrivo di sostanze a secrezione acida nel duodeno (la prima parte dell'intestino) e provoca la liberazione di secretina, inibitrice anch'essa delle secrezioni gastriche.

– nel duodeno confluiscono la bile e il succo pancreatico che attaccano proteine, grassi e carboidrati.
– dopo qualche tempo il bolo passa nel segmento digiuno dell'intestino tenue dove permane per circa 60 minuti. Qui avvengono gran parte dell'assorbimento delle sostanze nutritive. Siccome i tempi di permanenza sono brevi saranno digeriti ed assorbiti completamente solo le sostanze già parzialmente demolite e facilmente attaccabili dagli enzimi.
– in seguito il bolo passa nell'intestino crasso, dove avvengono fermentazioni microbiche e vengono assorbiti: acqua, proteine e gli eventuali medicinali utilizzati.
– Il bolo, che ormai è diventato solido viene quindi espulso sotto forma di feci. Va precisato che alcuni cibi, inadatti o presenti in quantità esagerate (es. semi di leguminose quali, fagioli, soia, ecc. e tessuti cartilaginosi), possono favorire l'aumento delle putrefazioni intestinali.

Altri alimenti, invece, sono in grado di facilitare il compito della flora batterica utile (bifidobatteri, lattobacilli, ecc.), ottimizzando i processi fermentativi, a scapito dei batteri nocivi (clostridi, salmonelle, coli, ecc.). Pertanto con una scelta oculata dei nostri alimenti potremo regolarizzare le funzioni digestive e ridurre le tossine (scatolo, indolo, cresolo..) derivanti dalle fermentazioni intestinali. Questo contribuirà anche a ridurre, in parte, il cattivo odore delle feci.

BREVE RICHIAMO SULLE FUNZIONI INTESTINALI

Quali sono le principali funzioni del colon?
– eliminare gli scarti prodotti dagli alimenti digeriti e assimilati,
– assorbire l'acqua e le sostanze nutritive; entrambi necessari all'organismo,
– collaborare al buon funzionamento del sistema immunitario.

Se l'intestino ha una flora batterica equilibrata (eubiotica), queste funzioni sono svolte nel migliore dei modi, pertanto i materiali di scarto vengono espulsi e quelli nutrienti assorbiti.

Se, invece, la flora batterica è alterata, i rifiuti non sono completamente eliminati e si accumulano nell'intestino. I rifiuti accumulati, specialmente nelle curve e nella anse, creano delle sostanze tossiche che, in un primo tempo, alterano la membrana intestinale, quindi possono passare nel sangue e nella linfa ed andare in qualsiasi parte dell'organismo. Questa condizione di autointossicazione grava primariamente sul fegato.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

1. Prontuario Detox-Endotox – Drenaggio Omeopatico e Disintossicazione da Tossine Endogene ed Esogene, a cura del Dr. Roy Martina.
2) Prof. Arnold Ehret's, Mucusless diet healing system.
Paperback 1976. Benedict Lust Publications Inc.

Fonte: http://www.viveremeglio.org/0_tavola/22_intestino.htm