Lo Spirito in aiuto dei tumori

Lo Spirito in aiuto dei tumori

Lo Spirito in aiuto dei tumoriAgire sul sentimento dell’amore. Una risorsa curativa sorprendente. Come rivela l’esperienza di un’équipe medica italiana. Che insieme alla chemio, utilizza la lettura dei Salmi.

Tutto ebbe inizio nel 1970. Il dottor Branislav Jankovic di Belgrado scoprì che la pinealectomia (asportazione chirurgica della ghiandola pineale) determinava immunodepressione nell’uomo: una piccola ghiandola aveva effetti sul nostro sistema immunitario! Questa scoperta semplice, ma nello stesso tempo rivoluzionaria, sancì la nascita della Psiconeuroendocrinoimmunologia (Pnei) applicata alla cura dei tumori, la scienza medico-psicologica che studia le interazioni psicochimiche tra emozioni e sistema immunitario. Per esempio, come una condizione psicologica e spirituale possa influenzare il nostro stato di salute. Detto in sintesi: le cellule immunitarie interagiscono con gli ormoni e i neurotrasmettitori. Le cellule endocrine e nervose interagiscono, a loro volta, con le varie proteine prodotte dalle cellule immunitarie. Pertanto le cellule immunitarie possono indurre effetti sulla psiche della persona e sul sistema endocrino e allo stesso modo le cellule endocrine e nervose possono avere effetti immunomodulanti, di tipo stimolatorio o soppressivo. A partire da queste scoperte, la Pnei rivela che la spiritualità rappresenta il più importante fattore protettivo, quindi di salute, per il cancro. Ma come si giunge a una simile affermazione? Studiando la chimica del cervello si scopre che i cannabinoidi, i neurotrasmettitori del piacere, tendono a stimolare la risposta immunitaria antitumorale: quindi la repressione del piacere e del sentimento dell’amore espone al rischio di malattia tumorale mentre il piacere e l’esperienza dell’amore esercitano una funzione antitumorale e costituiscono in questo modo una vera e propria prevenzione delle neoplasie.

Gli spunti della ghiandola pineale

La conoscenza che più di ogni altra ha consentito alla Pnei di parlare in modo scientifico di spiritualità è quella della ghiandola pineale. Questa è l’organo del corpo umano responsabile della regolazione dei ritmi biologici sulla base del ciclo giorno-notte. Il principale ormone prodotto dalla ghiandola pineale è la melatonina, la cui secrezione è inibita dalla luce e stimolata dall’oscurità, con il conseguente venirsi a stabilire di un ritmo circadiano luce-buio, caratterizzato da bassi livelli ematici di melatonina durante le ore di luce e alti livelli durante la notte. Secondo una visione unitaria della vita, la ghiandola pineale può essere considerata come il punto d’unione tra la coscienza e il corpo, come dimostrato dal fatto che in tutte le patologie caratterizzate da un grave difetto della pineale (come l’autismo e le demenze senili) la persona perde il senso della sua identità. A livello biologico, la ghiandola pineale recepisce tutti i ritmi biologici in relazione alla variazione del rapporto luce-oscurità e alla variazione dei campi magnetici e li trasforma in segnali chimici modulanti i vari sistemi biologici. Dal punto di vista psicologico la Pnei ha evidenziato sistemi neuropsicochimici legati allo stress, all’ansia, al dolore e alla depressione, in grado di sopprimere la funzionalità del sistema immunitario e altri legati all’espansione di coscienza, alla gioia, all’amore e alla spiritualità, in grado di attivare l’immunità anticancro. Così si mette in luce l’identità tra la chimica del piacere e la chimica della spiritualità: la biologia umana è concepita per l’amore, è strutturata in funzione dell’amore. Per esempio è stato dimostrato che la privazione di affetto e amore durante l’infanzia espone ad anomalie endocrine, come la diminuzione dell’ormone della crescita.

Effetti positivi della fede

Diversi studi sono giunti alla conclusione che la fede ha effetti positivi sulla prognosi della malattia cancro (Lissoni P., Messina G., Parolini D., Balestra A., Brivi F., Fumagalli L., Vigorè L. and Rovelli F. «A Spiritual Approach in the Treatment of Cancer: Relation between Faith Score and Response to Chemotherapy in Advanced Non-small Cell Lung Cancer Patients», In Vivo 22:577-82, 2008). Infatti da anni ormai si studia l’influenza che un benessere psicospirituale esercita sulla crescita delle cellule tumorali: le implicazioni biologiche che scaturiscono da esperienze psichiche e spirituali di fede, amore, gioia e piacere sono assimilabili a quelle che si ottengono con tecniche di meditazione e di training. Con questi metodi il riscontro biologicamente rilevante è la riduzione dei livelli nel sangue dell’ormone cortisolo (che evidenzia situazioni di stress, ndr) e l’aumento dei linfociti. L’attivazione parasimpatica indotta dalla vita spirituale riduce l’ansia, elimina lo stress e migliora la risposta immunitaria, allungando sensibilmente la vita. Le ricerche Pnei applicate ai tumori giungono alla conclusione che non solo il benessere psicofisico si associa a un buono stato salute, ma soprattutto il far crescere in noi l’amore. È infatti l’esperienza dell’amore la vera cura di ogni disarmonia psichica e, di conseguenza, fisica. È quando l’uomo ama che raggiunge la perfezione del suo stato di salute, e questo si può dimostrare da un banalissimo prelievo di sangue.

Giusy Messina

Psicologa psicoterapeuta, Fondazione Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, università degli Studi di Milano.

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