L'Ottava Universale delle Dimensioni

Il Giornale Online
di Bojan Gorjanc

Nella sua serie in tre volumi di Convergence, David Wilcock suggerisce che viviamo in un universo a otto dimensioni basato sull'ottava. La maggioranza dei fisici correnti concorda sul punto che debbano esistere dimensioni superiori alla nostra, ma pensano che siano dieci. Wilcock espone le carenze di questa idea, descrivendo come la base matematica di tutta questa teoria moderna sull'”iperspazio” sia stata fondata sul lavoro del matematico Indiano Srinvasa Ramanujan, che ha ammesso apertamente di aver ricevuto le informazioni da una fonte spirituale.

Nonostante questa apparente falla fondamentale nelle sue credenziali per gli standard di oggi, Ramanujan venne definito un genio nei suoi tempi, perchè il suo lavoro ha cambiato profondamente l'intero orizzonte e definizione della matematica Occidentale. Lui stesso non poteva spiegare come sapeva ciò che sapeva, a parte affermare “La Dea Namakkal mi istruiva in sogno”.
Le equazioni di Ramanujan, chiamate “funzioni modulari”, hanno fornito la base utile ai fisici per investigare matematicamente le dimensioni superiori. In molti modi, le funzioni di Ramanujan ci riportavano sempre al numero otto come forza organizzativa dietro la struttura delle dimensioni in questo universo. Nonostante questo, i fisici moderni pensano che le energie che formano le dimensioni siano “non simmetriche” nel sistema basato sull'ottava di Ramanujan e quindi aggiungono arbitrariamente due dimensioni extra per riempire quello che loro credono essere un vuoto di simmetria e per far combaciare tutto matematicamente. Ecco come arrivano alle dieci dimensioni di cui si discute nella moderna letteratura della fisica sull'iperspazio, come nel libro di Michio Kaku “Hyperspace: A Scientific Odyssey through Parallel Universes, Time Warps, and the Tenth Dimension”.

Ora, abbiamo le ragioni esatte con le quali i nostri fisici moderni dichiarano che il sistema dell'ottava manca di “simmetria”: i loro calcoli derivano sempre dalle eviscerate “Equazioni di Maxwell” usate ora, che hanno subito la rimozione di 200 delle loro parti fondamentali per arrivare alle quattro espressioni di base! In altre parole, L'ottava dimensionale di Ramanujan non va bene per la fisica moderna, perchè i nostri scienziati lavorano su assunzioni incorrette sulla natura dell'energia elettromagnetica e di altre energie e su come viaggino.
James Clerk Maxwell era un matematico del 19° secolo che sviluppò le basi dietro le equazioni usate oggi in tutti i rami della scienza, per descrivere le forze elettromagnetiche. Queste equazioni sono la struttura matematica che ci permette di ingegnerizzare i componenti elettronici e dispositivi in mezzo a molte altre cose, fornendoci le basi per comprendere il “funzionamento” dell'elettromagnetismo. Per tutti gli scienziati convenzionali, queste basi sono conosciute come “Equazioni di Maxwell”, ma la loro forma corrente è stata pesantemente modificata e ridotta dal lavoro originale di Maxwell.

Il fatto poco conosciuto è che nel corso dello studio sull'elettromagnetismo, che gli scienziati correnti credono essere una delle forze principali dell'Universo, Maxwell scoprì un sistema interamente nuovo di algebra internamente consistente. Perchè è importante? L'algebra è quella che usiamo per definire tutto quello che sappiamo della realtà. Un intero sistema diverso di matematica significa un intero sistema diverso di realtà. Questo nuovo sistema algebrico funziona su “quaternioni”, che sono essenzialmente raggruppamenti di quattro numeri reali in relazione tutti matematicamente fra loro.

Ricercatori seguenti come Sir Edmund Whittaker, determinarono che i quattro numeri diversi che creano il quaternione, rappresentano quattro diverse dimensioni. Quindi ogni quaternione può essere considerato come un singolo numero unificato, che descrive uno specifico punto nella quarta dimensione. Scoprendo che esisteva un'algebra nella connessione tra questi quaternioni, Maxwell definì essenzialmente le vere coordinate dello spaziotempo quadri-dimensionale. Il termine “spaziotempo” si riferisce alla comprensione che abbiamo ottenuto da Albert Einstein e ci rivela che lo spazio e il tempo sono avvolti inestricabilmente come un “tessuto” geometrico unificato.

Sfortunatamente, le prove matematiche di Maxwell sulla geometria iperdimensionale non sono parte della nostra scienza contemporanea ordinaria, perchè matematici seguenti, come Oliver Heaviside, credevano che l'idea di queste geometrie fosse “spazzatura metafisica” e rimossero tali concetti dalle equazioni originali di Maxwell. Quello che prima era un sistema matematico quadri-dimensionale interlacciato di oltre 200 quaternioni, venne ridotto ad un sistema incompleto che usava solo quattro espressioni. Questo venne fatto per semplificare i calcoli sulle forze elettromagnetiche, ma nel processo questo escluse dalle nostre scienze la vera comprensione dei movimenti energetici di una energia cosciente che si esprime in varie forme.

Vedere le dimensioni come organizzate in una ottava, ci fornisce una perfetta teoria della vibrazione che unifica il nostro universo visibile e invisibile in una singola “teoria di marmo”, come la chiamerebbero i fisici, elegante. E' la vibrazione che connette tutti questi concetti assieme. Sappiamo che i toni sonori non sono altro che vibrazione delle molecole d'aria e che i colori non sono altro che vibrazioni dei fotoni di luce. In modo simile, i solidi Platonici sono un'altra forma di vibrazione espressa, in questo caso, le vibrazioni delle onde di energia che si muovono a spirale da un centro condiviso in comune. Queste geometrie sono letteralmente musica cristallizzata.

Esistono sette toni di base nella scala Diatonica maggiore, do, re, mi, fa, sol, la e si, prima di tornare nuovamente al “do” per completare l'Ottava. Ci sono sette colori di base nello spettro della luce, rosso, arancio, giallo, verde, blu, indaco, violetto, prima di tornare all'Ottava ed uscire dallo spettro visibile. In “Convergence”, Wilcock discute queste scoperte nel libro “The Physics of Love” di Dale Pond, riguardanti il fatto che questi rapporti tra il suono e le vibrazioni della luce sono fondamentalmente identici. La luce è semplicemente un ordine di vibrazioni superiore rispetto al suono, ma le relazioni matematiche tra ogni colore nello spettro e ogni suono nella scala maggiore Diatonica, sono in perfetta, esatta armonia. Questo non è un caso, ma l'affermazione della fondamentale unità di Vibrazione.

Dobbiamo anche sapere che tutti e cinque i solidi Platonici si formano precisamente nella disposizione sferica e rappresentano semplice vibrazione. Il fisico Buckminster Fuller dimostrò questo principio sommergendo un pallone sferico colorato e facendolo vibrare in precisi periodi armonici. L'unico punto in cui il colore resisteva era la “zona nulla” dove le vibrazioni si annullavano fra loro. Con questo esperimento, Fuller osservava questi nodi spaziati armonicamente che si formavano sul pallone e leggere linee che li univa. Quando Fuller aumentò la frequenza vibrazionale del pallone, i nodi e le linee originali si dissolvevano e si formavano geometrie Platoniche di ordine superiore sul pallone.

I testi religiosi Hindu conosciuti come Veda ci forniscono uno schema che incorpora le nostre vibrazioni geometriche in questa ottava. Nella cosmologia Hindu, abbiamo un unico e spiegabile posizionamento della sfera e dei cinque solidi Platonici in una ottava. La posizione di ogni solido rappresenterebbe la geometria nascosta di questo livello dimensionale, come ha scoperto Maxwell e infatti, la geometria Hindu per la quarta dimensione è esattamente la stessa di Maxwell. Nel sistema Hindu, la sfera e l'icosaedro si vedono due volte e così abbiamo una ottava di otto posizioni da sei forme di base, i cinque Solidi Platonici e la sfera.

Il materiale presentato in Convergence mostra la grande importanza dei semplici numeri armonici in questa antica unificazione della luce, del suono e della geometria in una cosmologia iperdimensionale. Questi numeri, rivelati misurando le velocità vibrazionali delle molecole d'aria per secondo che producono le frequenze udibili, forniranno il collegamento chiave tra l'Ottava Iperdimensionale della luce, del suono e della geometria con i cicli del tempo misurabili e osservabili nel nostro Sistema Solare e nella Galassia. Questi cicli includono l'ondeggiamento dell'asse della Terra, le orbite planetarie, il passaggio del Sistema Solare nella galassia relativamente al suo centro e i cicli a lungo termine delle macchie solari, recentemente scoperti. Vedendo l'armonia matematica di questi cicli e di come rientrino nell'Ottava dimensionale, possiamo svelare i meccanismi celestiali e iperdimensionali.

Fonte: http://www.proetcontra.com/2009/04/23/the-universal-octave-of-dimensions/
Vedi: https://www.altrogiornale.org/news.php?extend.3836