Mais modificato in Europa?

Il Giornale Online

La Ue punta a autorizzare due mais Monsanto
14/09/2009 – C.B.

L'Unione Europea cede alle lobby degli ogm e sollecita l'approvazione di due mais Monsanto “per assicurare il mangime necessario agli animali di allevamento”.

La commissaria europea all'agricoltura, Mariann Fischer Boel, ha lanciato l'allarme al consiglio dei ministri dell'agricoltura a Bruxelles: c'è un rischio di approvvigionamento sul mercato europeo di proteine vegetali per alimentare gli animali d'allevamento.

Per assicurare le forniture necessarie alla produzione di mangimi la commissaria Ue, hanno indicato fonti comunitarie, ha suggerito di accelerare l'approvazione di due mais Ogm (Mon 88-0-17 e Mir 604) che hanno già ottenuto un parere scientifico positivo da parte dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa).

Tuttavia, la richiesta di autorizzare i due nuovi mais, che riguardano la commercializzazione degli alimenti, non è riuscita a riunire tra i 27 stati membri, a livello tecnico, nè una maggioranza a favore, nè una contraria. Nell'Ue otto paesi sono tendenzialmente favorevoli: Belgio, Olanda, Danimarca, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Repubblica Ceca.

Tendenzialmente contrari invece Austria, Cipro e Polonia. La palla è ora nel campo della presidenza svedese che deve decidere se portare la proposta di autorizzazione dei due Ogm sul tavolo del consiglio dei ministri dell'Ue. La situazione dell'approvvigionamento di proteine vegetali nell'Ue si è aggravata nell'estate quando sono stati bloccati in porti tedeschi, spagnoli e danesi sei carichi di soia pari a 200.000 tonnellate provenienti dagli Usa in cui erano presenti tracce di mais Ogm non autorizzati nell'Ue.

Non è la prima volta che questo avviene ma quest'anno il problema – ha spiegato ai partner europei la commissaria – è rafforzato dalla diminuzione dei raccolti in America latina, ed in particolare dal calo del 30% della produzione di soia in Argentina. A questo si aggiunge l'aumento della domanda da parte della Cina.

Fischer Boel è convinta che si possa uscire dall'impasse e ha ricordato che il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso la scorsa settimana ha detto che dovrebbe essere possibile mettere a punto un sistema di autorizzazione
comunitario, basato su pareri scientifiche, in grado di lasciare liberi gli stati membri di decidere se desiderano coltivare o no Ogm sul loro territorio. Fischer Boel ha detto di condividere pienamente questa possibilità.

Fonte: http://www.aamterranuova.it/article3782.htm

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