"MAKEMAKE" IL CREATORE DEI MONDI

Il Giornale Onlinedi LUIGI BIGNAMI
Inviata da skorpion75

UN NUOVO fratello è arrivato a far compagnia ai pianeti del sistema solare. Il suo nome è Makemake e si trova nella fascia di Kuiper, un ammasso di piccoli pianeti, asteroidi e comete che, al di là di Nettuno, circonda il sistema solare e a cui fa parte anche Plutone. Questo oggetto si trova a 6 miliardi e 850 milioni di chilometri dal Sole (la Terra dista 150 milioni di chilometri dalla nostra stella).

Il suo nome deriva dal creatore dell'umanità secondo la mitologia Rapa Nui, dell'Isola di Pasqua. L'affiliazione è stata decisa l'Unione Astronomica Internazionale, dopo aver studiato le caratteristiche dell'oggetto che fino a ieri era segnalato solo con una sigla, 2005 FY9, ad indicare che era stato scoperto nel marzo del 2005 da un gruppo di astronomi dell'Osservatorio di Palomar in California (Usa).

Ma cos'è Makemake? Si tratta di un “Plutoide”, ossia un corpo celeste in orbita attorno al Sole ad una distanza maggiore di quella di Nettuno e che, per definizione, è dotato di una massa sufficiente a far sì che la propria forza di gravità e la rotazione gli abbiano fatto assumere una forma all'incirca rotonda. Oltre a Plutone fino ad oggi era noto un altro Plutoide, Eris il quale possiede un satellite e si trovano a ben 10 miliardi e 123 milioni di chilometri dal Sole.

E' assai probabile che nei prossimi anni la categoria dei Plutoidi si allarghi enormemente perché l'esplorazione della fascia di Kuiper è solo agli inizi. E' noto infatti, che essa è composta da decine di migliaia di oggetti e non è da escludere che ve ne possano essere a decine o centinaia e alcuni con dimensioni anche simili alla Terra. Ma da quando nel 2006 si è voluto dare una nuova suddivisione ai corpi che circondano il Sole oltre ai Plutoidi è stata introdotta una nuova categoria, i “Pianeti nani”.

Questo oggetti, che comprendono anche in Plutoidi, si differenziano dagli otto pianeti principali (Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno) perché non sono stati in grado di “ripulire” la fascia orbitale da altri oggetti di dimensioni confrontabili.

In altre parole vuole dire che vicino ad essi vi sono altri corpi, che non sono loro satelliti, che potrebbero impattare con essi. Nonostante il nome, “pianeta nano” non significa che deve essere piccolo, in quanto non c'è limite alle sue dimensioni. E' proprio il non avere ripulito lo spazio circostante a sé che lo differenzia da un pianeta normale.

Ad oggi, oltre ai tre Plutoidi, fa parte dei Pianeti Nani anche Cerere, un oggetto che si trova nella fascia degli asteroidi posta tra Marte e Giove, ad una distanza dal Sole di 413 milioni di chilometri. La scoperta di nuovi pianeti nani all'interno del sistema solare è assai improbabile, in quanto gli asteroidi sono già stati studiati in modo abbastanza approfondito, ma come si sa le sorprese in astronoma non mancano mai.

Fonte: http://www.segnidalcielo.it/makemake.html