Un messaggio alle civiltà extraterrestri a bordo delle sonde Voyager

Un messaggio alle civiltà extraterrestri a bordo delle sonde Voyager

voyager-1“Ho pensato che fosse un’idea brillante fin dall’inizio,” dice Timothy Ferris. Produrre un disco contenente i suoni e le immagini del genere umano da inviare fuori dal Sistema Solare.

Dal 1970, gli astronomi Carl Sagan e Frank Drake avevano già una certa esperienza con l’invio di messaggi nello spazio. Avevano creato due placche dorate in alluminio anodizzato che sono state apposte sui veicoli spaziali Pioneer 10 e Pioneer 11. Linda Salzman Sagan, artista e moglie di Carl, incise su di loro l’immagine di un uomo e una donna nudi con l’indicazione del tempo e della posizione della nostra civiltà.

Il “Golden Record” può dunque essere considerato un upgrade delle placche inviate con le missioni Pioneer.

Montate sui Voyager 1 e Voyager 2 (le sonde gemelle lanciate nel 1977) le due copie delle registrazioni avrebbero avuto la funzione di capsule del tempo, trasmettendo ad un’eventuale civiltà extraterrestre molte più informazioni sulla vita presente sulla Terra e soprattutto dove si trova il nostro pianeta.

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Il Golden Record montato a bordo delle sonde viking. Immagine: J Marshall – Tribaleye Images / Alamy

Dopo che la NASA approvò l’idea, la questione fondamentale divenne ciò che avrebbe dovuto essere registrato sui dischi. Il problema più difficile fu quello ci comprendere bene quali fossero i più grandi successi dell’umanità, da trasmettere ad un’altra civiltà. Curare il contenuto della registrazione era un compito gigantesco, al quale lavorarono lo stesso Carl Sagans, Drake, l’autrice Ann Druyan, gli artisti Jon Lomberg e Timothy Ferris, uno è uno stimato scrittore di scienza, grande amico di Sagan e l’altro un redattore di Rolling Stone.

L’esercizio, dice Ferris, ha coinvolto un numero considerevole di presupposti su ciò verso cui gli alieni potrebbero essere interessati e soprattutto come potrebbero interpretare le nostre selezioni. “Mi sono trovato sempre più a rivestire il ruolo di extraterrestre”, racconta Lomberg in “Mormorii di Terra”, un libro del 1978 che parla della realizzazione del “Golden Record”. Quando sono state considerate le fotografie da includere, il team ha fatto molta attenzione ad escludere tutto ciò che avrebbe potuto essere frainteso. Anche se la guerra è una realtà dell’esistenza umana, le immagini di essa avrebbero potuto inviare un messaggio aggressivo quando invece l’intento era quello di un messaggio completamente amichevole.

Nel corso di dieci mesi, emerse pian piano un’idea ben precisa dei contenuti. Il Golden Record è composto da 115 fotografie con codifica analogica, saluti in 55 lingue, 12 minuti di montaggio dei suoni della Terra e 90 minuti di musica. Come produttore del disco, Ferris fu coinvolto in ciascuna delle sue sezioni. Ma il suo più grande contributo è stato nella selezione dei brani musicali. “Ci sono mille pezzi di musica che rappresentano tutto il mondo”, ha affermato Ferris. E lo stesso vale per le fotografie e i frammenti di suoni.

Ma quali sono in dettaglio i messaggi più importanti presenti sul Golden Record?

Le silhouette di un maschio e una femmina incinta:

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Storico scatto di David Miller che ritrae la nascita di suo figlio. Foto: David Miller

Il team ha ritenuto importante, trasmettere informazioni di anatomia umana e schemi dettagliati tratti dall’edizione 1978 del World Book Encyclopedia. Per spiegare la riproduzione umana la NASA ha approvato un disegno degli organi sessuali e immagini umane dal concepimento alla nascita. Tra le immagini che descrivono il parto, ad esempio, è presente la famosa fotografia di Wayne F. Miller, che ritrae la nascita di suo figlio e che fu esposta nel 1955 nella mostra Edward Steichen dal titolo “Family of Man”.

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La rappresentazione di una donna e un uomo riportata nel Golden Record delle missioni Viking. Sulla sagoma della donna è sovrapposta l’immagine di un feto. Immagine: J. Lomberg

Come osserva Lomberg in Mormorii della Terra, la NASA ha posto il veto su una foto di nudi di “un uomo e una donna incinta che poco eroticamente si tengono per mano.” Gli esperti della NASA hanno infatti preferito un compromesso che fosse meno compromettente delle sagome delle due figure e nel quale fosse visibile il feto posizionato all’interno dell’utero della donna.

Dimostrazione del mangiare, leccare e bere:

Per mostrare le funzioni di una bocca, per esempio, sono state riportate le fotografie di una donna che lecca un cono gelato, di un uomo che da un morso ad un panino e di un altro uomo che produce una cascata di acqua potabile da una brocca, nell’intento di bere.

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Foto: National Astronomy and Ionosphere Center

Gli sprinters olimpici:

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Foto di alcuni corridori alle olimpiadi, riportata nel Golden Record.

Le immagini in questo caso sono state selezionate non tanto sull’estetica, ma sulla quantità di informazioni che avrebbero potuto trasmettere. Per questo motivo fu scelto di inserire una una fotografia di velocisti olimpici in cui fossero presenti più razze umane e in cui si notassero particolari della muscolatura della gamba umana e al contempo una forma di competizione e divertimento della nostra civiltà.

Taj Mahal:

Fotografie di capanne, case e paesaggi urbani danno una panoramica di varie tipologie di edifici sulla Terra. Il Taj Mahal è stato però scelto come esempio di architettura più impressionante. Il maestoso mausoleo ha prevalso su cattedrali, piramidi Maya e altre strutture, in parte perché l’imperatore Mughal Shah Jahan lo costruì in onore della sua defunta moglie, Mumtaz Mahal, e non in onore di un particolare dio.

Golden Gate Bridge:

Tre quarti delle registrazioni presenti sono dedicate alla musica, così l’arte visiva ha avuto un ruolo meno prioritario. Per quanto riguarda le foto, ne sono state inserite un paio di tipo paesaggistico scattate dal leggendario fotografo Ansel Adams. Una fotografia, del Golden Gate Bridge, invece, è stata inserita per mostrare chiaramente un ponte sospeso che collega due pezzi di terra separate dall’acqua. Un esempio di capacità ingegneristica e architetturale dell’umanità. Tra l’altro, nel montaggio dei suoni, è stato inserito il ronzio di un’automobile anche se i produttori non furono in grado di sovrapporre i suoni e le immagini.

Una pagina da un libro:

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La pagina estratta da System of the World di Sir Isaac Newton. Foto: National Astronomy and Ionosphere Center.

Un estratto di un libro avrebbe dato un assaggio della nostra lingua scritta ma, vista l’immensa mole di materiale a disposizione, decidere su un libro specifico e poi di esso scegliere l’estratto di una singola pagina fu un compito enorme. Per l’ispirazione, Lomberg lesse con attenzione molti libri rari, tra cui un primo foglio di Shakespeare, una edizione di Chaucer elaborato dal Rinascimento e una copia antica degli Elementi di Euclide (sulla geometria). Alla fine, è stato colto il suggerimento dell’astrofisico Philip Morrison del MIT: una pagina del System of the World di Sir Isaac Newton, in cui è descritto per la prima volta il modo di lanciare un oggetto in orbita.

Il saluto di Nick Sagan:

Per mantenere lo spirito del progetto, afferma Ferris, le formulazioni dei 55 saluti furono lasciati alla fantasia degli speakers delle diverse lingue. In Birmania, il messaggio era un semplice “stai bene?” In indonesiano, è stato, “Buona notte signore e signori. Arrivederci e alla prossima.” Una donna che parla il dialetto cinese di Amoy ha pronunciato,” Amici dello spazio, come state, tutto bene? Avete mangiato? Venite a trovarci se avete tempo.” E ‘interessante notare che il saluto finale, in inglese, è stato pronunciato dal piccolo Nick Sagan, figlio di Carl e Linda Salzman Sagan, di 6 anni. Egli disse: “Ciao dai bambini del pianeta Terra.”

Un saluto dalle balene:

Il biologo Roger Payne ha fornito la registrazione del canto di una balena catturato con idrofoni al largo della costa di Bermuda nel 1970. Pensando che forse il canto delle balene potrebbe avere più senso per gli stranieri che per gli esseri umani, Ferris ha voluto includere più di un piccolo brano, mescolando il canto come sottofondo ai saluti degli esseri umani nelle diverse lingue”. Come lo stesso Ferris afferma “non interferisce con i saluti, e se si è interessati a solo canto della balena, è possibile estrarlo dal contesto.”

Un bacio:

Secondo quanto riferito, la registrazione più delicata da effettuare fu quella di un bacio. Alcuni erano troppo tranquilli, altri troppo forti, e almeno uno era troppo ingenuo per i gusti della squadra. Il produttore di musica Jimmy Iovine baciò addirittura il suo stesso braccio. Alla fine, il bacio che è stato inciso sul disco fu quello che Ferris piantò sulla guancia di Ann Druyan.

Segni di vita:

Druyan ebbe l’idea di registrare le onde cerebrali di una persona, in modo che un civiltà extraterrestre, milioni di anni nel futuro e con la tecnologia sufficientemente evoluta, avrebbe potuto decodificare i pensieri dell’individuo. La stessa Druyan fece da cavia. In un’ora di sessione, agganciata ad un EEG presso la New York University Medical Center, Druyan meditò su una serie di pensieri che furono preparati in precedenza. In Mormorii della Terra ammise che “un paio di fatti insopprimibili della mia vita sono scivolati dentro la registrazione”. Lei e Carl Sagan infatti, avevano avuto un flirt pochi giorni prima. Quindi la tracce di una storia d’amore saranno documentabili nei suoi segni neurologici ai futuri analisti di una civiltà ancora sconosciuta. Compresso in un segmento lungo un minuto, il suono delle onde cerebrali, scrive Druyan, sembrano proprio lo scopiettio di “un filo di petardi”.

Il coro georgiano “Tchakrulo”:

Il team scoprì una bellissima registrazione di “Tchakrulo” da Radio Mosca, e volle assolutamente includerla in particolare perché i georgiani hanno un modo di gestire le melodie completamente diverso dal resto del mondo. Prima di tutto, però, fu necessario tradurre il brano per comprendere cosa esso significasse. “Era una vecchia canzone, e per tutto ciò che sapevamo avrebbe celebrato bear-baiting”, scrisse Ferris in Mormorii della Terra. Sandro Baratheli, uno speaker georgiano che viveva nel Queens, venne in soccorso al team. La parola “tchakrulo” può significare sia “legato” o “duro” e “difficile”, e la narrazione del brano tratta di una protesta contadina contro un proprietario terriero.

Chuck Berry “Johnny B. Goode”

Secondo Ferris, Carl Sagan inizialmente si surriscaldò all’idea di includere l’hit del 1958 “Johnny B. Goode” di Chuck Berry. Ma una volta fatto, difese l’idea contro le obiezioni degli altri. Il folklorista Alan Lomax, ad esempio, era contrario, sostenendo che la musica rock era adolescente. E la risposta brillante di Carl fu “Ci sono un sacco di adolescenti sul pianeta”.

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Immagine: J. Lomberg

Ovviamente non potevano mancare una serie di illustrazioni della complessa struttura del nostro DNA!

Oltre quattro decenni più tardi, Ferris non ha rimpianti su ciò che la squadra ha fatto in ciò che è stato incluso o no nel “Golden Record”. “Significa davvero molto avere avuto parte attiva in qualcosa che è destinato a durare oltre un miliardo di anni,” dice. “Io lo consiglio a tutti. Si tratta di un modo sano per guardare il mondo “. La NASA gli si avvicinò un’altra volta per proporre la realizzazione di una nuova registrazione, ma rifiutò. “Penso che abbiamo fatto un buon lavoro una volta, ed è meglio lasciare che qualcun altro prenda il nostro posto” ha affermato.

La realizzazione del Golden Record è in effetti qualcosa destinato a durare forse per sempre. Se un giorno l’umanità dovesse estinguersi (auguriamoci e impegniamoci affinché ciò non debba accadere) tutte le grandi opere dell’uomo saranno prima o poi destinate a scomparire. In millenni o decine di millenni le forze erosive della natura e il tempo contribuiranno a consumare ogni traccia della nostra presenza sul pianeta Terra. Ciò che abbiamo inviato nello spazio, lontano dal Sistema Solare, grazie alla mancanza di atmosfera e agenti erosivi, sopravviverà a noi stessi per milioni o forse miliardi di anni.

Eppure, se altre civiltà trovassero una qualsiasi delle nostre navicelle spaziali poco potrebbero sapere su chi eravamo e come abbiamo vissuto. La presenza di una registrazione con immagini e suoni del nostro mondo è, invece, come un faro nell’Universo. Chi un giorno incapperà nelle sonda Voyager 1 o Voyager 2 saprà che non è più solo nell’Universo o almeno qualcun altro lo ha preceduto nella catena evolutiva della vita… e saprà molto di più! Potrà ascoltare le nostre voci, vedere come un tempo era il nostro mondo e le nostre opere, potrà ascoltare la nostra musica…..saprà una volta per tutte che la forza creativa dell’Universo tende a permeare con la vita ogni suo piccolo mondo, foss’anche sperduto in un periferico angolo di una delle tante miliardi di galassie.

Tratto in parte e tradotto da: What-Is-on-Voyagers-Golden-Record 

kosmophysis.com