Meteorite trovato nella tomba di un Druido

Meteorite trovato nella tomba di un Druido

Gli studiosi si stanno chiedendo come una roccia di questo tipo si sia potuta conservare fino ai nostri giorni. Quello che è certo è che, in un modo o nell’altro, alcuni frammenti di un meteorite sono riusciti a farsi strada fino al nostro pianeta qualcosa come trentamila anni fa, sopravvivendo all’erosione e all’attacco degli agenti atmosferici, e diventando – con tutta probabilità – i reperti di origine extraterrestre più grandi e importanti mai scoperti nelle isole britanniche.

Questo singolare meteorite, un condrite di circa mezzo metro di lunghezza e del peso di circa 93 chilli, si è conservato dal momento del suo arrivo sulla Terra fino a oggi in uno stato davvero ottimo e senza mostrare alcun segno di erosione; questo è l’aspetto più sorprendente del reperto e rappresenta il dato di maggiore interesse per gli studiosi che lo stanno esaminando.

Secondo Colin Pillinger, professore di scienze planetarie presso la Open University e commissario della mostra “Oggetti dallo Spazio” che si terrà fino al 30 marzo 2012 presso la Royal Society, la risposta all’enigma dell’eccellente stato di conservazione di questo meteorite va individuata nell’Era Glaciale.

Secondo il professore britannico, infatti, gli unici meteoriti che sono sopravvissuti così tanti anni in ottimo stato di conservazione sono quelli che sono stati recuperati in Antartide, oltre ad alcuni altri ritrovati recentemente nel deserto del Sahara. E il meteorite ritrovato in Inghilterra deve essere precipitato al suolo in un’epoca in cui le isole stavano attraversando un periodo di glaciazione durato 20.000 anni. Questo vuol dire che molto probabilmente sono tate le bassissime temperature a proteggere la roccia spaziale dall’erosione.

Evidentemente il grande freddo ha fatto un ottimo lavoro nel conservare la pietra intatta; decine di migliaia di anni dopo la sua caduta un gruppo di druidi molto probabilmente ha trovato la roccia e l’ha utilizzata per i propri scopi attribuendole evdentemente un valore sacrale. E’ stata infatti impiegata per la costruzione di un tumulo sepolcrale vicino a Stonehenge.

Ed è stato proprio lì, sempre secondo Pillinger, che duecento anni fa circa il meteorite è stato scoperto da un archeologo dell’epoca, che a sua volta l’ha trasferito a Lake House, nel Wiltshire, dove è stata riscoperto in epoca recente da un altro gruppo di archeologi, che hanno subito avvisato gli specialisti.

Quello che oggi viene definito “Il Meteorite dei Druidi” può essere visto fino al 30 di marzo presso la mostra “Oggetti dallo Spazio”, organizzata presso la Royal Society di Londra.

archart.it