Microidrina

Una polvere minerale che vitalizza l'acqua

Come molti altri, neppure Carolyn Maxon, sentì qualcosa di particolare quando iniziò a bere l'acqua vitalizzata con la polvere minerale »Microidrina« (assumeva due capsule al giorno). Dopo sette mesi, però, le analisi del laboratorio mostrarono un abbassamento del livello di colesterolo, prima particolarmente alto, mentre il »nodo« al petto si era fatto più piccolo. Notò anche che nel frattempo, quasi senza rendersene conto, erano svaniti anche i dolori al petto e il crampo all'esofago (Royal Reporter, 1999).

Sopratutto sul mercato americano, è oggi possibile trovare diversi tipi di »acqua viva« o polveri minerali che sfruttano la »forza della piccolezza« dei minerali (coloidi) per vitalizzare l'acqua. Come abbiamo scritto in precedenza (Aura nr. 104, 123), la materia in dimensioni estremamente limitate ottiene una specifica qualità energetica: gli elettroni non girano più attorno alle singole molecole, ma attorno all'intero minerale; questa »ressa« di elettroni energizza anche l'acqua in cui sono immersi. In questo modo anche le molecole d'acqua (l'idrogeno in esse) ottengono la capacità di attirare un elettrone aggiuntivo, che verrà usato dal corpo per neutralizzare i radicali liberi (a cui manca un elettrone) e per la produzione dell'ATP (adenosina trifosfata). Più piccolo è il minerale, maggiore è la sua carica energetica. Questo segreto viene »utilizzato« anche dalla natura stessa; in alcune parti del mondo ha infatti macerato con l'aiuto di ghiacciai una polvere estremamente fine; l'acqua torbida dei ghiacciai è uno dei fattori principali della longevità dei popoli che la bevono.

Fra tutte le polveri minerali per la vitalizzazione dell'acqua un posto particolare è occupato dalla Microidrina (ingl. MicrohydrinTM), creata dai coniugi dott. Patrick e dott. Gael Crystal Flanagan, che dopo 30 anni di ricerche sull'acqua himalayana (hunza) riuscirono a creare i più piccoli minerali finora conosciuti (i nanocoloidi).

Due studi universitari indipendenti (del dott. K. J. Reid dell'Università del Minnessota e del dott. B. J. Marrow dell'Università del Massacchussetts) hanno confermato che i colloidi dei Flanagan sono eccezionalmente piccoli (5nm di diametro) e che rappresentano una delle più grandi scoperte in questo campo.
L'acqua energizzata dalla Microidrina supera le altre acque vive (naturali e artificiali) anche per il suo potenziale energetico, cioè per il suo potenziale elettronico (ORP). Abbiamo perciò deciso di dedicarle un'attenzione particolare.

Come scritto in precedenza (Aura nr. 120), la materia viva si distingue da quella inerte per il suo potenziale elettronico (ORP – potenziale ossido – riduttivo): l'ORP dell'acqua inerte (imbottigliata) è di circa +300 mV, del succo di carota (coltura non organica) è di -100mV, del succo di carota fresca di coltura organica è di -120 mV, del succo del grano giovane è di -250 mV, mentre quello dell'acqua naturale »hunza« arriva fino a -350 mV. Un bicchiere d'acqua vitalizzata con una capsula di Microidrina, secondo le analisi dell'Istituto E/IT (Fullerton), ha un potenziale di -650 mV. La tensione superifciale dell'acqua vitalizzata con la Microidrina si abbassa così da 72 dyn/cm ad un livello di 45 dyn/cm, che è quello caratteristico del sangue umano.

L'assunzione di Microidrina elimina lo squilibrio nel terreno biologico (english »biological terrain«)

Quando leggiamo dei risultati positivi di qualche nuovo »super preparato medico – alimentare«, nasce spontanea una domanda: e se fosse »troppo buono«, se energizzasse troppo l'organismo e dal bene ottenuto nascesse qualche altro squilibrio?

Le ricerche decennali del dott. Flanagan e ancor prima i 60 anni di studio del dott. Henry Coanda, erano indirizzati a riprodurre la stessa acqua viva bevuta dalle persone centenarie del Himalaya, del Tibet, della Georgia e della valle andina di Vilcabamba. E' evidente che l'assunzione di queste acque vive naturali assicura alle piante, agli animali e all'uomo un maggiore equilibrio naturale. Le analisi fatte fino ad oggi confermano la tesi che anche l'assunzione dell'acqua vitalizzata con la Microidrina regoli il tereno biologico a livelli ottimali.
Citiamo due esperimenti, ambedue svoltisi al E/IT.

a) Nel primo caso, otto persone adulte, sane, hanno assunto 4 capsule di Microidrina al giorno per 18 giorni, mantenendo lo stesso stile di vita. A parte le buone condizioni di salute generale, all'inizio i partecipanti non hanno mostrato indici ottimali di terreno biologico. Alla fine del esperimento però la media dei valori si è spostata verso un livello ottimale. Sono stati misurati il PH, il potenziale ossido – riduttivo (RH2) e la resistenza elettrica (r) dell'urina, della saliva e del sangue; è stato registrato un miglioramento di quasi tutti gli indici, in special modo per la conducibilità elettrica (abbassamento della resistenza elettrica del sangue del 19,1 % e dell'urina addirittura del 24,7 %). Una migliore conducibilità elettrica è di estrema importanza per il trasporto degli impulsi nervosi nel corpo, cioè per un buon funzionamento del sistema nervoso stesso (I. Smith et. al.).

b) Nel secondo caso è stato controllato il terreno biologico di una quarantottenne colpita dalla malattia di Hodgkins (cancro del sistema linfatico e della milza). La malattia era già in stadio avanzato. All'inizio dell'esperimento il suo corpo era così invecchiato biologicamente che dimostrava l'età di 73 anni. La donna assunse quattro capsule di Microidrina al giorno per tre settimane (due al mattino, una al mezzogiorno e una alla sera). Anche in questo caso la maggior parte degli indici si spostarono verso un livello normale. La sua età biologica si abbassò a 64 anni. Migliorarono anche i livelli di difesa e di degenerazione cellulare. L'esperimento, comunque, non dimostra l'efficacia del prodotto nella cura del cancro, ma la sua non tossicità.

Non ci sono effetti collaterali nocivi

Gli effetti dell'acqua viva dei Flanagan furono testati sugli animali gia nei primi anni '80: venne somministrata ai cavalli da corsa per tre generazioni (in tutte le fasi della vita: puledri, giumente gravide e in fase di allattamento, cavalli vecchi, ecc .). Non fu notato alcun effetto collaterale dannoso. Al contrario: i cavalli erano più sani e robusti e avevano una massa muscolare maggiore degli altri (P. Flanagan).

Anche le analisi ufficiali attuali confermano la non tossicità della Microidrina (C. H. Howard, C. Lloyd).

Siccome crediamo maggiormente a ciò che sperimentiamo di persona, abbiamo svolto una visita medica approfondita dopo un anno e mezzo di assunzione regolare di Microidrina. Essendo il fegato il filtro principale di eventuali sostanze nocive, ci interessava particolarmente lo stato del fegato di Iztok, che vent'anni prima fu addirittura dispensato dal servizio militare a causa dell'epatite cronica (di tipo B). L'esame ultrasonico della cavità addominale, che appena cinque anni prima mostrava delle anormalità del fegato e dei reni, era ora praticamente normale; l'analisi del sangue indicava invece che durante il periodo in esame era stato addirittura eliminato il virus dell'itterizia. Tutti i parametri del sangue erano buoni (sedimentazione 3, emoglobina alta, colesterolo 3,5, ecc .); alcuni indicatori del fegato (AET, bilirubina) erano un pò alti, ma non più che negli ultimi anni.

Anche nel caso di Alberta i risultati sono incoraggianti. La sua tiroide, infatti, che avrebbe dovuto essere operata anni prima, risulta ora normale. Questi miglioramenti però non dimostrano le proprietà curative della Microidrina, dato che negli ultimi anni abbiamo migliorato il nostro regime alimentare ed altro. Siamo però soddisfatti di non aver riscontrato alcun effetto negativo.

Anche l'analisi del contenuto di questa polvere minerale mostra che il prodotto non contiene sostanze nocive. La Microidrina è di fatto un idride di silicio (SiOH), contiene cioè solo tre elementi (silicio, idrogeno e ossigeno), tutti molto importanti per la vita. L'importanza dell'ossigeno e dell'idrogeno (presente quì energizzato nella sua forma ridotta H-) è conosciuta. Meno nota è l'estrema importanza che ha il silicio per la salute. La Microidrina è composta inoltre in piccola parte di potassio, solfato di magnesio e polvere di riso.

L'assunzione di silicio previene molti disturbi e malattie: osteoporosi, logorazione della cartillagine, avvelenamento da alluminio (che specialmente negli anziani provoca disturbi psichici e cognitivi), arteriosclerosi, l'ipertensione e invecchiamento precoce.

La foto in alto a sinistra mostra l'immagine ingrandita dei globuli rossi di un bambino americano sano di undici anni, che si nutre in modo comune. Alcune cellule sono avvizzite, segno della loro disidratazione. Undici minuti dopo aver bevuto un bicchiere d'acqua vitalizzata con la Microidrina, i suoi globuli rossi erano normali (foto in alto a destra).

In una adulto malato, i globuli rossi, per mancanza di carica energetica, non si respingono a vicenda, ma formano spesso si dei conglomerati (foto a sinistra). Lo scambio di ossigeno fra le cellule e perciò reso difficile. Quindici minuti dopo l'assunzione di Microidrina (foto a destra) si sono normalizzate anche le cellule dell'adulto malato (le foto sono pubblicate con l'autorizzazione del medico omeopatico dot. Jane Shyloh; fonte delle immagini e informazioni: http://alternative-health-4u.com

Per quali malattie può essere d'aiuto la Microidrina

La Microidrina è un integratore alimentare, ma i suoi effetti curativi sono evidenti. E' per questo motivo che i medici, che la usano la consigliano nella cura di molte malattie; nella letteratura sono nominate le seguenti: AIDS, morbo di Alzheimer, angina, arteriosclerosi, artrite, disturbi cardiaci e arteriosi, disturbi del sistema respiratorio (enfisemi, bronchite, asma, tubercolosi), malattie degenerative, disidratazione, depressione, diabete, fibromialgia, micosi, influenza, herpes, ipossia, stanchezza cronica, scottature solari, osteoporosi, infezioni (virali, batteriche, funginee), logorazione della cartillagine, collasso, osteoartriti, gonfiore alle gambe, lesioni, paradentosi, raffreddore, cancro, mancanza di concentrazione, cattiva digestione, invecchiamento, stress, virosi, colesterolo alto, alta pressione, infiammazioni (alle gengive), avvelenamenti (da alluminio), dipendenze (fumo, alcol, cocaina.). Chi desideri fare uso della Microidrina deve, come per le vitamine e gli altri integratori alimentari, interpellare il proprio medico.

Dosaggio – per una migliore alimentazione

Se usata come integratore alimentare, cominciamo con l'assumere una capsula al giorno per poi passare progressivamente a due« indicano le istruzioni. Ogni capsula deve essere ingerita con un qarto di litro d'acqua (non meno di 2,3 dcl!). Il flacone va conservato chiuso in un posto fresco e asciutto.

Essendo preferibile bere prima dei pasti, è consigliabile assumere in questo modo anche l'acqua vitalizzata. Come molti, anche noi preferiamo svuotare il contenuto della capsula nell'acqua e gettare la capsula. L'acqua agisce sul sangue nel giro di dieci minuti, mentre l'effetto dura all'incirca otto ore (più sensibile nelle prime quattro).

La Microidrina incrementa l'assorbimento delle sostanze nutritive fino a tre volte (300 %). Il cibo viene digerito più facilmente (anche i cibi cotti) e trasportato in modo più efficace alle cellule.

Nel 1999 sul flacone della Microidrina era indicato l'uso normale da due a quattro capsule al giorno. Noi abbiamo constatato che sono sufficienti due capsule al giorno, tranne in casi particolari (grandi sforzi, stress, malattia). Le indicazioni attuali del flacone indicano due capsule al giorno, come confermano anche le nostre esperienze

Prepararsi all'assunzione di Microidrina

La maggior parte delle persone, dopo l'assunzione non nota particolari effetti immediati. Alcuni, specialmente persone anziane o stremate, sentono presto aumentare l'energia (solitamente gia dopo 15 – 20 minuti): non però come un'»eccitazione improvvisa«, ma come una vitalità più duratura, come se le batterie interne durassero di più. Possiamo perciò occuparci delle faccende quotidiane con meno momenti di riposo. Il ritmo quotidiano, tuttavia, non viene sconvolto (non si tratta di una droga); solitamente anche il sonno migliora. Malgrado la non aggressività della polvere minerale, alcuni all'inizio possono accusare malori. E' questo il segno di una disintossicazione troppo veloce, sentito solitamente dalle persone più »intossicate«.

Due nostri conoscenti hanno accusato un leggero mal di testa dopo aver assunto due capsule in un giorno; una donna molto malata, invece, con una sola capsula in un giorno. La Microidrina è un fortissimo disintossicante, forse il più forte finora scoperto. Ciò significa che dalle cellule e dallo spazio infracellulare vengono rilasciate nel sangue e nella linfa grandi quantità di veleni accumulati. Solitamente gli organi secretori (reni, polmoni, intestino crasso, pelle, fegato) non riescono a far fronte a questa ondata di tossine abbastanza velocemente, per questo nascono dei problemi (crisi di disintossicazione,) anche sotto forma di emicranie, muco o problemi in altri nostri punti deboli.

In questi casi è necessario diminuire o sospendere l'assunzione di Microidrina e bere più acqua. La dose giusta è comunque quella che garantisce il benessere. Una dieta più leggera, riposo, igiene intestinale, doccie e raschiare la pelle con una spazzola aiutano gli organi di secrezione a svolgere meglio la propria funzione. Consigliamo alle persone più »intossicate« di prepararsi all'assunzione di Microidrina almeno assumendo più acqua, prendendo poi una piccola dose di Microidrina (mezza capsula al giorno) con una dose maggiore di liquido.

Meglio assieme alla Spirulina

Il corpo necessita di determinati antiossidanti per scopi specifici. Per la neutralizzazione di alcuni radicali liberi è ad esempio più adatta la vitamina C. Quando cede il suo elettrone al radicale, la vitamina diviene essa stessa un radicale libero debole. Essa riceve perciò un altro elettrone ad esempio dalla provitamina A, che diviene a sua volta un radicale libero (ancora più debole). Questa riceve poi un elettrone da un altro antiossidante. Per un buon funzionamento delle vitamine è quindi necessaria tutta una serie di altre vitamine o antiossidanti. Alla fine di questi passaggi »a cascata« di elettroni rimane comunque un »residuo tossico«. Se l'organismo contiene sufficiente acqua viva, questa gli cederà un suo elettrone superfluo (ogni idrogeno nelle molecule di H2O ha un elettrone aggiuntivo ed è perciò nella sua forma anionica H-) e lo neutralizzerà. Con ciò non rimane alcun residuo velenoso. La molecola di acqua viva si trasforma semplicemente in acqua normale che potrà essere espulsa con facilità. L'acqua viva è quindi estremamente importante per il buon funzionamento degli altri antiossidanti, di cui non prende il posto, ma bensì li completa. Questi devono essere assunti tramite cibo ricco di vitamine (la Microidrina non ne contiene), mentre l'acqua viva lo fornisce di forza vitale, di cui il cibo nel nostro mondo inquinato è carente. Nella Microidrina non si trovano neppure minerali o altre sostanze nutritive necessarie alla vita. Anche questi devono perciò essere assunti tramite il cibo.

Le alghe SPIRULINA rappresentano un altra fonte di antiossidanti e varie altre sostanze nutritive. E' perciò consigliabile assumere assieme alla Microidrina anche una pillola (o due) di alghe spirulina essicate, consigliate anche dallo stesso produttore di Microidrina
Dato che la Microidrina aumenta l'assimilazione delle sostanze di almeno due volte, è sufficiente assumere la metà della dose giornaliera di spirulina indicata (fare riferimento alle indicazioni sul flacone).

Dosaggio nei trattamenti terapeutici – le esperienze del dott. Ron Meyers

Le informazioni presentate in questo paragrafo non sono indicazioni terapeutiche ma solo un estratto dei dati fornitici dal dott. Ron Meyers.[1] Possono però essere d'aiuto per coloro che desiderano consultare il proprio medico. Vediamo:

Influenze e altre infezioni acute (virali, batteriche o funginee):

Due capsule tre volte al giorno è la dose minima per combattere le infezioni negli adulti. Dopo la scomparsa dei sintomi è necessario continuare l'assunzione della Microidrina; corriamo altrimenti il rischio che la malattia si ripresenti. E' possibile aspettarsi miglioramenti completi in un periodo che va dalle 24 alle 48 ore.

Malattie croniche e degenerative o miglioramento della cardiocircolazione e della respirazione:

Il dott. Meyers consiglia due capsule tre volte al giorno. Con malattie degenerative come la fibromialgia e l'artrite è possibile con tale dosaggio aspettarsi miglioramenti dal terzo al settimo giorno. Per problemi di circolazione (angina leggera, gonfiori agli arti inferiori) e problemi respiratori (enfisemi, bronchiti, asma) i pazienti sentono miglioramenti dal secondo al decimo giorno.

Una nostra conoscente di mezza età è in pensione di invalidità gia da quindici anni a causa dell'asma e di un infezione alle vie respiratorie di causa ignota. La sua salute è migliorata molto alcuni anni fa, quando cominciò a bere succo di grano giovane, ma è migliorata ancora più quest'anno, dopo aver assunto la Microidrina per alcuni mesi. Le sono sufficienti due capsule al giorno per sentirsi bene. Non è riuscita ad eliminare le infezioni alle vie respiratorie e ogni autunno necessitava di forti medicine e dell'aiuto di specialisti per far fronte ai forti disturbi. Quest'anno in dicembre invece è ancora in buono stato.
Un'altra nostra conoscente, anche lei asmatica, assume la Microidrina ai primi segni di raffreddore (che per gli asmatici può durare molto a lungo). Con due capsule di Microidrina (ognuna dopo due pastiglie di spirulina) è riuscita gia due volte ad eliminare il raffreddore in un paio di giorni.

Esperimenti clinici hanno dimostrato che la Microidrina può aumentare l'effetto di alcuni farmaci. E' perciò possibile diminuire la quantità prescritta di alcuni farmaci ottenendo lo stesso risultato. Ciò si è notato anche in alcuni diabetici, in relazione

I bambini e la Microidrina

Anche i bambini possono fare uso della Microidrina. Secondo il dott. Meyers, i bambini fino ai cinque anni possono assumere un quarto o mezza capsula con 2 – 3 dcl di liquido (acqua, succo di mela .). Possiamo mescolarla anche con un cucchiaino di yogurt, nel caso in cui il bambino bevuto a sufficienza in precedenza. Nel caso di malattie acute, i bambini fino a dodici anni possono assumere mezza capsula o una capsula tre volte al giorno (quindi al massimo metà della dose consigliata per gli adulti in casi simili.

Quali persone necessitano particolarmente della Microidrina

Oltre agli ammalati, hanno bisogno di una quantità maggiore di Microidrina le persone che:

– vivono in un ambiente inquinato (fumo, inquinamento industriale),
– mangiano cibi grassi,
– conducono una vita mentalmente stressante,
– praticano esercizi fisici anaerobici intensivi,
– hanno subito scottature solari,
– hanno subito punture di insetti, lesioni o traumi fisici.

Il dot. P. Flanagan, scopritore di Microidrina, racconta di avere assunto due capsule di Microidrina ogni due ore dopo essersi schiacciato le dita nella porta; il giorno dopo non si erano presentati ne gonfiori, ne unghie nere. Noi non abbiamo avuto esperienze di questo tipo, ma abbiamo assunto tre capsule (in una mattinata) dopo la puntura di un'ape e non si sono manifestati gonfiori. La Microidrina ci ha aiutato anche con una scottatura solare estiva (neutralizzazione dei radicali liberi e quindi protezione da scottature e mal di testa).

Sforzi estremi

L'acqua viva non è destinata solamente alle persone malate e deboli, ma è anche un integratore alimentare giornaliero delle popolazioni più longeve.

I Hunza del Himalaya sono noti per la loro resistenza fisica anche in età avanzata. Fra la loro valle e la capitale della regione Gilgit vi è, ad esempio, una strada montana lunga 96 km che passa per valichi molto alti. Essi percorrono questa distanza a piedi, rimangono in città il tempo necessario e, senza pernottare, si riavviano verso casa, naturalmente di nuovo a piedi. Camminano quindi per quasi 200 km senza neppure dormire.

I primi esperimenti estremi mostrano che anche la Microidrina ha effetti simili all'acqua naturale »hunza« nel caso di sforzi molto pesanti. Il dottore e alpinista Dennis Brown ha scalato la cima sud del monte Everest (8763 m) alla rispettabile età di 47 anni, e senza usare le bombole di ossigeno (1999). Gia in età giovanile egli cercò di raggiungere questa meta, senza però riuscirci: all'età di 39 anni, ad esempio raggiunse i 7925 m. Solamente dopo aver aggiunto la Microidrina alla sua alimentazione la scalata gli riuscì.

Lo stesso anno (1999), all'età di 41 anni, il maratoneta Andrey Kuznetsov vince su 12000 partecipanti la famosa maratona di Boston nella categoria dei maratoneti oltre i 40 anni, con l'ottimo risultato di 2 ore 14 minuti e 20 secondi. Vinse anche l'anno prima, ma non con un riscontro cronometrico così buono. Ambedue le volte aveva assunto, dieci giorni prima della gara, tre capsule di Microidrina al giorno.

Più del risultato sportivo in se, è ammirevole il fatto che ambedue gli atleti hanno superato le prove senza accusare sensazioni di esaurimento, tipiche al termine di tali prove (C. H. Howard, K. Lloyd, 1999).

Nel compiere sforzi estremi, l'organismo si confronta con almeno tre problemi: mancanza di ossigeno, aumento del consumo di »carburante« ATP (adenosina trifosfata) e aumento della produzione di radicali liberi e acidi (ad esempio, acido lattico). Test di laboratorio hanno dimostrato che la Microidrina migliora il funzionamento dei globuli rossi, incaricati nel trasporto di ossigeno (J. Shyloh); inoltre, essa neutralizza molto efficacemente i radicali liberi e aumenta la produzione del »carburante« corporeo, l'ATP.

Noi stessi abbiamo sperimentato la Microidrina in periodi di sforzi psichici estremi. In quest'anno (1999), sotto controlo medico, Iztok ha digiunato per quindici giorni. Ha solamente assunto grandi quantità d'acqua e due capsule di Microidrina al giorno. Ha inoltre bevuto ogni terzo giorno 0,5 dcl di succo di grano giovane (principalmente per i minerali). In questo periodo ha svolto più del doppio del suo normale carico di lavoro pedagogico (anche nove ore al giorno in classe), è stato coinvolto in difficili processi psicosociali (stress), è stato poco all'aria aperta e ha fatto poco moto. Nel periodo di digiuno è dimagrito di ben 10 kg, mentre ha resistito agli sforzi psichici con più facilità rispetto agli altri digiuni, ai quali si era solitamente sottoposto in un ambiente calmo e salutare. Le analisi del sangue e dell'urina non hanno mostrato variazioni di rilievo a causa del digiuno.
Durante la fase di ripristino dell'alimentazione normale ha aumentato la dose di Microidrina a quattro capsule al giorno. Questa fase è dur ata una settimana e neppure in questo periodo critico si sono presentate difficoltà.

By: Ostan, Božena Ambrozius, Alberta Ostan e Aleš Vesel. – L'articolo publicato nella rivista Aura, nr. 124/199 – Traduzione in italiano: Onufrios Tsavar – Tratto da: [link= http://cokolada.net]http://cokolada.net[/link]

FONTE:[link=http://www.mednat.org/cure_natur/microidrina.htm]www.mednat.org[/link]