NASA: caccia agli invisibili portali magnetici, il collegamento tra la Terra ed il Sole

Il Giornale Online
di Renato Sansone

Un ricercatore dell’Università dello stato dell’Iowa, sponsorizzato dalla NASA, ha sviluppato un modo grazie al quale un’astronave potrebbe dare la caccia agli invisibili portali magnetici in prossimità della Terra. Ma cosa sono e qual è esattamente la loro funzione? Definiti eventi di trasferimento di flusso, questi portali dalla forma cilindrica larghi quanto la Terra, permettono un collegamento tra il campo magnetico del nostro pianeta e quello del Sole. Si aprono ogni 8 minuti, e tendono a formarsi sopra l’equatore della Terra, quindi ruotano attorno al polo invernale. A Dicembre, gli FTE (acronimo del fenomeno) ruotano attorno al polo nord; nel mese di Luglio ruotano attorno al polo sud. Non appena uno di questi portali si apre, tonnellate di particelle ad altissima energia fluiscono prima che si richiuda. Si tratta di un fenomeno ancora in fase di studio, anche se i ricercatori ne hanno in parte compreso la funzione. La Magnetosfera della Terra (la bolla magnetica che circonda il nostro pianeta) è piena di particelle che arrivano attraverso il vento solare e penetrano le difese magnetiche del pianeta.

Esse entrano seguendo le linee del campo magnetico. I ricercatori sospettavano da tempo che la Terra ed il Sole fossero collegati, ma credevano che questa connessione fosse permanente e che il vento solare potesse interagire in qualsiasi momento. In realtà queste connessioni sono abbastanza brevi e dinamiche. Sul lato illuminato della Terra, il campo magnetico preme contro il campo magnetico del Sole. Approssimativamente ogni otto minuti, i due campi si uniscono brevemente o “si riconnettono”, formando un portale attraverso cui le particelle possono fluire. I portali si differenziano tra attivi e passivi: i primi sono cilindri magnetici che consentono alle particelle di fluire abbastanza facilmente e rappresentano importanti condotti di energia per la magnetosfera della Terra. Quelli passivi offrono più resistenza, e la loro struttura interna non ammette con facilità un tale flusso di particelle. Perché i portali si formino ogni 8 minuti è uno dei tanti quesiti ai quali la scienza non sa ancora rispondere e ai quali si cercherà di fornire risposta entro breve tempo. Nel frattempo non possiamo far altro che apprendere la complessità della natura che ci circonda; ammesso che qualcuno prima di questo editoriale non ne fosse a conoscenza.

Immagine: Credit – NASA
Fonte: http://www.meteoweb.eu/2012/06/nasa-caccia-agli-invisibili-portali-magnetici-il-collegamento-tra-la-terra-ed-il-sole/141599/
Vedi: https://www.altrogiornale.org/news.php?item.3799.10