Nella saliva tracce di un’antica specie umana “fantasma”

Nella saliva tracce di un’antica specie umana “fantasma”
antica specie umana
Cortesia Bob Wilder/University at Buffalo

Circa 150.000 anni fa, popolazioni dell’Africa sub-sahariana si incrociarono con una specie umana ancora sconosciuta, di cui si sono trovate tracce nel gene di una proteina della saliva, radicalmente diverso sia da quello degli altri uomini moderni sia da Neandethal e uomini di Denisova.

L’analisi del gene di un’importante proteina della saliva indica l’esistenza di un’antica specie umana, forse finora sconosciuta, che avrebbe contribuito al genoma delle attuali popolazioni sub-sahariane.

Lo studio, pubblicato su “Molecular Biology and Evolution” da ricercatori della State University of New York a Buffalo, suggerisce che l’incrocio fra specie strettamente affini fra i nostri progenitori fosse più la norma che l’eccezione.

La scoperta è avvenuta quasi per caso. Omer Gokcumen e colleghi stavano studiando l’origine di MUC7, una delle proteine che compongono la saliva, che è particolarmente efficace nel legare e intrappolare i batteri. Mentre cercavano di ricostruire l’evoluzione della proteina analizzato il gene MUC7 in più di 2500 umani moderni, si sono accorti con sorpresa che i campioni provenienti da soggetti dell’Africa sub-sahariana avevano una versione del gene decisamente diversa da quelle trovate negli altri. La variante sub-sahariana era così particolare che anche i geni MUC7 dei Neanderthal e dell’uomo di Denisova erano molto più simili a quelli degli umani moderni rispetto a essa.

“Sulla base della nostra analisi, la spiegazione più plausibile di questa estrema diversità è che in epoca arcaica sia stato introdotto materiale genetico proveniente da una specie ‘fantasma’ di antichi ominidi”, dice Gokcumen. “Questo nostro parente umano sconosciuto potrebbe essere una specie già scoperta, per esempio una sottospecie di Homo erectus, o una ancora sconosciuta. La chiamiamo specie fantasma perché non disponiamo di suoi fossili.”

Considerata la velocità a cui mutano i geni nel corso dell’evoluzione, i ricercatori hanno calcolato che gli antenati delle persone che sono portatrici della variante sub-sahariana di MUC7 devono essersi mescolati con un’altra antica specie umana circa 150.000 anni fa, mentre la divaricazione evolutiva delle due specie doveva essere iniziata fra 1,5 e 2 milioni di anni fa circa.

“A quanto pare” ha aggiunto Gokcumen, “l’incrocio tra specie diverse di ominidi arcaici non era l’eccezione ma la norma”.

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