Basta ai massacri nelle scuole: ecco lo zainetto antiproiettile…

Basta ai massacri nelle scuole: ecco lo zainetto antiproiettile…

zainetto antiproiettileFinalmente ci siamo arrivati, non vedevamo l’ora…

Eh sì, dopo che le sparatorie nelle scuole – sia quelle autentiche che le false flag – sono diventate una simpatica routine da questa sponda dell’oceano, era necessario un serio provvedimento.

Visto che l’industria delle armi a stelle e strisce non ne voleva sapere di allentare la presa e ormai pubblicizza da anni, senza remora alcuna, armi per bambini – andate pure a controllare su My first Rifle[1] dove potrete trovale il fucile o la pistola per il vostro bambino o bambina (c’è il fucile in rosa anche per lei) – e il Governo non può contraddire il secondo emendamento della Costituzione, che sancisce l’inviolabile diritto di ogni cittadino americano a possedere armi da fuoco, qualcosa si doveva pur fare.

E adesso la soluzione c’è.

Grazie al geniale intuito di un imprenditore – da queste parti la salvezza viene sempre da loro – il signor Burke, CEO della Bullet Blocker (nomen omen) del Massachusetts, ha finalmente messo in commercio, dall’Alaska alla California, dal Maine al Texas, lo zainetto antiproiettile[2].

A onor del vero, bisogna dire che, già all’indomani della strage di Columbine, il suo socio, Joe Curran, un tipo previdente, si era fabbricato due bei zainetti blindati per i suoi figli. Inutile dire che le vendite hanno registrato un vero e proprio boom…oops, forse non è il termine migliore per descrivere il successo di questo prodotto, ehm…diciamo che è andato a ruba.

Lo zainetto viene consigliato come regalo di Natale 2014, in varie taglie e colori.

Tranquilli, anche in varie fantasie e materiali.

Comunque, se continuate a essere preoccupati, niente paura, ci sono anche le felpe antiproiettile, con relativo cappuccio di ordinanza. Se poi siete proprio degli incorreggibili genitori ansiosi – non esagerate con l’apprensione, fa male ai vostri figli – con $399.99 potete regalare al vostro moccioso anche il Kit di sopravvivenza[3] – nel suo bravo zainetto antiproiettile – che gli consente di medicarsi eventuali ferite – non è detto che riesca a stare sempre dietro lo zainetto – e di stare nascosto con il necessario per sopravvivere in attesa della polizia, in caso il solito killer psicopatico continui a scorrazzare per ore nella scuola sparando.

Insomma, se volete festeggiare nel modo migliore il prossimo Natale, potete visitare un sito[4] dove troverete i consigli per gli acquisti delle cinque migliori armi da fuoco da far trovare sotto l’albero a vostro/a figlio/a e anche quello dove prenotare l’indispensabile giubbetto a corredo. Eppure il Nobel per la pace Obama aveva recentemente affermato – all’indomani dell’ennesima strage scolastica – che la sua più grande frustrazione è “che questa società non ha voluto prendere dei provvedimenti basilari per evitare che le armi vadano nelle mani di persone che possono provocare danni incredibili” e, in un inaudito sussulto di sincerità aveva aggiunto “Siamo l’unico tra i Paesi sviluppati sulla terra dove questo accade”.

Ma, come si dice, dove non arriva la politica arriva l’economia.

È il mercato, baby.

Dimenticavo, se anche voi pensate che uno zainetto non sia abbastanza – in fondo, quando arriva il pazzo che sventaglia la classe di vostro figlio con una mitraglietta è difficile fare in tempo a correre a prendere lo zainetto – c’è chi ha pensato anche a questo. Robert Scott, CEO di Armour Wear propone degli interessantissimi schermi antiproiettile; li potete avere come rivestimento delle dispense scolastiche o come dei tappetini tipo yoga. Senza dimenticare le mutande antiproiettile[5]; sarebbe davvero un problema una fucilata ai gioielli di famiglia di vostro figlio.

E se voi credete ancora a Babbo Natale e pensate che, in fondo, si farebbe prima a vietare le armi, sappiate che come risposta all’agghiacciante intervista del papà di un bambino massacrato nell’ultimo assalto scolastico, in cui affermava di ritenere responsabili i politici e la NRA (National Rifle Association) per tale uccisione[6], Joe the Plumber – ve lo ricordate nella campagna di Obama, l’idraulico Joe, al secolo Samuel Wurzelbacher, che corrisponde alla nostra ‘massaia di Voghera’? – ha affermato pari pari che “I vostri figli ammazzati non avranno la meglio sui miei diritti costituzionali[7]”.

Oh yeah, questo è parlare da uomini.

Allora è meglio che corriate a prenotare uno zainetto, prima che vadano tutti esauriti.

Piero Cammerinesi

(corrispondente dagli USA di Coscienzeinrete Magazine e Altrainformazione)

Riferimenti:
[1] [2] [3] [4] [5] [6] [7]


pierocamm

Piero Cammerinesi: Giornalista e ricercatore italiano indipendente, ha vissuto e lavorato per anni negli Stati Uniti.

Editore e pubblicista in Italia per tre decenni, ha studiato e lavorato in Italia, Germania e USA.

Dopo un percorso di studio sul pensiero filosofico orientale antico, si è laureato in Filosofia, proseguendo gli studi in Germania, dove ha vissuto e insegnato.

Da sempre molto legato all’esoterismo ed alla cultura orientale ha seguito dapprima le lezioni e conferenze di Krishnamurti e gli insegnamenti di alcuni Yogin, fino all’incontro con Massimo Scaligero e con l’esoterismo occidentale.

Autore di articoli e saggi, ha tradotto dal tedesco opere di Rudolf Steiner, Gustav Meyrink e Judith von Halle.

Nel 2016 ha pubblicato con l’Editore Bonanno il volume “Storia di un incontro, Rudolf Steiner e Friedrich Nietzsche“.

Il nome del suo sito liberopensare.com intende sottolineare l’indipendenza da qualsiasi dottrina, corrente o organizzazione esteriore, riconducendo ogni possibile ‘appartenenza’ alla Via del Pensiero di cui Massimo Scaligero è stato insuperato maestro.