Nell'Iperspazio per Epsilon Eridani?

Il Giornale Online

di [link=http://www.centauri-dreams.org]Paul Gilster [/link] (6 gennaio 2006)

Una storia http://www.scotsman.com/news/sci-tech/welcome-to-mars-express-only-a-three-hour-trip-1-686425 su The Scotman discute come il viaggio nell'iperspazio possa funzionare e oggi leggo l'articolo http://www.newscientist.com/article/mg18925331.200 su New Scientist su cui è basata. (grazie a Ian Brown). Si discute la possibilità di costruire un cosiddetto “motore iperspaziale”, che possa portarci su Marte in poche ore e fra le stelle nelle tempistiche una volta richieste agli equipaggi delle navi a vela. Ma dire che le teorie alla base di questo sistema sono controverse significa trasformare l'eufemismo in una forma d'arte virtuale. Ecco cosa dice The Scotsman sul funzionamento di questo ipotetico motore:

Il motore teorico funziona creando un intenso campo magnetico che, secondo le idee sviluppate dallo scienziato Burkhard Heim negli anni '50, produrrebbe un campo gravitazionale e la propulsione per l'astronave. Inoltre, se creasse un campo magnetico abbastanza ampio, l'astronave passerebbe in una dimensione differente, dove la velocità della luce è superiore e che permetterebbe velocità incredibili. Disattivare il campo magnetico permetterebbe al motore di tornare nella nostra dimensione ordinaria.

Heim è misterioso per scelta, un appassionato di missilistica che subì danni fisici molto gravi durante un esperimento di laboratorio nella Seconda Guerra Mondiale, quindi ha evitato qualsiasi pubblicità ed è morto nel 2001 praticamente sconosciuto e autore di un solo documento peer-reviewed. Il suo lavoro nacque dal tentativo di fondere la relatività generale di Einstein con il mondo sorprendente della meccanica quantistica. Le equazioni elaborate da Heim dalla relatività generale, risultarono in un universo a sei dimensioni, con un “sub-spazio” a due dimensioni nello spaziotempo Einsteniano. Dalla sua logica venne l'idea che l'energia elettromagnetica possa essere convertita in energia gravitazionale e viceversa. Nonostante Heim non riuscì a lavorare sulle possibilità di propulsione iperspaziale, Walter Dröscher ha esteso il suo lavoro, includendo altre dimensioni e due nuove forze, una delle quali verrebbe sfruttata dall'astronave.

Joachem Häuser (Applied Sciences University in Salzgitter ed ex-chief of aerodynamics per l'European Space Agency) ha lavorato con Dröscher per produrre un documento sulla propulsione spaziale, usando le idee di Heim e hanno vinto un premio dall'American Institute of Aeronautics and Astronautics lo scorso anno. Sia lui che Dröscher credono che sia possibile testare le idee di Heim. Ecco come il New Scientist descrive l'esperimento che i due userebbero:

Servirà un grosso anello rotante posizionato su una bobina superoconduttiva, per creare un intenso campo magnetico. Con una corrente abbastanza forte nella bobina e un campo magnetico abbastanza grande, Dröscher afferma che la forza elettromagnetica possa ridurre la tirata gravitazionale sull'anello, fino a farlo fluttuare liberamente.
Dröscher e Häuser suggeriscono che servirebbe un campo magnetico di circa 25 tesla per contrastare completamente l'attrazione gravitazionale della Terra con un'astronave di 150 tonnellate. Questi sono 500000 volte la forza del campo magnetico della Terra e i magneti pulsati raggiungono forze fino ad 80 tesla. Dröscher e Häuser vanno oltre. Con un anello a rotazione più rapida e un campo magnetico più forte ancora, i gravitofotoni interagirebbero con la gravità convenzionale per produrre una forza antigravitazionale repulsiva, suggeriscono.

Häuser fa notare che la scienza di base del motore iperspaziale, ancora non provata, richiederebbe una modifica della nostra comprensione delle leggi della fisica, ma crede che sarebbe possibile testare un dispositivo funzionante in cinque anni. Il lato positivo: il tipo di motore descritto da Häuser ci porterebbe su Epsilon Eridani (a circa 10.7 anni luce di distanza) in 80 giorni, ragione sufficiente per sperare che i concetti di base si possano verificare. Il lato negativo: la scienza del lavoro di Heim è oscura e solo di recente viene studiata seriamente. L'indagine ci dirà senza dubbi se gli effetti previsti da Heim ci offrano veramente un passaggio per le stelle, ma decifrare il lavoro dello scienziato sarà un processo lungo. Markus Pössel, fisico teorico del Max Planck Institute for Gravitational Physics di Potsdam, non è l'unico scienziato che trova “largamente incomprensibile” il lavoro di Heim.

Potete scaricare i documenti di Dröscher e Häuser, incluso “Guidelines for a Space Propulsion Device Based on Heim’s Quantum Theory”, vincitore del premio, a questo link http://www.hpcc-space.de/index.html Centauri Dreams ringrazia il Dr.Berkant Göksel (Technical University, Berlino), per averci inviato questi link lo scorso anno e averci passato la notizia originale della premiazione di Häuser e Dröscher.

Tradotto da Richard per Altrogiornale.org

Immagine: http://www.thephotonist.net/2011/04/spacetime-foam-limited-by-astronomical-measurements/
Fonte: http://www.centauri-dreams.org/?p=501
Vedi: https://www.altrogiornale.org/news.php?extend.8085