Neuroscienze computazionali – Transizioni di fase nel cervello

Il Giornale Online
Gli strumenti matematici utilizzati per descrivere la dinamica dei liquidi sono in grado di spiegare come dall'attività cerebrale emergano le i caratteristici ritmi elettroencefalografici.

Le stesse regole che governano le molecole quando condensano dallo stato gassoso a quello liquido, o quando da quest'ultimo, gelando, passano allo stato solido possono essere applicate agli schemi di attività delle reti di neuroni del cervello umano.
“Le strutture formate a partire da un numero molto grande di unità possono esibire forti transizioni da uno stato all'altro, ossia quelle che i fisici chiamano transizioni di fase”, ha affermato Jack Cowan, docente di matematica e neurologia all'Università di Chicago nel ciorso di una comunicazione al congresso annuale dell'American Association for the Advancement of Science in corso a Boston.

“E in prossimità di una transizione di fase accadono cose interessanti e strane”, ha sottolineato Cowan. Il cervello a riposo produce un'attività casuale che potrebbe essere paragonata al quella che si osserva nel moto browniano, a un'attività in cui predominano specifici schemi.

Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Transizioni_di_fase_nel_cervello/1323605