Nuovi modelli del cosmo – Una luce sull'energia oscura

Il Giornale Online
Nell'ambito della ricerca sono stati raccolti più di 13.000 spettri di sorgenti che occupano un volume di circa 25 milioni di anni luce cubici: i dati sono poi stati confrontati con analoghe misure relative all’universo locale del monitoraggio 2dFGRS, che dà un’idea della distorsione attuale.

Grazie all’occhio attento del Very Large Telescope dell’ESA è stato possibile misurare la distribuzione e i movimenti di migliaia di galassie dell’universo distante.
Il risultato apre affascinanti prospettive per comprendere meglio che cosa vi sia all’origine dell’accelerazione dell’espansione cosmica, gettando una luce sulla misteriosa energia oscura che si ritiene possa permeare tutto l’universo.

“Spiegare perché l’espansione dell’universo sia attualmente in fase di accelerazione è la questione più affascinante della moderna cosmologia: abbiamo dimostrato che un ampio monitoraggio della posizione e della velocità delle galassie distanti fornisce un nuovo potente mezzo d’indagine per risolvere il mistero”, ha spiegato Luigi Guzzo, dell'INAF-Osservatorio Astronomico di Brera a Merate, che ha guidato la ricerca, a cui hanno partecipato diverse università e istituti italiani.

Dieci anni fa, infatti, i cosmologi scoprirono con grande sorpresa che l’universo si sta espandendo a velocità maggiore che in passato.

“Ciò implica una delle due seguenti possibilità: o l’universo è permeato da una misteriosa energia oscura che produce una forza repulsiva che contrasta la forza gravitazionale, oppure l’attuale teoria della gravitazione non è corretta e deve essere modificata, per esempio considerando che lo spazio possa essere dotato di dimensioni aggiuntive”, ha commentato Enzo Branchini, dell'Università di Roma III e coautore dell’articolo apparso sulla rivista “Nature”.

Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Una_luce_sull_energia_oscura/1322605