Proposta di Carlo Dorofatti – Una Visione: uno sbocco alle attuali attività di ricerca e divulgazione

Il Giornale Online

E’ ormai noto che porto avanti un percorso di ricerca, condivisione e divulgazione, in forma del tutto libera e indipendente, in diverse città italiane, in certi casi anche all’estero, personalmente e con la cooperazione di numerose altre persone e associazioni culturali.
Ho notato che così come a taluni basta leggere qualche libro, frequentare di tanto in tanto qualche conferenza o cimentarsi in qualche seminario esperienziale (e questa cosa la faccio), altri vogliono un percorso più strutturato e continuativo, per approfondire meglio concetti e pratiche (e anche questa cosa la faccio). Alcuni desiderano portare avanti una ricerca più coinvolgente e pratica, a livello individuale o di gruppo (e pure questo c’è, anzi è forse la cosa più importante!).
Altri ancora sognano una vita diversa. Ed è ciò di cui vorrei parlarvi ora.

L’approccio con il quale condivido la mia esperienza e propongo idee e contenuti, attraverso le mie conferenze, i seminari o il percorso “endoterico”, è già piuttosto nuovo, provocatorio e fuori dal coro: scanzonato, leggero, tuttavia competente e profondo, ma soprattutto individualista e libertario. E questo lo conferma serenamente chi ha avuto modo di conoscermi. Ed è importante e giusto dare strumenti e riferimenti ma ribadendo, e qui sta il nocciolo del mio “messaggio”, la responsabilità, l’autodeterminazione e l’assoluta libertà individuale, nella “cerca” della propria Via e realizzazione della propria leggenda personale.

Sia per chi non ha altre pretese (anche perchè questa “cerca” è già di per sé grandiosa e straordinaria!), sia e soprattutto per chi cerca i riflessi di una nuova consapevolezza nel proprio quotidiano e in rinnovate scelte di vita, penso che si debba escogitare qualcosa di più che non limitarsi a proporre libri, chiacchiere e metodi, per quanto già siano stimolanti, innovativi e significativi in quanto tali.
Perchè, in fondo… che vi cambia? Che “ci” cambia?

Che ci frega dell’ennesima teoria e dell’ennesima tecnica dell’ennesimo guretto che salta fuori dal cappello? O di fare la parte dei soliti eterni allievi/adepti imbambolati dall’ultima moda spiritual-chic? E della solita scappatoia che ci fa sentire belli, bravi ed evoluti e a posto con la “coscienza”?
Per poi tornare non tanto alla “solita vita” che, a ben guardare, è proprio quella la vera palestra spirituale, ma inevitabilmente alle solite logiche che quindi fanno della nostra vita… la “solita vita”…
A prescindere da quanto ognuno voglia e si senta di fare, in piena libertà, autonomia e coscienza, io credo che serva ancora un’altra opzione possibile: un ulteriore “sbocco”, stimolante, divertente e concreto.

In fondo si tratta dell’acqua calda, ma – chissà perché? – è sempre così difficile farlo. E vado quindi a ruota libera…
Immagino un coordinamento tra liberi individui: singoli, gruppi, associazioni, ognuno operante nella propria città per come vuole e si sente, attivi sul fronte della ricerca e della serena condivisione.
Immagino anche uno o più punti di riferimento per incontri, ritrovi, ritiri spirituali, feste, celebrazioni e “vacanze magiche”: può essere una struttura, immersa nella natura e con sufficienti spazi privati e comuni, tipo centro benessere, accademia, agriturismo, eco-villaggio o borgo. Una struttura da gestire, in grado di essere un punto di riferimento per chiunque volesse partecipare ad attività di vario genere: ecologia, arte, spiritualità… un luogo dove andare per organizzare delle cose, per trovarci…
Qualcuno potrebbe pure abitarci, perché no? Ma non vedrei una comunità: basta con ordini, scuole, gruppi strutturati, famiglie allargate e comunità. Vedrei piuttosto un… contesto.

Un contesto per individui. Un contesto di condivisione e solidarietà, di amicizia, di soluzioni intelligenti per una vita bella, naturale e felice. Un punto di riferimento dove certo potrebbe anche risiedere qualche persona o famiglia, ognuno a casa sua. Magari coloro più coinvolti nella gestione.
Un contesto di abitazioni e spazi privati, ma anche di momenti e spazi comuni e per l’ospitalità. Attività di accoglienza, divulgazione, corsi e laboratori d’arte.
Un contesto più adatto, un luogo speciale da frequentarsi anche solo di tanto in tanto.

Sto cercando di trarre spunto dalle esperienze fatte, non solo da me ma anche ascoltate da altri, facendo tesoro del meglio e ripulendo fin da subito ogni idea da zavorre e da appesantimenti antiquati o indesiderabili. Vorrei recuperare e sviluppare “l’idea buona”, alla luce di un approccio equilibrato, tra “individuo” e “individui”, tra vita quotidiana, ricerca personale e condivisione, per trovare soluzioni di reale benessere, senza fanatismi né dover rendere conto a nessuno. Creare un contesto sano, naturale, felice e sereno.
Io credo che non solo tutto questo potrebbe essere stimolante per coloro che “vogliono di più” da tutto quello che stiamo già facendo, ma anche per coloro ai quali basta vivere la propria ricerca senza particolari “altre scelte” perché comunque si darebbe una visione più estesa: ci sarebbe un senso maggiore, una direzione, una maggiore concretezza verso valori e paradigmi individuali e sociali da recuperare e da rinnovare.

Per essere pratici e pragmatici: siamo già in diversi a fantasticare su tutto questo e ci stiamo attivando – con risultati interessanti – per trovare luoghi e soluzioni proponibili per avviare l’idea. Senza stress né ansie di alcun genere: vogliamo divertirci. Già la sola idea ci apre il cuore e ci allarga il respiro.
Abbiamo una certa esperienza e sappiamo soprattutto quello che NON vogliamo. Siamo aperti a valutare occasioni, cooperazioni, idee e proposte di tutti i generi. Anzi, a dire la verità neanche “siamo”: questa “cosa” nasce e si modella nelle mani di chi la sente, con formule nuove, creative e divertenti… e ripeto: non si sta parlando di comunità o cose di questo tipo, né di infilarci in cose pesanti. Si tratta di un’apertura possibile, uno “sbocco” per dare un senso maggiore a quello che stiamo facendo: alla nostra ricerca, alla nostra voglia di crescita e… di cambiamento.

Vogliamo parlarne?
Contattami: info@carldorofatti.com

Inviata da Carlo Dorofatti