RICERCATORE ITALIANO SCOPRE LAGO SU MARTE


Segnalata da Marì

di Luciano Clerico

WASHINGTON – La ricostruzione al computer, elaborata secondo un rigoroso modello matematico, è impressionante: sul fondo di un avvallamento brillano chiaramente le acque di un lago. Solo che quel lago è su Marte e la sua esistenza risale ad almeno 3 miliardi di anni fa. La prova definitiva che “senza ombra di dubbio” su Marte c'era un lago l'ha fornita un ricercatore italiano, Gaetano Di Achille, che con la sua equipe di astrofisici lavora all'Università del Colorado a Boulder.

Di Achille ha accertato la presenza sul pianeta di un avvallamento tale che, in modo inequivocabile, fornisce la prova da tempo cercata dagli scienziati della presenza di un antico, grande bacino, paragonabile a un lago.

Gli studiosi stimano che l'avvallamento possa risalire ad almeno 3,4 miliardi di anni fa. Quel lago aveva le dimensioni di almeno 200 chilometri quadrati ed era profondo almeno 450 metri. “Questa è la prima prova inequivocabile dell'esistenza di linee costiere su Marte – ha commentato Di Achille – La loro identificazione accompagnata da prove geologiche certe ci permette di calcolare con esattezza sia le dimensioni, sia la profondità del lago, che pare essersi formato oltre tre miliardi di anni fa”.

I risultati dello studio condotto dall'equipe di Di Achille, pubblicati sulla rivista Geophysical Research Letters, sono stati ottenuti facendo ricorso a immagini prese con la fotocamera conosciuta come HIRISE (High Resolution Imaging Schience Experiment), collocata sulla sonda spaziale che la Nasa ha messo in orbita intorno a Marte. Questa macchina fotografica potentissima, in orbita ad un'altezza di circa 300 chilometri intorno al pianeta rosso, può scattare immagini ad altissima definizione. Grazie ad esse i ricercatori di Boulder hanno potuto accertare che la presenza d'acqua ha scavato sulla superficie di Marte un canyon lungo circa 50 chilometri. Al fondo del canyon sono stai depositati sedimenti che formano una grande delta. Questo delta, così come altri sedimenti che circondano il bacino, dimostrano l'esistenza di un grande lago.

“Per noi astrofisici accertare la presenza di avvallamenti e di linee costiere è come scoprire il Santo Graal” ha commentato uno dei ricercatori, Brian Hynek, che ha partecipato alla ricerca. Secondo gli scienziati di Boulder, la scoperta è particolarmente interessante perché secondo le stime il lago è databile intorno ai 3 miliardi di anni fa, in un tempo, cioé, in cui secondo gli scienziati il pianeta Marte era completamente freddo. Il lago secondo lo studio o evaporò oppure si ghiacciò molto rapidamente a causa di un improvviso e drastico cambiamento climatico. “Questo lago – ha concludo Di Achille – sarà il primo obiettivo della futura missione verso Marte. Lì si nasconde la chiave del passato biologico del pianeta”.

Fonte: http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_990515438.html