Ricorre oggi il trentennale dell"Incontro ravvicinato del terzo tipo avvenuto a Viterbo

Il Giornale Online

Ricorre oggi il trentennale dell”Incontro ravvicinato del terzo tipo (secondo la classificazione usata dagli ufologi) avvenuto a Viterbo, del quale si parlò a lungo in tutto il mondo.

La mattina del 13 gennaio 1979, un agricoltore di 40 anni, Vito Mancini, raccontò di aver visto un oggetto fiammeggiante scendere dal cielo e atterrare a circa 500 metri da lui.

Secondo l'uomo, dall'oggetto sarebbe uscita un'entità animata (da qui la definizione di terzo tipo) che avrebbe raccolto qualcosa dal terreno per poi rientrare a bordo.

Subito dopo l'oggetto sarebbe ripartito.

A rendere ancora più sensazionale la vicenda contribuì un episodio avvenuto quattro giorni prima nella vicina località di Castel d'Asso: tre poliziotti della questura di Viterbo stilarono un rapporto in cui riferivano di essersi imbattuti in un'enorme sfera di colore rosso fuoco.

Aggiunsero di aver tentato di chiamare la centrale operativa, ma la radio dell'auto risultò isolata. Infine, l'oggetto s'innalzò lentamente fino a scomparire.

Secondo il Ciso (Centro italiano studi ufologici) di Viterbo, da allora a tutto il 2007 nella Tuscia si sarebbero verificati altri 250 avvistamenti.

Fonte ANSA – http://www.ansa.it

L'ottimo sito UFOTUSCIA, qui sotto, con le straordinarie foto scattate da Mauro Garberoli, allora tredicenne, il 13 gennaio 1979, esattamente TRENTA ANNI fa:

http://www.ufotuscia.it/gennaio79.php

Questo il racconto dell'agricoltore, come venne verbalizzato all'epoca:

Il pomeriggio del 13 Gennaio 1979, intorno alle 16:30, l'agricoltore Mancini era intento a terminare il lavoro nel terreno di sua proprietà, situato presso il Km 12 della strada che collega Viterbo a Tuscania, il cielo si presentava coperto ed il buio serale era ormai prossimo, improvvisamente Mancini viene attirato da un forte bagliore di colore rossastro che si staglia a circa 400 metri da lui “… come quando si guarda la brace sul fuoco…grande quanto un pneumatico di trattore…”

la luce era a pochi metri dal suolo, e velocemente la sua luminosità andava attenuandosi fino a spegnersi, fu allora che con grande stupore uquesto agricoltore intravide al suolo proprio dove si era spento il bagliore, una entità molto piccola (circa un metro di altezza) vestita di un abito bianco latte “…sembrava come quelli che vanno sulla luna…” che si muoveva goffamente.

A questo punto il Mancini corre con l'auto ad avvisare due suoi nipoti che si trovano in un vicino ristorante, giunto sul posto mette al corrente del fatto i nipoti che decidono di seguirlo e a quel punto, il Mancini, risalito in auto, gira la chiave dell'accensione e sente uno scoppio forte e secco provenire dall'auto “…in quell'istante intuii che non avremmo più rivisto niente…”. Il Mancini prova una seconda volta e l'auto riparte, ma tornati sul luogo iniziale non c'era più nulla.

Fonte http://mysterium.blogosfere.it/2009/01/ufo-ricorre-oggi-il-trentennale-del-doppio-avvistamento-di-viterbo.html

Segnalataci anche dalla nostra cara amica Barbara Marchand : http://www.ontuscia.it/notiziaEng.asp?id=28591