Scie chimiche in Venezuela

In un suo recente articolo, intitolato “Who or what is controlling our weather and why?”, la ricercatrice indipendente, Chris Holly, dedica un passaggio ad un accordo stipulato tra il presidente venezuelano, Hugo Chavez e Fidel Castro, in ordine ad attività di inseminazione delle nubi per favorire le piogge.

La Holly scrive: “Hugo Chavez ha affermato che egli si accinge a 'bombardare' le nuvole ora che Cuba è pronta a fornire un sostegno nel 'cloud-seeding' al fine di favorire le precipitazioni e per alleviare gli effetti di una severa siccità. Il presidente venezuelano ha asserito che saranno usati appositi sistemi con il fine di inseminare i corpi nuvolosi per mezzo di aerei. L'equipaggiamento necessario sarà fornito da Fidel Castro e da Raoul Castro. 'Stiamo bombardando le nubi', ha dichiarato Chavez, nel corso di un intervento televisivo. 'Abbiamo i velivoli ad hoc e le attrezzature forniteci da Fidel e da Raoul'. Chavez sta provando a spremere dalle nuvole la pioggia, poiché il suo paese è ormai prossimo alla stagione secca ed in quanto le riserve idriche sono ai livelli più bassi degli ultimi decenni.”

E' ovvio che la grave penuria d'acqua lamentata dall'ipocrita Chavez è stata in gran parte provocata dalle operazioni chimiche cui egli ha dato il suo assenso, sottoscrivendo il trattato “Open skies”, un accordo secondo il quale velivoli dell'O.N.U. (Organizzazione dei nazisti uniti) possono penetrare nello spazio aereo del paese aderente, senza che sia necessaria alcuna autorizzazione. Questi aerei ufficialmente sono impiegati per studi di meteorologia e di fisica dell'atmosfera, ma sono in realtà tankers che diffondono veleni di ogni tipo, compresi composti igroscopici. Ora il presidente del Venezuela corre a i ripari, anzi finge di correre ai ripari, annunciando che una speciale squadriglia “risolverà” i problema della siccità, disperdendo nelle nubi composti chimici che propiziano le piogge.

E' la solita strategia (problema, reazione, risoluzione), dove la “risoluzione” è un rimedio peggiore del male, giacché è evidente che Chavez intende abituare l'opinione pubblica venezuelana alle attività chimico-biologiche, con il pretesto dei “cambiamenti climatici” causati proprio da chi finge di volerli contrastare.

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