Scie tossiche a Mosca contro la neve

Pubblichiamo un articolo tratto dal quotidiano di regime “Il Corriere.it”. Siamo disgustati dalla disinformazione e dall'ignoranza imperanti, ma ci è sembrato doveroso divulgare una notizia che è un'ulteriore conferma di come la manipolazione meteorologica e climatica sia una triste realtà.

Il borgomastro di Mosca ha deciso di ricorrere alle scie tossiche per impedire che sulla città cada la neve, ma i giornalisti asserviti al sistema, come sempre, cianciano di nitrato d'argento o ioduro d'argento, laddove le precipitazioni sono inibite per lo più con il bario e con altri elementi e composti igroscopici. Altri, invece, citano la polvere di cemento. Non sono comunque ingredienti innocui. Tutt'altro! Nel pezzo che proponiamo, si menziona il ghiaccio secco che è biossido di carbonio: poi i vari governi ed “ambientalisti” si stracciano le vesti per un po' di C02 che non si comprende come possa prosciugare l'umidità atmosferica. Allora non è vero che intendono ridurre le emissioni dei cosiddetti gas serra, se disperdono il ghiaccio secco nell'atmosfera. Sia ben chiaro: il piano dello scellerato sindaco moscovita è solo un espediente per legalizzare le irrorazioni chimico-biologiche che, da decenni, sono una mortale prassi in quasi tutto il mondo. Si ricordi anche che i militari usano il bario ed altri veleni per prendere due piccioni con una fava, ossia si alterano pesantemente i fenomeni atmosferici e, nel contempo, si avvelenano la popolazione e la biosfera con la scusa di ridurre le spese per ripulire Mosca dalla neve. In questa occasione [1] la giornalista, per evitare di rifersi al succitato bario e ad altri elementi igroscopici, spiega che vengono inseminate le nubi nei dintorni di Mosca per inibire le precipitazioni nevose sulla capitale, ma determinando un incremento eccessivo delle piogge sulle campagne.

I sudditi plaudono felici e dementi.

MILANO – Chi da tempo sogna di intraprendere un viaggio a Mosca per vedere la neve fioccare sulla Piazza Rossa rischia di non poter più realizzare il proprio desiderio. Per volere del sindaco, la neve potrebbe infatti essere messa al bando dalla capitale della Federazione Russa e le cupole della Cattedrale di San Basilio ricoperte da un candido velo resteranno solo un ricordo nelle vecchie cartoline offerte ai turisti.

L’IDEA – Yuri Luzhkov, primo cittadino di Mosca dal 1992, ha dichiarato che senza la neve gli inverni moscoviti peserebbero meno sulle casse della città che, tra l’altro, diventerebbe decisamente più vivibile. E' per questo che ha pensato di proporre il lancio di un programma di controllo meteorologico che, in pratica, sfrutterà le tecniche già autorizzate dall’amministrazione cittadina per «rompere le nuvole» e garantire giornate di tempo buono in occasione di feste ed eventi importanti.

SPARARE ALLE NUVOLE – Così la neve sarebbe definitivamente bandita da Mosca grazie alle sostanze – di solito ghiaccio secco o nitrato d’argento – che vengono sparate nelle nuvole per indurre la pioggia ed evitare che grandini, come qualcuno fa, per esempio, per proteggere le vigne prima della vendemmia. Senza contare che – fa notare ancora il sindaco – un aumento delle precipitazioni gioverebbe non poco alle campagne circostanti la città che avrebbero così raccolti più generosi. Di parere opposto sono proprio gli abitanti delle regioni confinanti i quali temono che l’aumento delle piogge finisca col causare allagamenti e danni. Ma, alla fine, la politica di taglio delle spese proposta dal sindaco potrebbe avere la meglio, dato che – stando alle stime di Luzhkov – il programma per il controllo meteorologico costerebbe solamente un terzo di quanto viene speso ogni anno per ripulire la città dalla neve.

Leggi qui lo sconclusionato e fuorviante articolo pubblicato sul sito Il Corriere.it

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[1] Il 10 maggio 2007 il TG1 R.A.I. mandò in onda un breve servizio nel quale si citavano azoto, iodio ed argento. Anche in quel caso le informazioni erano completamente errate e forse in modo non fortuito.

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