Serenità e meditazione. Se meditate aumenta

Il Giornale Online

di Margherita Fronte

La serenità e la maggiore capacità di concentrazione tipiche di chi pratica la meditazione hanno ottenuto la prima, “ufficiale” dimostrazione scientifica. Uno studio statunitense, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, ha fotografato l’effetto che questa disciplina ha sul cervello, rilevando un'azione diretta sulla corteccia mediale prefrontale e sul nucleo cingolato posteriore, la cui eccessiva attivazione è legata a disturbi dell'attenzione e ad alcune malattie psichiatriche (in particolare, la schizofrenia e l’autismo).

Grazie a esperimenti di risonanza magnetica funzionale, i ricercatori dell’Università di Yale – hanno potuto vedere che, agendo come un vero calmante, la meditazione spegne l’attività di queste regioni. Il risultato, però, è stato osservato solo fra chi pratica discipline meditative da parecchio tempo, non fra i neofiti, ed è presente anche quando gli “esperti” fanno altro. Come se la meditazione creasse un nuovo modo di utilizzare il cervello, che resta stabile nel tempo.

«Diversi studi hanno verificato i benefici di questa pratica, tanto che alcuni tipi di psicoterapia hanno iniziato a sfruttarne le prerogative» commenta Roberto Cavaliere, psicologo e psicoterapeuta di Napoli. «Se si fatica a mantenere il livello di attenzione, vale la pena tentare, tenendo però presente che il risultato non è garantito. C’è una predisposizione genetica alla capacità di concentrarsi, e un assetto sfavorevole dei geni non può essere corretto semplicemente meditando».

Fonte: http://www.leiweb.it/iodonna/scopro/11_a_meditazione-serenita-aumento-concentrazione-cervello.shtml