SpaceX progetta Internet via satellite e si allea con Google

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Logo di SpaceX all’ingresso del centro congressi Fisher Pavillon nel Seattle Center a Seattle, stato di Washington. Image Credit: GeekWire.

In un evento privato tenutosi presso il Fisher Pavillon nel Seattle Center di Seattle, stato di Washington, Elon Musk ha presentato un progetto di Internet via satellite, realizzato con una rete di 4.000 satelliti costruiti da SpaceX.

Lo scorso 16 Gennaio 2015, davanti a 400 invitati selezionati e senza la presenza dei media, Musk, fondatore, Direttore Generale e Direttore Tecnico della compagnia con sede a Hawthorne in California, ha illustrato il progetto di una rete di satelliti immessi in orbita terrestre bassa, con altitudine massima di 1.100 chilometri, e con la funzione di fornire connessione ad Internet ad alta velocità e a basso costo, in grado di coprire tutte le zone del Globo entro cinque anni.

La produzione dei satelliti destinati a questo progetto sarà effettuata da un nuovo stabilimento che Elon Musk conta di realizzare proprio a Seattle, località dove la presenza di altre compagnie aerospaziali, su tutte la Boeing, permetterà a SpaceX di assumere con facilità personale con elevate competenze in ambito spaziale. La sede di Seattle avrà all’inizio dai 50 ai 60 dipendenti e, a pieno regime, SpaceX conta di poter portare fino a 1.000 il numero di nuovi lavoratori.

I satelliti che verranno realizzati da SpaceX avranno una massa di alcune centinaia di chilogrammi e saranno dotati di propulsori a ioni che sfruttano l’effetto Hall per effettuare le correzioni di manovra una volta in orbita terrestre bassa. Anche i propulsori saranno realizzati da SpaceX nella fabbrica di Seattle, essendo, secondo Musk, una tecnologia che può essere padroneggiata con relativa facilità.

Una volta in orbita, la rete fornita da SpaceX sarà accessibile per mezzo di antenne ad array dal costo contenuto, fra i 100 e i 300 dollari, che potranno essere acquistate in tutto il mondo e che potranno servire con banda larga zone non facilmente raggiungibili da terra. La scelta da parte di SpaceX di entrare nel mercato dei produttori di satelliti per telecomunicazioni è stata presentata da Elon Musk come l’intenzione di partecipare ad un mercato più redditizio rispetto a quello di fornire servizi di lancio ad altre aziende, attività su cui fino ad ora SpaceX si è concentrata.

L’aumento di redditività delle attività di SpaceX servirà, secondo quanto dichiarato a Saettle, per finanziare i futuri piani di realizzazione delle colonie su Marte, progetto dichiarato da anni come l’obbiettivo a lungo temine di Elon Musk.

Un altro argomento discusso da Elon Musk nell’evento del 16 Gennaio è stato sulla possibile quotazione in Borsa delle azioni della compagnia spaziale SpaceX. Su questo Musk ha affermato che l’esperienza fatta con Tesla Motors, altra compagnia fondata e diretta dallo stesso Elon Musk e che si occupa di realizzare automobili ad alte prestazioni e a sola propulsione elettrica, sconsiglia la quotazione a breve di SpaceX vista l’estrema volubilità degli investitori di Borsa.

La quotazione in Borsa di SpaceX sarà possibile, secondo Musk, soltanto quando i programmi a lungo termine come la creazione di colonie su Marte si saranno consolidati e saranno effettivi voli regolari verso il Pianeta Rosso, non prima di venti anni da adesso sempre secondo le parole del fondatore di SpaceX. Nel frattempo, con una nota pubblicata sul proprio sito il 20 Gennaio 2015, SpaceX ha reso noto di avere stipulto un accordo che vede Google (il famoso motore di ricerca con sede a Mountain View) e Fidelity (uno dei più grandi Fondi di investimenti Americani) finanziare con un miliardo di dollari le attività di SpaceX.

Con questo finanziamento Google e il fondo Fidelity entrano in possesso di poco meno del 10% delle attività della società spaziale. aggiungendosi a Founders Fund, Draper Fisher Jurvetson, Valor Equity Partners e Capricorn come finanziatori di SpaceX. L’ingresso di Google nel capitale di SpaceX, reso pubblico in questi giorni, sembra soprattutto finalizzato a finanziare e creare sinergie nello sviluppo del sistema di connessione a Internet via satellite appena presentato da Elon Musk.

Giuseppe Corleo

astronautinews.it