Studente arrestato CON UNA PISTOLA ELETTRICA al comizio di JOHN KERRY

WASHINGTON – Arrestato e rilasciato dopo una notte in cella e dopo essere diventato una nuova celebrità del web e delle Tv. E' la sorte di uno studente di 21 anni della Florida, Andrew Meyer, protagonista di un lungo monologo nel corso di un evento pubblico con il senatore John Kerry, interrotto da un brusco intervento della polizia e da una scarica elettrica con una pistola Taser. La durezza della reazione degli agenti e l'immediata diffusione delle immagini dell'arresto, riprese con telecamere digitali e telefonini da altri studenti della University of Florida a Gainesville, hanno creato un caso negli Usa intorno all'arresto di Meyer.

Il giovane è comparso oggi di fronte a un giudice che ha deciso di rimetterlo in libertà, senza cauzione, in attesa di un processo per le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e disturbo di un evento pubblico. Le immagini amatoriali, rilanciate con grande evidenza anche dalla Cnn, mostrano Meyer che fa una raffica di domande a Kerry, rifiutandosi di lasciare il microfono dopo che gli è stato ripetutamente fatto presente che il suo tempo è scaduto.

Nel corso di quello che era diventato un monologo, lo studente tra l'altro aveva chiesto all'ex candidato presidenziale domande sulla sua fallita campagna elettorale nel 2004, sulla necessità di un impeachment per il presidente George W.Bush e sulla comune appartenenza di Bush e Kerry, ai tempi del college, a una fraternità segreta a Yale, 'Skull and Bones'. Kerry, dal palco dove teneva l'incontro con gli studenti, si é detto disponibile a rispondere e anche quando due agenti sono intervenuti per trascinare via Meyer, resta udibile sullo sfondo dei video il senatore che afferma: “Va tutto bene, lasciatemi rispondere alla sua domanda”. Lo studente però ha reagito, cercando di non farsi trascinare via e cominciando a gridare.

Poco dopo, uno degli agenti intervenuti lo ha colpito con una pistola a scariche elettriche, per placarlo, tra le grida di altri studenti che assistevano alla scena. “Ha fatto una serie di domande, è andato avanti a lungo – ha detto il portavoce dell'università Steve Orlando – anche quando aveva ormai esaurito il tempo a sua disposizione. Gli è stato chiuso il microfono e si è irritato”. Il portavoce ha aggiunto che l'università condurrà un'indagine interna sull'accaduto, per verificare che la polizia abbia agito nel rispetto “degli standard e delle procedure previste per l'uso della forza, incluso il ricorso alla Taser”.

Fonte: http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_98410028.html