Studiamo la Super Tempesta di Saturno


ESO/University of Oxford/L. N. Fletcher/T. Barry

di Jason Major

Prima osservata da astronomi amatori in dicembre, la potente tempesta stagionale fiorita sul pianeta ha attirato l'attenzione della Cassini e del Very Large Telescope nel deserto del Cile. L'immagine mostra tre viste di Saturno catturate il 19 Gennaio: una dall'astronomo amatoriale Trevor Barry in luce visibile e le altre due dallo strumento VISIR del VLT nell'infrarosso (una scattata in lunghezze d'onda sensibili alle strutture di bassa atmosfera e una sensibile a caratteristiche di altitudini superiori). Mentre la tempesta è chiaramente distinguibile nell'immagine in luce visibile, è l'immagine nell'infrarosso che interessa agli scienziati. Ci sono aree luminose visibili lungo il percorso della tempesta, che evidenziano grandi aree di aria calda che risale dalla profondità dell'atmosfera di Saturno.

Normalmente stabile, l'atmosfera di Saturno esibisce potenti tempeste come questa, solo quando passa nella sua estate calda ogni circa 29 anni. Questa è solo la sesta di tali tempeste che viene documentata dal 1876 e la prima ad essere studiata sia nell'infrarosso che da astronavi orbitanti. L'iniziale vortice della tempesta era circa 5000 km di larghezza e ha preso ricercatori e astronomi di sorpresa per la sua forza, dimensione e scala. “Questo disturbo nell'emisfero nord di Saturno ha creato una enorme e violenta e complessa eruzione di materiale luminoso, che ha circondato il pianeta…non avviene nulla di simile sulla Terra.” -Leigh Fletcher, autore principale e scienziato del team della Cassini all'Università di Oxford nel Regno Unito.

Le origini della tempesta di Saturno possono essere simili a quelle di una tempesta sulla Terra: l'aria calda si alza nell'atmosfera più fredda come un pennacchio convettivo, generando spesse nubi e venti turbolenti. Su Saturno questa massa di aria più calda è passata nella stratosfera, interagendo con i venti circolanti e creando variazioni di temperatura che influiscono ulteriormente con il movimento atmosferico. Le variazioni di temperatura appaiono nelle immagini all'infrarosso. Tali caratteristiche non sono mai state viste prima, quindi i ricercatori non sono sicuri che si trovino comunemente in questi tipi di tempeste stagionali. “Siamo stati fortunati ad avere una occasione d'osservazione per l'inizio del 201, che l'ESO ci ha permesso in modo da osservare la tempesta il prima possibile. E' stato un altro colpo di fortuna che lo strumento CIRS della Cassini abbia potuto osservare anch'esso la tempesta allo stesso tempo, così abbiamo ottenuto immagini dal VLT e la spettroscopia dalla Cassini per fare dei confronti. Stiamo continuando ad osservare questo evento così raro.”
-Leigh Fletcher

Una analisi separata usando lo spettrometro all'infrarosso della Cassini, ha confermato che la tempesta è molto violenta, porta in alto molte particelle atmosferiche e ammoniaca dalle profondità dell'atmosfera. Altri scienziati della Cassini stanno studiando la tempesta in evoluzione e presto avremo maggiori dettagli.
Leggete l'articolo NASA http://www.jpl.nasa.gov/news/news.cfm?release=2011-150&rn=news.xml&rst=3004 o quello di ESO http://www.eso.org/public/italy/news/eso1116/

Tradotto da Richard per Altrogiornale.org
Fonte: http://www.universetoday.com/85819/studying-saturns-super-storm/