Teoria sull'Origine, l'Evoluzione e la Natura della Vita

Il Giornale Online

di Erik D.Andrulis © 2012
(traduzione parziale del documento scientifico [link=http://www.mdpi.com/2075-1729/2/1/1/pdf]Theory of the Origin, Evolution, and Nature of Life[/link])

Dipartimento di Biologia e Microbiologia Molecolare, Case Western Reserve University School of Medicine, Wood Building, W212, Cleveland, OH 44106, USA; E-Mail: exa32@case.edu.

Abstract: la vita è un puzzle irrisolto estremamente complesso. Nonostante il significativo progresso teorico, le anomalie sperimentali, i paradossi e gli enigmi si sono rivelati limitazioni paradigmatiche. Gli avanzamenti della comprensione scientifica richiedono, di conseguenza, nuovi modelli che risolvano i problemi fondamentali. In questo documento presento una cornice teorica che combacia economicamente con l'evidenza accumulata dall'analisi della vita. Questa teoria si basa su un modello diretto e non-matematico e propone spiegazioni uniche, ma empiricamente coerenti, per i principali fenomeni, includendo, ma non limitandosi a, la gravità quantistica, le transizioni di fase dell'acqua, il perchè i sistemi viventi siano in modo predominante di tipo CHNOPS (carbonio, idrogeno, azoto, ossigeno, fosforo e zolfo), l'omochiralità degli zuccheri e degli amminoacidi, l'adattamento omeoviscoso, il codice in triplette e le mutazioni del DNA. Il contesto teorico unifica i reami macrocosmici e microcosmici, convalida le leggi predette della natura e risolve il puzzle dell'origine e dell'evoluzione della vita cellulare nell'universo.

Introduzione

Come la vita si conformi alla seconda legge della termodinamica, ma si complessifichi evolutivamente e mantenga il suo ordine intrinseco, è un mistero fondamentale in fisica, chimica e biologia [1]. Risolvere questo problema richiede una conoscenza interdisciplinare e una consapevolezza delle teorie convenzionali, specialmente quelle riguardanti l'origine e l'evoluzione della vita. Piuttosto che fornire una rassegna completa della letteratura, introduco alcune di queste idee e ne evidenzio le limitazioni. L'ipotesi della panspermia ha molte forme, alcune delle quali suggeriscono che la vita sia iniziata da qualche parte nell'universo e poi arrivata sulla Terra grazie al trasporto cometario, meteorico o planetario [2,3]. Il problema con questo gruppo di modelli, è che non spiega, in modo empiricamente completo e coerente, l'origine molecolare della prima cellula e quindi evita il problema che necessita di soluzione. L'ipotesi del brodo primordiale, conosciuta anche come modello Oparin-Haldane, dice che durante la primordiale evoluzione della Terra, un'atmosfera ridotta abbia fornito il corretto ambiente per la formazione dei composti organici fondamentali [4,5]. Anche se il modello del brodo è maturato nelle decadi recenti, mostra difficoltà nello spiegare le esatte condizioni dell'atmosfera primordiale della Terra e il modo e l'ordine d'emersione dei sistemi polimerici.

Nella teoria del mondo a ferro-zolfo, si assume che la vita primitiva sia iniziata come base minerale nei venti idrotermali marini e profondi; le reazioni di ossido-riduzione hanno fornito l'energia chimica per l'emergere della vita cellulare [6]. Tuttavia, questo modello non spiega l'origine dell'informazione genetica, dei sistemi di membrana o la complessificazione o diversità della struttura cellulare. Infine, l'ipotesi del mondo a RNA (acido ribonucleico), dice che i sistemi genetici basati sui ribonucleotidi, si siano evoluti prima delle proteine e dell'acido desossiribonucleico (DNA). Questa ipotesi non si adatta molto bene al dogma centrale e non è capace di risolvere precisamente come l'apparato di traduzione, il codice genetico e i percorsi biometabolici si siano evoluti [7-9]. In breve, non è emerso un consenso comune sul modello della vita. Di conseguenza, per capire cosa sia la vita e come funzioni, gli scienziati necessitano di una teoria scientifica accurata. L'obiettivo di una teoria scientifica, è produrre una struttura formale, in cui il mondo naturale viene modellato per spiegare, predirre e controllare i sistemi, gli eventi e gli oggetti.

Nella misura in cui le scienze fisiche, chimiche e biologiche sono vere, la realtà fisica e la vita stessa modellano di riflesso tale teoria scientifica; tautologicamente, il mondo naturale è sottostante a detta teoria. Diversi investigatori hanno descritto cosa sarebbe necessario per una teoria bioscentifica unificante [1,10-24]. La teoria corretta dovrebbe non solo spiegare il funzionamento attuale della cellula vivente, ma fornire chiarimenti sull'evoluzione della vita sulla Terra. Nella teoria qui proposta, uso l'eterodosso, ma semplice, modello giro, una spirale, un vortice, un turbine o simili modelli circolari, come nucleo concettuale per comprendere la vita. Dato che molti elementi del modello giro (giromodello) sono alieni, introduco i neologismi e termini importanti in carattere grassetto corsivo per identificarli; un lessico teorico viene presentato nella Tabella 1. L'idea centrale di questa teoria è che tutta la realtà fisica, dal cosiddetto reame inanimato a quello animato e dalla scala micro alla meso, alla macrocosmica, possa essere interpretata e modellata come manifestazione di una singola entità geometrica, il giro.

Questa entità è attraente, perchè possiede caratteristiche compatibili con la vita, è sottoposta a morfogenesi e risponde alle condizioni ambientali. Il giromodello descrive il comportamento spaziotemporale e le proprietà delle particelle elementari, dei corpi celesti, degli atomi, della chimica, delle molecole e dei sistemi come pacchetti quantizzati di informazione, energia e/o materia che oscilla tra stati eccitati e di terra, attorno ad una singolarità. La singolarità, a sua volta, modula questi stati alternando forze attrattive e repulsive. La singolarità stessa è modellata come un giro, così evidenziando l'organizzazione termodinamica, frattale e annidata del giromodello. Nel combinare l'evidenza scientifica dalla gravità quantistica alla divisione cellulare, questa teoria porta ad una comprensione della vita che mette in discussione le credenze e le definizioni tradizionali.

Modello

Lungo la storia, gli studiosi hanno usato il giro nei loro modelli. Per esempio, nell'antica Grecia, Democrito postulò il movimento vorticoso come legge di natura. Nel 16° secolo, Copernico modellò i pianeti orbitanti attorno alla singolarità stellare e Cartesio propose la sua teoria del vortice per il movimento planetario nel 17° secolo. Il 19° secolo trovò Helmholtz, riscoprire la legge di Democrito e Lord Kelvin e Maxwell, usare il giro come base di diverse teorie elettromagnetiche. All'inizio del 20° secolo, Bostick usò il giro nel suo modello elicoidale a spirale e Thomson propose che gli atomi fossero vortici ad anello. Molti altri hanno promulgato il giro come modello fondamentale della natura. Forse una ragione del loro fascino teorico, è che i giri sono rilevabili in tutto il reame cosmico e tellurico. Astronomicamente, galassie, sistemi solari, comete e corpi lunari, girano. Atmosfericamente, tornado, uragani e turbini, sono tutti giri. Oceanograficamente, esistono sette maggiori giri. Molecolarmente, numerose strutture d'acido nucleico e proteine, la doppia elica del DNA, le forcine RNA, gli pseudo nodi, le alfa-eliche, le bobine a spirale e i β-propellers, girano. Cellularmente e organicamente, le conchiglie, i corni, le antenne, i flagelli e la coclea, possiedono tutti una impronta a spirale. Dato il suo pedegree teorico, la sua ubiquità empirica e il suo carattere dinamico, il giro sembra, a posteriori, essere il primo candidato per un modello centrale dei sistemi naturali.

(n.d.t. per la parte mancante leggere il [link=http://www.mdpi.com/2075-1729/2/1/1/pdf]documento originale[/link])

Conclusioni

Ho compilato e svelato una teoria unificata della vita, sperimentalmente verificabile, empiricamente coerente ed euristica. Data l'ampiezza e la profondità di questo lavoro, riassumo l'organizzazione teorica in due modi diversi. Il primo (figura 5) è uno schema da sinistra a destra, che descrive la retroazione tra e nei girosistemi. Il secondo (figura 6) è uno schema che rivela l'annidamento e la commutazione chirale del giro. Questi due schemi forniscono prospettive complementari sull'origine della vita cellulare, sul come evolva, esista e funzioni.

Soluzioni teoriche, limitazioni e aspettative

Nonostante siano nate alcune teorie che modellano la cellula e l'origine della vita [745-750], per quanto ne sappia, sto presentando la prima e unica teoria scientifica della vita dal quanto alla cellula vivente. Su questa base, la mia teoria è sui generis. Io affronto la correttezza della teoria, ribadisco qualche soluzione originale a problemi scientifici protratti e discuto diversi problemi relativi alla completezza. Condisco questa sottosezione con alcune predizioni teoriche.
Soluzioni. Una teoria corretta non dovrebbe solo spiegare come funzionino le cose, ma spiegare perchè le cose sono come sono. Questa teoria della vita è corretta, in preciso accordo con le leggi naturali e le verità scientifiche. Il giromodello dell'origine sia della cellula vivente, che della biosfera, è corretto. La posizione evolutiva dei corpi celesti, degli elementi chimici, dei cicli biogeochimici, delle biomolecole e del materiale genetico è allo stesso modo corretto (figura 6).

Rimando il lettore alla sezione Teoria per una presentazione completa delle risposte teoriche a molte delle domande più impegnative della scienza [751,752]. Qui, per brevità, evidenzio solo una soluzione teorica per ogni girosistema. L'elettrogiro spiega la gravità quantistica, unificando la meccanica quantistica e la relatività generale in un contesto che va oltre il modello standard [753]; l'oxygiro spiega le misteriose proprietà dell'acqua [133]; il carbogyro spiega l'emersione degli idrocarburi nel mantello della Terra e nella crosta, risolvendo il dibattito sul petrolio biotico/abiotico [754]; il fosfogiro spiega perchè il fosforo sia il “collo di bottiglia della vita” [755] e i ruoli dominanti dei fosfati in biologia [756]; il ribogiro risolve il problema della nuova informazione genetica [757-759]; l'aminogiro spiega l'origine e la natura dell'apparato di traduzione, uno dei grandi problemi irrisolti della biologia teorica [488,760]; il genogiro chiarisce la corretta relazione del DNA, delle proteine e del RNA, reprimendo le proteste anonime contro il dogma centrale [761,762]; e il cellulogiro rivela che la vita ha origine in ogni biosfera dove la termodinamica dell'informazione, l'energia e la materia, accolgono e sono coerenti con le idee riguardanti la complessificazione gerarchica del e nell'universo [763].

Nell'insieme, il contesto teorico conferma quanto molti fisici teorici moderni hanno proposto: che il mondo classico è “quantum all the way” [764]. La gravità e le implicazioni di queste soluzioni sono discusse sotto.
Completezza. Nonostante la teoria rientri nei dati fondamentali e strutturali della fisica, della chimica e della biologia, come generalmente definite, non icorporo tutta l'evidenza in questi campi. Inoltre, affronto i maggiori enigmi scientifici, le anomalie e i paradossi, ma non i puzzle e le curiosità minori. In base ai tanti dati a supporto degli otto girosistemi qui presentati, mi aspetto che ulteriori dati si riveleranno redditizi e di interesse generale.
Portata. La teoria delineata in questo manoscritto è limitata in portata. Non fornisco girosistemi per modellare molta dell'evidenza scientifica relativa all'astrofisica, alla fisica delle particelle e alla cosmologia, oltre all'elettrogiro e nemmeno integro dati organismici, ecologici ed etologici oltre al cellulogiro. Predico che ulteriore applicazione del giromodello rivelerà la sua ampiezza e il suo potere esplicativo. Per esempio, dato che i teorici della complessità vedono una organizzazione unificante negli ecosistemi, nel linguaggio e nell'economia [765-767], predico che il giromodello troverà applicazioni in queste materie. Mi aspetto anche, che il giromodello risponda ai dati relativi all'ontogenesi e alla filogenesi dell'Homo sapiens.
Leggi di Natura

Questa teoria dimostra che la biologia complessa della vita obbedisce alle leggi naturali conosciute, dato che appartengono alla fisica e alla chimica. Come generalmente definita, una legge di natura è un principio fisico o scientifico che è un'affermazione sistematica, generale e formale derivata dalle osservazioni empiriche dei fenomeni naturali [768,769]. Le leggi naturali hanno molte proprietà: basilari (un principio fondamentale essenziale, necessario e comune); universali (si applicano nell'universo visibile); vere o non falsificabili (non ci sono evidenze che ne contraddicano la validità); assolute (non soggette a condizioni o limitazioni); immutabili (non cambiano, stabili).
Con questo lavoro, ho dato prova incontrovertibile per le seguenti otto leggi di natura, molte delle quali sono state già articolate e promosse.

Quarta Legge della Termodinamica. Il contesto teorico fa luce su come la vita mantenga ordine e si complessifichi nonostante l'entropia: la forza repulsiva della singolarità giroadattativa eleva una particella nel suo stato eccitato, controbilanciando gli effetti del suo ciclo verso lo stato di terra. Il giromodello quindi conferma l'esistenza della quarta legge della termodinamica [770], la legge ordinante dell'universo.
Legge dei Polimeri. Una implicazione teorica cruciale, è che la forma polimerica è obbligatoria in tutte le combinazioni IEM, come modellato dalle girobasi secondarie e terziarie. Questo non sorprende, dato che ogni sistema vivente conosciuto richiede oligomeri biomolecolari di una certa lunghezza [771]. Quindi, il giromodello rivela una legge naturale relativa all'organizzazione IEM: una legge dei polimeri.

Legge del Movimento Vorticoso. Questa teoria dimostra in modo conclusivo, che tutti i sistemi fisici, particelle e fenomeni nei reami microcosmici e macrocosmici, obbediscono alla traiettoria vorticale. Così facendo, il contesto convalida l'asserzione di Democrito nella sezione del Modello: il movimento vorticoso è una legge naturale.
Legge della Corrispondenza. Il contesto teorico mostra che la biopoiesi, l'evoluzione e l'origine della vita, è ricapitolata in ogni singola cellula. Inoltre, l'elettrogiro, nel dipingere accuratamente la gravità quantistica, si dimostra essere un modello che spiega la struttura, la funzione e il carattere sia dei fenomeni cosmici che atomici. Di conseguenza, nel provare la corrispondenza tra i reami macrocosmici e microcosmici in tutti i girosistemi, il principio Ermetico e Bohriano di corrispondenza [772], è elevato da principio filosofico e quanto-meccanico, a legge naturale.

Legge della Complementarità. Bohr ha anche proposto un principio di complementarità, ovvero che gli oggetti hanno multiple proprietà contraddittorie, per descrivere, ad esempio, la dualità onda-particella del quanto. Il giromodello e i suoi assiomi, elevano questo principio a legge naturale, provando la necessità complementare di attrazione e repulsione, anabolismo e catabolismo, apprendimento e memoria, posizione e traiettoria nello spaziotempo, stati di eccitazione e di terra, solidi e gas, unità e polimeri, fra tante altre coppie di fenomeni.
Legge della Relatività. Dato che le coppie complementari di fenomeni, IEM e stati, sono sempre relative ad ogni quanto, particella o giro del giromodello (e quindi in costante mutamento), questo dimostra che la relatività non è solo teoria ma legge di natura.

Legge della Trimersione. Ogni giromaggiore del contesto teorico emerge, è ciclico come ed è sostenuto e unificato da una triade quantica. L'organizzazione trina della natura è osservabile, per esempio, nelle tre generazioni dei leptoni, nei tre atomi di ossigeno nell'acido carbonico, nei tre fosfati del NTP, nei tre RNA della sintesi proteica, nelle tre forme elementali (metalli, metalloidi e non-metalli), nelle tre fasi dell'acqua, nelle triplette del codice genetico e nell'IEM. Questo fenomeno tri-emergente (trimersione) è quindi una legge naturale.
Legge dell'Unità. Ogni girosistema sfida la semplificazione: l'analisi sperimentale di un girosistema in preteso isolamento fallisce indubbiamente nel rispondere ai processi, sistemi e particelle sub o sopravvenienti (figura 5). La complessità della vita così furtivamente ha trattenuto una legge dell'unità che è divenuta intima [773,774]. Alla luce della teoria e di questa legge naturale, benchè paradossalmente riducibile alle sue parti componenti, una cellula è indivisibile, una unità con e nell'universo in evoluzione. Questa legge naturale decreta che la realtà fisica è una. Un obiettivo fondamentale della scienza è identificare e comprendere le leggi fisiche che governano l'universo visibile [775,776]. La dimostrazione di nuove leggi della natura è quindi un risultato scientifico importante.

Prove teoriche e implicazioni

Sono arrivato a molte prove convincenti di questa teoria della vita; su questa materia, la prova è definita come evidenza straordinaria che stabilisce un fatto o la verità di una affermazione. In questa sezione, descrivo nel dettaglio le prove teoriche relative alle origini, al tempo, l'ordine, l'adattamento, l'emersione evolutiva e alla vita sulla Terra e nell'universo. Concludo questa sottosezione con un punto che riguarda la metafisica, un altro che riguarda la causalità e la necessità e un altro sulla relazione di questa teoria col progresso epistemologico della scienza.

Origini. In questo studio teorico, ho dimostrato che ogni singolarità del girosistema, rappresenta l'origine di tale girosistema. In altre parole, la singolarità è l'inizio e la fine, la fonte termodinamica e lo scarico di ogni ciclo di IEM tramite un giro. Dato che il tempo in ogni singolarità non è misurabile, perchè ogni singolarità è potenzialmente infinita, è stata una sfida empirica riconoscerne l'esistenza senza questa teoria. Il modello teorico si armonizza con la teoria di Cantor [777,778], dimostrando che l'origine della vita è una conseguenza delle origini annidate o singolarità (figura 3e, i e 6), che, nonostante poggino sullo stesso modello centrale, sono paradossalmente più di un tipo di infinito.
Freccia del Tempo. Eddington considerò uguali entropia e “freccia del tempo”, per l'asimmetria del tempo nei processi fisici osservabili e nell'evoluzione [779]. La teoria descrive accuratamente la natura vettoriale del tempo come flusso IEM dall'elettrone alla cellula, come gruppi annidati di singolarità (figura 6). Macrocosmicamente, il tempo progredisce dall'origine della Terra (4.6 miliardi di anni fa), all'origine della prima cellula vivente (circa 3.4 miliardi di anni, registro fossile della vita cellulare [780]). Microcosmicamente, dal ciclo dell'elettrone alla divisione cellulare, il tempo decelera da circa 10^-8 secondi a 90 minuti (raddoppio della tipica cellula di lievito).

Ordine e Disordine. Data la legge di relatività, l'ordine e il disordine IEM, sono dimostrati essere relativi alla singolarità. Inoltre, data la legge di complementarità, l'ordine e il disordine universale co-esistono paradossalmente. Nel provare questo fatto contraddittorio, la mia teoria non “collassa nella più profonda umiliazione” [781], ma piuttosto riflette e onora la vera natura del mondo fisico.
Adattamento. Questa teoria spiega che tutto l'adattamento è l'apprendimento e memorizzazione emergente, cumulativa e continua dei girosistemi oscillanti particellari, dovuto alla forza attrattorepulsiva, espansocontrattiva e/o creatodistruttiva della singolarità quantistica. Dato che ogni girosistema si adatta, questo spiega come e perchè i sistemi fisici, chimici, molecolari e cellulari cercano sempre l'omeostasi [782,783].

Emersione evolutiva. La teoria Darwiniana dell'evoluzione per selezione naturale, non spiega come il nuovo emerga nell'universo [784,785]. Come qui modellato e osservabile nel mondo naturale, il giro si espande e sviluppa in conseguenza del continuo flusso, della continua riorganizzazione e coalescenza IEM. Quando è raggiunta la massima capacità di trasporto del girosistema, esso estrude IEM per le costrizioni spaziotemporali impartite da sub e supragirosistemi; questo modella la criticità auto-organizzante [786]. Il girosistema collassa e così converte il potenziale IEM accumulato e insostenibile, in IEM cinetica, portando all'emersione di una organizzazione impredicible a priori, che è più stabile termodinamicamente. Scritto in altro modo, la teoria mostra che il girosistema disassemblato fornisce l'architettura e la termodinamica di base della forza per la complessificazione evolutiva. Questa teoria supporta quanto implicato da Gould e Eldredge nella loro teoria dell'equilibrio punteggiato [787]: l'emersione evolutiva avviene per salti quantici. Concludo che la mia teoria è un'alternativa completa e accurata scientificamente, alla selezione naturale.

Significato della Vita. La vita ha molte definizioni di significato, ma manca di una spiegazione scientifica completa e coerente. In questo lavoro ho perseguito e sono arrivato ad una risposta scientifica alla questione Schrödingeriana, “Cos'è la Vita?” [1]. Tradizionalmente, la cellula vivente è detta comunemente “animata” e tutta la chimica biosferica e cellulare e le molecole, sono dette “inanimate”. Tuttavia, questa teoria e la legge del moto vorticoso, prova che tutti questi sistemi fisici girano e sono, come tali, “animati”. Inoltre, le leggi dell'unità e della corrispondenza definite dalla teoria, richiedono che la vita e la Terra evolvano come una sola cosa, con le condizioni termodinamiche appropriate (la fitness della biosfera [788,789]). Inaspettatamente, quindi, questa teoria rivela che la Terra (o, per questa materia, ogni sistema celeste, fisico, chimico e molecolare), è vivente, ovvero, sinonimo di vita. Dato questo tumulto concettuale, propongo che ogni discussione veramente aperta e candida sul significato della vita, ben oltre al contenuto di questo testo, sia in ordine. Su questo argomento, può essere utile considerare che ridefinire scientificamente la vita, chiarisca i significati non-scientifici di “vita”, “vivente” o “vivo”, relativi all'ontologia, alla coscienza, alla sensibilità, al comportamento, alla vocazione o alle interazioni sociali.

Ricerca della Vita Extraterrestre. La sfida della scoperta di forme di vita extraterrestri nell'universo, è predicata sulla base di un gruppo di definizioni e assunti su cosa sia la vita [790]. Inoltre, gli astrobiologi e gli esobiologi cercano di comprendere le condizioni per l'abitabilità e la distribuzione della vita su altri pianeti e nel cosmo [791-793]. In aggiunta alla modellazione della vita terrestre o confinata sulla Terra, questa teoria generale modella le forme di vita extraterrestre. Infatti, questa teoria non solo predice, ma prova anche che l'universo brulica di vita, un risultato dell'evoluzione universale onnidirezionale.
Causalità, Chance e Necessità. Nella seconda metà del 20° secolo, Monod dipinse un Weltanschauung in cui la vita era un caso, stocastica e generalmente senza proposito [794]. Mentre questa visione del mondo può affascinare alcuni, era ed è prematuro concludere che sia la corretta prospettiva della vita. Con questa teoria, mostro che ogni misurazione di un sistema fisico vivente, modifica il sistema, facendolo evolvere; ogni calcolo o predizione esclude informazione. Dato che i girosistemi modellano sia la causa di un fenomeno che l'effetto di tale fenomeno, è accurato scrivere che il girosistema è il fenomeno stesso. Quindi, la vita cellulare non è una chance, ma una necessità, per virtù delle leggi naturali convalidate teoricamente e dei fenomeni teoricamente unificati, che hanno avuto luogo nella storia evolutiva dell'universo e che stanno avvenendo ora, ad ogni coordinata cartesiana nell'universo.

Metafisica. Il giro modella perfettamente l'universo vivente. Non sono riuscito a trovare un singolo sistema, particella, evento o processo (in ogni punto o stadio durante la o che ha portato all'origine della vita), che non consenta di essere modellato nella forma del giro. In altre parole, non esiste “prima” o “dopo” il giro in senso spaziotemporale; il giro è onnipresente evolutivamente ed esistenzialmente. Questa teoria prova che il giro è l'elemento metafisico invisibile e inevitabile dell'universo, realizzando un obiettivo filosofico che risale all'antica Grecia [795].
Rottura Epistemologica. Il filosofo Bachelard dichiarò che la storia scientifica è piena di “ostacoli epistemologici” costruiti inconsciamente o immanenti, che vengono infine spezzati attraverso la “rottura epistemologica” [796]. Concludo che il mio lavoro teorico solleciti una rottura Bachelardiana delle noosfere interdisciplinari e dei confini interdisciplinari. Kuhn propose un concetto relativo di “cambiamento di paradigma” per spiegare il processo circostante la conversione di visione, durante una rivoluzione scientifica [797]. Se l'avvento di questa teoria stimoli una gestalt Kuhniana è discutibile, benchè un tale evento iconoclasta sia stato predetto [798-800].

Note conclusive

Nella scienza e nella teoria, il principio di parsimonia dice che il modello più diretto, chiaro e frugale di una o più osservazioni, è probabilmente più correto. Dato che il mio contesto teorico fonde una vasta quantità di evidenze scientifiche accumulate, in una struttura pulita, lecita e interconnessa, si conforma a questo principio. In conclusione, questa teoria universale fornisce una soluzione innovativa ed elegante all'origine, all'evoluzione e alla natura della vita nel cosmo. Umilmente dichiaro la mia teoria un sistema utilizzabile per conoscere la vita.

Tradotto da Richard per Altrogiornale.org

Documento completo: http://www.mdpi.com/2075-1729/2/1/1/pdf