UFO: APERTURE UFFICIALI ANCHE DALL'URUGUAY

Il Giornale Online18 Giugno 2009 16.44 – di Ufologia.net

La Fuerza Aerea Uruguaya mette a disposizione dei ricercatori 40 casi ancora irrisolti e fino ad ora riservati

Diamo la notizia con un po' di ritardo ma le vicissitudine di questi ultimi giorni, che ci hanno portato ad interrompere il mantenimento del sito, non hanno consentito una maggiore tempestività.

Anche l'Uruguay e in particolare l'Aeronautica Militare Uruguayana (FAU), si unisce alla ormai lunga lista di paesi che hanno ufficialmente accettato l'ipotesi extra-terrestre o reso pubblici documenti inerenti a presunti avvistamenti UFO, tenuti fino a quel momento segreti.

Anche se resoconti di avvistamenti sono iniziati nel 1947 in sulla scia di quanto avveniva nel resto del mondo, la storia dell'ufologia ufficiale in Uruguay è databile al 7 agosto del 1979 quando, a seguito delle numerose segnalazioni UFO ricevute in quel decennio, la FAU decide di creare una commissione interna per lo studio del fenomeno e nasce così la C.R.I.D.O.V.N.I. (Comisión Receptora e Investigadora de Denuncias de Objetos Voladores No Identificados).

A quasi 30 anni precisi da quella data, arriva l'annuncio del rilascio pubblico di 40 casi studiati approfonditamente, contenenti anche presunti rapimenti alieni e ancora irrisolti.
I casi irrisolti sono parte degli oltre 100 casi annui segnalati alla commissione di ricerca, per un totale di circa 2100 rapporti

A corredo della notizia anche le affermazioni del colonnello Ariel Sanchez, ufficiale dell'Aeronautica Uruguayana con 33 anni di esperienza e tra i fondatori della commissione UFO interna: “La nostra commissione è riuscita a verificare modifiche alla composizione chimica del terreno dove sarebbero atterrati degli UFO.”

“Il fenomeno UFO esiste in Uruguay. – continua Sanchez – E voglio sottolineare ancora che l'Aeronautica, a seguito delle nostre analisi scientifiche, non esclude l'ipotesi extra-terrestre”.

Nel 1986 due caccia Pucara si lanciarono all'inseguimento di una sfera luminosa nella zona della diga del lago artificiale di Palmar. Quando i piloti stavano per intercettare l'oggetto, questo è volato via ad una velocità impressionante verso l'Argentina, costringendo i militari a rinunciare all'inseguimento. Non appena i caccia sono rientrati alla base, la sfera è riapparsa sopra alla diga ma si è ripetuta la situazione precedente, con un vano inseguimento, mentre l'oggetto cambiava colore da rosso a giallo.

Un caso simile si è verificato anche dieci anni dopo quando durante una esercitazione presso la base militare di Santa Bernardina a Durazno, dei piloti qualificati hanno avvistato due sfere luminose, la cui presenza venne confermata anche dalle torri di controllo dell'aeroporto.

Quando gli oggetti sono volati via, hanno mantenuto la loro forma e luminosità per poi diminuire il bagliore, permettendo ai piloti di vedere chiaramente il loro contorno sferico.
“Non erano satelliti – afferma con certezza il colonnello Sanchez – dato che i satelliti non volano in formazione e poi a quote così basse, visto che gli oggetti erano a circa 3.000 metri di altitudine (ndr. i satelliti orbitano generalmente sopra ai 35.000 metri di altitudine). Inoltre i satelliti non diminuiscono la loro luminosità”.

Fonte: http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=184756