UFO E AUTORITÀ MILITARI e GOVERNATIVE IN ITALIA

Il Giornale Online
L'ITALIA E GLI UFO

In tutte le Nazioni che hanno affrontato ufficialmente il problema degli UFO, la competenza a trattare la questione è stata, almeno all'inizio, quasi un'esclusiva delle Autorità Militari. Ciò è indubbiamente indiscutibile in quanto gli “Oggetti Volanti Non Identificati” (O.V.N.I.) di fatto, hanno violato (e continuano a farlo) gli spazi aerei di tutte le Nazioni del Mondo e, con le loro apparizioni e le loro manovre, dimostrano di possedere tecniche aeronautiche straordinarie che non trovano nessuna coincidenza con quanto applicato sul nostro pianeta e di conseguenza, dimostrando una tecnologia aeronautica (ed aerospaziale) molto elevata, lasciano intravedere – studiandola – la possibilità di applicazioni nella costruzione di ordigni da impiegare nell'ambito delle strategie di difesa e, logicamente di nuovi apparati bellici atti all'offesa.

In Passato e precisamente nei periodi legati ai conflitti mondiali e successivamente in piena Guerra Fredda, immancabilmente ogni avvistamento di questi ordigni, dava adito di pensare che la potenza o le potenze avversarie avessero inventato macchine eccezionali per il controllo degli antagonisti se non addirittura per l'impiego in occasione di eventi bellici (si prenda come esempio il fenomeno legato ai Foo-Fighters < caccia infuocati > che sono stati segnalati verso la fine del secondo conflitto mondiale – 1944/1945 – dai piloti dei caccia alleati, Tedeschi e Giapponesi).

Per quanto riguarda l'interessamento ed il diretto coinvolgimento delle Forze Militari di Paesi come gli Stati Uniti (vedasi le segnalazioni del pilota privato Kenneth Arnold del 24 Giugno del 1947, il caso Roswell del 1947, il caso del Capitano Thomas Mantell nel 1948 e poi il Blue Book -Project- del 1952, il Giurì Robertson del 1953, il Rapporto Condon alla fine degli anni 60), come la Spagna ( che il 20 Ottobre 1976 tramite il Capo di Stato Maggiore, il Generale dell' Aeronautica Don Felipe Galarza ha reso nota in forma ufficiale una documentazione che radunava 12 casi U.F.O. che si erano verificati nel territorio spagnolo durante gli ultimi anni), i maggiori esponenti dell'ufologia mondiale si sono espressi con relazioni e documentazioni a fiume (senza dimenticare che anche alcuni Governi si sono mossi nello studio del fenomeno come: la Francia con il GEPAN nel 1977 (nell'ambito del Centro Nazionale Studi Spaziali) che, nel 1989 è stato sostituito dal SEPRA- sempre nell'ambito del CNES. Noi invece, tratteremo il fenomeno vissuto in “casa nostra”. Parleremo delle Autorità Militari italiane ed il loro interessamento e coinvolgimento nella fenomenologia ufologica. Chiaramente, dovremo anche coinvolgere in questo studio, il mondo politico italiano in quanto, vi sono stati anche degli interventi effettuati da alcuni parlamentari per l'appunto in Parlamento in periodi più o meno distanti tra loro.

In Italia, come in molte altre Nazioni del Mondo, gli avvistamenti di Oggetti Volanti Non Identificati (O.V.N.I.) comunemente chiamati U.F.O. (Unidentified Flying Objects) si sono registrati in epoche ben lontane dagli anni dei conflitti mondiali ed addirittura vi sono testimonianze scritte, risalenti ad esempio al 1465 (Febbraio) in un brano tratto dalle “NOBILIA TEMPORUM” di Angelo de Tummulillis od alla primavera del 1468 (14 Giugno) – come descritto da Matteo Palmieri nel suo “LIBER DE TEMPORIBUS”. Giusto per avvicinarci un pò ai giorni nostri, vediamo che nel 1950, nel 1954 e nel 1973, l'Italia è stata sorvolata da questi ordigni in maniera abbastanza massiccia, tanto da considerare questi eventi come delle vere “ondate” che hanno contribuito a far riflettere non poco l'opinione pubblica.

Comunque, l'ondata di avvistamenti che sicuramente ha avuto il maggior numero di oggetti volanti osservati sul nostro territorio, rimane quella fra il 1978 ed il 1979. Queste osservazioni, hanno comunque un certo rilievo se consideriamo che le testimonianze più documentate e maggiormente particolareggiate, provengono da fonti abbastanza importanti ed insospettabili : appartenenti all'Arma dei Carabinieri, alla Polizia di Stato, Militari, Piloti, Meteorologi ed altri ancora. Nel corso del 1978, gli organi di informazione hanno riferito dell'esistenza di circa 557 avvistamenti di UFO (che salgono a 650 se si sommano quelli del primo bimestre del 1979). Se poi aggiungiamo anche i casi non segnalati……….(paura da parte dei testimoni di essere ridicolizzati.) il numero assume un altro spessore !

Classe Politica: La classe politica ha iniziato ad interessarsi al problema già nel 1950 quando, l' 8 Luglio il Sen. Socialdemocratico Piemonte, per la prima volta interviene con una interrogazione parlamentare sul fenomeno e chiede se non sia opportuno (dopo l'esempio degli U.S.A.) informare la popolazione sullo sviluppo delle indagini sui “piatti o dischi volanti”. In risposta, il Sottosegretario di Stato per la Difesa Vaccaro afferma: < A nome del Presidente del Consiglio dei Ministri informo l'Onorevole interrogante che l'Amministrazione Militare non ha alcuna comunicazione da fare in merito all'esistenza ed alla natura dei cosiddetti dischi o piatti volanti....>.

Tale risposta, ha generato una reazione da parte dell'On. Piemonte che ha polemicamente ed ironicamente dichiarato di essere soddisfatto della risposta molto chiara su come il denaro pubblico venisse sprecato per mantenere attivi uffici militari e scientifici per le varie ricerche senza esito alcuno ed in seguito l'interrogante presentava una documento dell' Air Materiel Command che su 228 spiegabili, evidenziava anche 34 casi rimasti misteriosi. In seguito, è solo nel 1978 che i politici italiani manifestano un interessamento maggiore in merito agli avvistamenti di cui si è accennato prima tanto che, risale al quel periodo l'entrata in campo ufficiale della nostra Aeronautica Militare come vedremo in seguito. Giova ricordare comunque che già nel 1953 la Rivista Aeronautica (Rivista ufficiale dell'Aeronautica Militare Italiana), presentava una serie di articoli inerenti l'argomento e che, il Ministero della Difesa di quel periodo è stato chiamato in causa numerose volte per fornire spiegazioni alle Autorità Politiche.

E' interessante ricordare poi che il Presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi (eletto il 29/4/55 ed in carica sino al 1962 e succeduto poi da Antonio Segni), ha dimostrato particolare interesse al problema tanto che alcune installazioni radar hanno assunto particolare importanza nel rilevamento sistematico di “tracce aeree riferibili a tale fenomeno”. Comunque, nessuno nella Capitale, si riteneva competente per lo studio del fenomeno infatti, anche il Comandante Generale della N.A.T.O. a Parigi Gen.Gruenther in una lettera del 16 Maggio 1955 riferiva che il problema non era contemplato nell'insieme delle sue responsabilità e cosi, il nostro Ministero della Difesa, approfittando di questa dichiarazione, continuò a stare “alla finestra” osservando ed aspettando chissà quale evento.

Nel 1962, il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica in risposta ad un quesito rivoltogli dal Presidente della Repubblica, incaricò un Ufficiale Superiore di indagare nuovamente sull'argomento in Italia per poi riferire al Capo dello Stato. Questo interessamento del Presidente, era stato originato dai tanti resoconti giornalistici del periodo e l'Ufficiale, dopo le investigazioni, riferì che molti reportages erano inconsistenti e che molti giornalisti erano in malafede !

Comunque nel Ministero della Difesa, l'interesse per gli UFO rimaneva.

di Luigi Barone, CUN Milano.

Fonte: www.cun-italia.net