UFO nel passato: immagini e testimonianze di oltre 3000 anni di contatti di Umberto Telarico – Parte quarta

contattiQuarta parte dell’estratto del libro: UFO nel passato – Immagini e testimonianze di oltre 3000 anni di contatti – di Umberto Telarico

Caso 67-La leggenda del diavolo mietitore (1678)

In un opuscolo edito nel 1678, intitolato Il Diavolo Falciatore: ovvero Strane notizie dell’Hartfordshire, viene riportata la seguente cronaca illustrata con l’incisione sotto riprodotta:

Fig.133-Stampa tratta da un opuscolo del 1678

“Un possidente terriero che aveva un piccolo campo di tre acri e mezzo di avena matura andò da un contadino per accordarsi e fargli falciare le messi. Il contadino chiese un forte prezzo per il suo lavoro e, dopo alcune male parole, il proprietario irritato gli disse che il Diavolo stesso poteva falciargli il campo prima che l’avesse fatto fare a lui. Quella stessa notte diverse persone osservarono il campo in fiamme per lungo tempo, e, al mattino dopo, parecchi lo riferirono al proprietario che, incuriosito, si recò sul posto, per trovare con suo grande stupore che l’avena era stata falciata e, come se il Demonio volesse mostrare la sua destrezza nell’arte agricola e disdegnasse di mietere nel modo usuale, avesse falciato le piante in cerchi rotondi, e piazzato ogni stelo con tale esattezza che avrebbe richiesto tutta la vita di un uomo per fare quel che fece in quella sola notte. E il proprietario ancora ha timore a portare via il raccolto”.

Chi oggi non conosce, almeno per “sentito dire”, il fenomeno dei così detti “cerchi nel grano”? è inutile sottolineare la similitudine tra l’evento narrato in questa cronaca del XVI sec. Con l’odierno e sempre più complesso fenomeno dei nostri giorni. Ecco qualche esempio.

Una veduta aerea di un doppio cerchio apparso in un campo di mais a Cheesefoot Head (fuori Winchester in Inghilterra) nell’estate del 1986 (Fig.133-2), quella di un cerchio ed un anello apparsi a xxxxxxxxx il xxxxxxx (Fig.133-3), e quella di un cerchio con quattro piccoli cerchi satelliti apparso a Standdaarbuiten il 21/7/2013.

Fig.133 – 2 / 133 – 3
Fig.133 – 4 -Standdaarbuiten-Olanda-July 21-2013

Caso 70-Due ruote incandescenti su Amburgo (1697)

Fig.137-1-Il fenomeno aereo su Amburgo, osservato da una folla che guarda stupita il cielo, in una stampa del 1697

Il 4 novembre 1697, secondo le cronache del tempo, due ruote incandescenti emettenti strali di luce tutt’intorno, sorvolano lentamente la città di Amburgo (posta sull’estuario del fiume Elba) ed altre site nel Nord-Est della Germania.

4 novembre 1697, Meclemburgo e Amburgo, Germania
Due ruote nel cielo

Questo è quello che principalmente sarebbe stato osservato tra le ore 6 e 7 del pomeriggio del 4 novembre 1697:

“Una grande palla di fuoco a forma di cannone. Tale palla è stata vista galleggiare .. .allo stesso tempo un tale fenomeno o segno nell’aria si sarebbe scorto anche sopra l’orizzonte di Amburgo dove è stata osservata galleggiare (nel cielo) una forma di croce ma meno evidente….. Dopo un quarto d’ora la palla emise un botto. E poi “scomparve dalla vista delle molte migliaia di spettatori”. Anche la croce scomparve dopo lo stesso tempo.”

  • Fonte originale: Mecklenburg & Hamburg, 4 nov. 1697 [Nachdencklich-dreyfaches Wunder-Zeichen…, Einblattdr. G.Fr. 13 in Sammlung Gustav Freytag, Universtät Frankfurt am Main.]
  • Analogie tra l’evento di Amburgo e rapporti UFO moderni. Un UFO sferico, ma schiacciato nella parte della calotta superiore ed inferiore e con una sorta di anello equatoriale, di colore dell’alluminio, è stato fotografato ripetutamente nel cielo del paesino di Zdany (Polonia) l’8 gennaio 2006.
oggetto volante
Fig. 137-2

Caso 77-Colonne di fuoco sul mare di Spagna (1730)

Quello che segue è una sintesi del testo della cronaca, relativa al fenomeno celeste osservato in Spagna il 2/11/1730, scritta da Don Diego De Torres Villarroel:

Fig.146-1-Frontespizio dell’opuscolo “Opinione e previsioni del globo (mondo, Terra), e tre colonne di fuoco, che furono vedute al nostro orizzonte spagnolo il giorno 2 novembre di quest’anno 1730 e alcune preparazioni officinali … per sbarazzarsi della malvagità dei loro vapori e fumi” – A cura di Don Diego De Torres Villarroel, già Cattedratico di Matematica presso l’Università di Salamanca

“Il giorno 2 novembre (1730) alle 11 e 30 minuti della sera, ho visto da questo Orizzonte Salamantino (ossia Siviglia) nella parte meridiana, tra il segno del Cancro, quello del Leone, e parte della costellazione della Vergine, un grande globo di fuoco, superlativo e sontuoso come il Palazzo di Giustizia: a lato di questo promontorio si elevavano due emissioni o colonne, che, alla mia vista, erano molto alte, che con il movimento acquistavano più luce e nitidezza. Sulla cima superiore del globo si sono registrate due grandi fiamme cerulee color del fuoco. Mi pareva che la terra vomitasse l’inferno che teneva nel suo grembo.

Secondo gli osservatori il fuoco si disperse alle due del mattino, illuminando fino a questa ora tutto il mondo, e le colonne si unirono perdurando fino alle ore 4 e mezzo. Questo è quello che ho visto”.

  • Nota biografica: Diego de Torres Villarroel, (Salamanca, 1694 – ibid., 19 giugno 1770) è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, medico, matematico, sacerdote e professore presso l’Università di Salamanca.
  • Analogie tra l’evento di Siviglia del 1730 e rapporti UFO moderni. Oggetti volanti luminosi di colore bianco e di forma tubolare o di “colonna”, ripresi da un ufficiale di polizia al di sopra della fattoria del Sig. Frank Mannor, a Dexter (Michigan-USA) nel 1966.
Fig. 146-2

Caso 78-Un oggetto tubolare e metallico su Londra (1742)

Fig.147-Il testo pubblicato su “Philosophical Transactions” Vol.43 dell’anno 1742
Fig.148-Una ricostruzione a colori dell’oggetto

Il 16 dicembre del 1742, un membro della Reale Società di Londra ebbe a fare un’osservazione straordinaria dalla quale scaturì la seguente testimonianza piena di dettagli preziosi:

“La luce si elevava dietro gli alberi e le case a sud-ovest così che, a tutta prima, la scambiai per una stella filante di grosse dimensioni. Ma quando essa fu ad una elevazione di 20°, essa si piazzò parallelamente all’orizzonte dondolando, dopo di che partì in direzione nord-est, così parve essere molto vicina. Il suo movimento era lentissimo. Io la vidi durante circa un chilometro.

Senza dubbio a ragione della resistenza dell’aria una fiamma luminosa era proiettata all’indietro, un po come brucia del carbone di legna. La parte terminale dell’oggetto era una struttura come fatta di barre di acciaio e niente affatto opache alla mia vista. Ad un angolo di questa struttura longitudinale o cilindrica si trovava una sorta di coda di luce più brillante per cui il bagliore diminuiva regolarmente verso la fine di quel cilindro, così che questa (la coda) appariva trasparente per più della metà della sua lunghezza. La testa di questo strano oggetto pareva avere un diametro di mezzo grado e la coda appariva di circa 3 gradi di lunghezza, per un ottavo di grado di spessore”.

Il presente rapporto venne pubblicato dalla rivista scientifica Philosophical Transactions Vol.43 dell’anno 1742.

  • Analogie tra l’oggetto volante osservato a Londra nel 1742 e rapporti UFO moderni. Il 4 Giugno 1965, un oggetto volante a forma di siluro inseguì un aereo civile fino in Giappone. La torre di controllo di Tokio rilevò l’oggetto sconosciuto sul radar. I due piloti affermarono che l’OVNI era circondato da un alone luminoso arancione, aveva due file di finestrini e una serie di appendici esterne, inoltre, che aveva una grandezza doppia di quella di un bombardiere e che sembrava emettere fiamme o scintille dalla coda.
Fig.296-Fonte: “Il segreto degli UFO” di A.Schneider & H.Malthaner – Ed.De vecchi (1977) – Pag.200

Caso 82-Un segno nel cielo durante l’eruzione del Vesuvio (1794)

Fig.156-Ill.ne tratta da una cronaca in lingua tedesca del 1795 – Fig.158-Il testo della cronaca in lingua tedesca del 1795
Fig.157-Ill.ne tratta da una cronaca in lingua tedesca del 1795

L’eruzione del Vesuvio del 1794
Un miracolo che tutti videro. Uno straordinario segno nel cielo.
Di Aniello Langella e Claudio Lautieri

L’eruzione del Vesuvio, iniziata il 15 giugno del 1794, proseguì per giorni, fino al 24 dello stesso mese.

Il testo che commentiamo in questo lavoro è stato scritto in lingua tedesca e con caratteri gotici. Pubblicato verosimilmente a Venezia nel 1795. Una copertina illustra in maniera dettagliata i fenomeni di quei giorni. Una sorta di racconto allegorico di un evento che incuriosisce e crea intorno a quell’evento eruttivo, un’atmosfera quasi magica. Frutto della fantasia dell’autore o racconto reale di un accaduto, resta nella storia del vulcano come misterioso ed inspiegabile fenomeno, capace di emozionare ancora oggi.

“Il 17 giugno del 1794 – …..Infine Egli (l’allora Re di Napoli) fece lasciare colà molti carri con tende, derrate alimentari e vestimenti; altresì egli mandò alla ora povera popolazione (di Portici, Ottaviano, Torre del Greco e Resina) una grossa somma di denaro; gli infortunati però furono portati negli ospedali a Napoli, per un breve tempo si vide anche in questo territorio ancora un notevole e serio stupefacente segno in cielo.

Si vide nell’aria una cupa piramide, con 4 soli ed un esercito guerresco, che poco dopo si divise in fiamme grandi ed in una quantità di fiamme più piccole e subito gettò davanti a sé dardi di fuoco. Questo aspetto tragico si fece osservare dalle ore 9 di mattina sino al mezzodì, dopo di chè senza aver causato alcun danno, si divise ancora ed ancora e scomparve nell’aria. Il disegno di questo segno stupefacente impressionò ogni cristiano pensatore e si aspettò con paura e terrore l’arrivo di ciò che Iddio aveva decisa. Abbastanza, Iddio Onnipotente ci pose già da alcuni anni sufficienti che esempi davanti agli occhi, come la sua pazienza messa a dura prova dai peccati e dai pesi potesse anche punire”.

Forse la visione di quel prodigio – commentano gli Autori della ricerca- , così ben rappresentato nella “piramide a volta con i quattro astri”, altro non è che la manifestazione di un potere astrale e cosmico che interviene sulla terra per manifestarsi secondo precisi canoni……..

  • Fonte: Di Aniello Langella e Claudio Lautieri – vesuvioweb 2014
  • Similitudini tra il portento osservato sul Vesuvio nel 1794 e UFO moderni. Il 5/10/1996, il Sig. Haroldo Westedorf (allora 39enne) era appena partito dall’aeroporto locale di Pelotas (Brasile) a bordo del suo aereo monomotore Embraer EMB-712. Dopo aver volato per circa 12 minuti e raggiunto un’altitudine di circa 5.000 piedi, vide davanti a se un oggetto enorme. Egli descrisse l’UFO come piramidale o conico con otto facce piane. Era piatto sul fondo, con una parte superiore arrotondata. L’oggetto era di colore marrone, e misurava circa 225 piedi d’altezza, e 325 piedi di larghezza (Fig.157-2). Un UFO a forma di piramide tronca fotografato, da un testimone rimasto anonimo, su Valley, Alabama (USA), il 16 Settembre 1996 (Fig.157-3).
Fig.157-2 / 157 – 3

Caso 84-Un oggetto di grandi dimensioni sul Kremlino (1808)

Fig.160-Il documento originale russo del 1808 / Fig.161-Le pagine interne con la cronaca del fenomeno
Fig.162-La ricostruzione del fenomeno allegata al testo originale

Il Komsomolskaya, quotidiano della Pravda qualche anno fa ha pubblicato un documento straordinario rimasto segreto per decenni che si riferisce ad un sorvolo di un gigantesco oggetto volante sopra il Cremlino, addirittura risalente al 1808. “Ho trovato questo documento nell’archivio personale del senatore Peter Poludensky di Mosca, che ha lavorato per il servizio segreto del Tsar ed è morto a metà del XIX del secolo. Il manoscritto ha attirato la mia attenzione dice Alexander Afanasyev, esperto del museo russo di Storia dello Stato, addetto al reparto manoscritti.

“L’Ufologia non è il mio campo di competenza ma il manoscritto descrive dettagliatamente un UFO, e questo è molto interessante in ogni caso” Fiamme e luci sopra il Cremlino. Il Primo Settembre 1808, alle 20,07 precise, nel cielo terso e seminato di stelle, ha avuto luogo un fenomeno di incomparabile bellezza e rigore, il fenomeno era talmente grande che niente di simile si era mai visto prima. Il tutto era accompagnato da un suono sempre più forte, mentre l’arco luminoso nel cielo stava aumentando all’orizzonte, passando da 55 a quasi 90 gradi.

Lentamente si è arrestato fra le nubi, disponendosi in lungo sopra il Cremlino come una piastra diritta e compatta lunga circa 6,35 metri e spessa 0,35 metri, formata a strati. Sul relativo bordo anteriore, in direzione sud-ovest, una fiamma ovale si è palesata, le sue dimensioni erano circa di due metri.

La particolarità della fiamma era la sua consistenza che può essere confrontata soltanto alle fiamme del fosforo vivo. “Come galleggiasse in un mare di scintille la fiamma ha illuminato tutto l’ambiente intorno creando l’illusione della luce del giorno; d’improvviso la fiamma è scomparsa e la luce è sparita, ma la piastra luminosa è rimasta dov’era ed abbastanza uniformemente è andata perpendicolarmente verso l’alto, raggiunto le stelle fino a rimanere visibile per circa due minuti quando, senza sparire, si è persa tra le nubi ad un’altezza straordinaria”.

Effettivamente dalla descrizione, l’oggetto misterioso ha una relativa somiglianza con i moderni UFO, per la capacità di librarsi nell’aria, arrestarsi bruscamente e cominciare ad irradiare luce. Tuttavia, Afanasyev esclude la possibilità che il manoscritto sia una falsificazione. E spiega perchè: “È impossibile che il testo sia falso. Il manoscritto è inciso su carta autentica, prodotta nel 1805.

L’ortografia e lo stile appartengono ovviamente all’inizio del XIX secolo e l’autore doveva essere una persona istruita, probabilmente un professore dell’università di Stato di Mosca, poichè l’Università è situata giusto nella grande via che porta al Cremlino.” Il ricercatore si è rivolto ad astronauti ed esperti scientifici, sperando di scoprire chi fosse e che cosa avesse realmente visto l’autore del manoscritto. L’unico indizio che ha trovato è il seguente: “Nel 1808 ad una riunione della Moscow Naturalist University, Andrey Chebotaryov professore di 24 anni di Chimica all’Università di Mosca, ha steso un rapporto su un meteorite” dice Galina Ponomaryova, esperta della State Astronomy University. Naturalmente non era un meteorite, ma a quel tempo tutti quegli oggetti non identificati nei cieli erano considerati impropriamente come meteoriti.

Lo Schema: Il manoscritto è accompagnato da alcuni appunti, che descrivono lo scenario visto da Chebotaryov.

  1. Settembre, 1808 alle 20:07 all’università di Stato di Mosca Chebotaryov sente un rumore e dalla finestra vede un oggetto rettangolare lungo 6,35 metri e spesso 0,35 metri, che formava un arco sopra il cielo.
  2. L’oggetto si ferma sopra il Cremlino all’altezza di due o tre chilometri. Sulla parte laterale appare una sfera luminosa di fuoco, di circa 1,5 metri di diametro. Il fenomeno continua per cinque secondi.
  3. Quando La fiamma è uscita, l’oggetto si è sollevato uniformemente e verticalmente verso l’alto rimanendo visibile per due minuti.

Gli originali della copertina del manoscritto, della cronaca e della ricostruzione del fenomeno sono riportati nelle Figure 160-161 e 162.

“Lo scopo di questo documento rimane un mistero per me”, aggiunge Afanasyev. “Inizialmente ho pensato che era una brutta copia per un articolo di stampa, ma ne il giornale dell’università di Stato di Mosca, ne qualunque altra casa editoriale ha pubblicato questo materiale. Chebotaryov potrebbe aver preparato un articolo per il bollettino della Moscow Naturalist Society, ma per qualche motivo non è mai stato pubblicato ed è rimasto nell’archivio fino a che Peter Poludensky non lo ha scoperto, resta un enigma nell’enigma”.

  • Similitudini tra l’oggetto osservato sul Kremlino nel 1808 e Ufo moderni.
Fig.162-2-Un UFO tubolare con una lunga serie di finestrini ripreso su Rhode Island, nel Cumberland (Australia), il 3 luglio 1967 / Fig.162-3-Un ufo sigariforme ripreso sul New Mexico nel 1957
Fig.162-4 / 162-5

Un UFO tubolare luminoso accompagnato da un oggetto ovoidale, ripreso (nel settembre del 1966) da un funzionario di banca (le cui generalità sono note solo al CUN) mentre era in gita con la famiglia sul Gargano (Italia) (Fig.162-4), e la ricostruzione dell’avvistamento diurno di un UFO tubolare di colore bianco (del tutto simile ad un tubo al neon acceso), osservato la mattina del 18/7/1967 nel cielo di Bomerano, Agerola (Napoli), dall’Autore e sua madre (Fig.162-5).


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Umberto Telarico

UFO del passato
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