Ultimata la costruzione della Stazione Spaziale Internazionale

Il Giornale Online Dodici anni dopo la “posa della prima pietra”, la Stazione Spaziale Internazionale, la più grande macchina orbitante mai costruita dall’uomo, è stata completata (almeno per quanto riguarda il contributo della NASA). Frutto dello sforzo congiunto di 15 Nazioni, ha visto il suo completamento grazie al lavoro degli astronauti giunti sul posto qualche giorno fa con l’ultimo volo dello Space Shuttle Endeavour, che una volta a terra verrà poi definitivamente “messo in pensione”; dopo di lui ci sarà solo un’altra missione shuttle, la STS-135, prevista per giugno.

Pesante 417 mila tonnellate, grande 109 metri per 51 (un campo di calcio misura 100×90 metri) e con 837 metri cubi di spazio pressurizzato (al 21 marzo 2011), la stazione spaziale orbita a circa 350 km di altezza, con un’orbita inclinata di circa 51 gradi, che a quasi 28000 km/h richiede circa 91 minuti per essere percorsa: ad oggi ne sono state percorse 71764 nei 4572 giorni di permanenza nello spazio (di cui 3859 abitati da equipaggio). L’ultimo pezzo ad essere montato è stato un palo lungo 17 metri, ma probabilmente altri ne aggiungeranno invece i russi: gli americani, infatti, col ritiro degli shuttle non saranno più in grado di trasportare sulla ISS nuove parti, mentre i russi, con la Soyuz, potranno trasportare sia equipaggi che nuovi componenti. Il “palo” serve in realtà sia ad agevolare i lavori di manutenzione all’esterno, sia a controllare lo stato delle navette spaziali prima del loro rientro a terra.

La stazione spaziale può essere facilmente vista da terra, nelle condizioni opportune: apparirà come un puntino luminoso in rapido movimento tra le stelle, che percorre la volta da un estremo all’altro, piuttosto che solo per un breve tratto come le “stelle cadenti”. Per riuscire a vederla è sufficiente impostare la propria posizione geografica in questa pagina web http://heavens-above.com/, e cliccare sul link ISS, che mostrerà data, ora e direzione esatte in cui guardare per assistere al passaggio della Stazione Spaziale. Un fotografo, Thierry Legault, è diventato famoso per i suoi “appostamenti” in ogni parte del mondo che gli hanno permesso di realizzare eccezionali fotografie http://legault.perso.sfr.fr/iss_atlantis_transit.html della stazione spaziale che transita davanti al sole e alla luna, talvolta anche con lo shuttle ancora agganciato.

Fonte: http://technews.it/ISPTB