Un nucleo plasmatico all’interno della Terra?

Il Giornale Online
Le Geologia distingue quattro principali strati interni del nostro pianeta: la sottilissima crosta o litosfera, il mantello di natura plastica, il nucleo esterno liquido ed il nucleo interno. Questo ultimo, il più caldo, sarebbe composto di ferro e nickel e si crede che abbia un diametro di poco più di 1200 km e che raggiunga i 5000° centigradi, una temperatura altissima, poco inferiore a quella superficiale del Sole; ma, secondo la maggior parte degli studiosi, non sufficiente a trasformarlo in plasma. Anzi, secondo la teoria prevalente, esso sarebbe, insieme alla sottile crosta, l’unico strato solido. L’opinione più diffusa é che sarebbe l’enorme pressione cui è sottoposto a rendere il ferro allo stato solido. Il nucleo – una sfera di ferro e nickel caldissima – ruoterebbe all’interno degli strati esterno e mantello, fluidi. Questa sua rotazione genererebbe una sorta di dinamo, creando in tal modo il campo magnetico terrestre. D’altra parte tutti sanno che un cacciavite o un coltello di ferro possono essere magnetizzati e attrarre piccoli oggetti come limatura di ferro, viti e chiodi. Anche se nessuno finora ha mai fatto un buco fino al nucleo interno per vedere com’è fatto realmente, la teoria della dinamo sembra semplice e convincente.

Eppure non tutti gli scienziati sono d’accordo.

Un indizio contrario all’opinione prevalente si può trovare nel bizzarro comportamento delle cosiddette onde trasversali del terremoto, che non sono in grado di attraversare il nucleo interno. Un comportamento davvero strano: se questo fosse solido, dovrebbero farlo con grande facilità. Eppure non lo fanno. Dunque, che pensare? Anche se l’opinione prevalente presso i geologi e i geofisici è proprio quella del nucleo solido di ferro-nickel, secondo altri scienziati, all’interno del pianeta, ci sarebbe effettivamente ferro e nickel, ma non solo: vi si sarebbero accumulati anche elementi più pesanti del ferro, alcuni dei quali radioattivi come l’Uranio, in grado di produrre un riscaldamento molto forte. Forse una sorta di centrale termonucleare, che produce raggi gamma e neutrini che si dirigono verso la superficie. E’ certo che, se questo fosse vero, allora la reazione atomica produrrebbe una temperatura ben superiore a quei 5000° centigradi di cui si parla. Una temperatura talmente tanto alta da far ritenere qualche ricercatore che la materia all’interno della Terra sia presente allo stato gassoso, anzi di plasma, per molti versi simile a quello della materia solare. Ma se il centro della Terra fosse un nucleo caldissimo e gassoso, la sua energia e la pressione derivante non spingerebbe verso l’alto la superficie, cioè: non provocherebbero l’espansione del pianeta? Non in tempi umani, ovviamente, ma in ere geologiche … L’idea sembra pazzesca, eppure c’è qualcuno che sostiene, contro tutta la Geologia mainstream, che la Terra in effetti si stia espandendo (la cosiddetta Growing Earth Theory). Non entro nei particolari, anche per la mia scarsissima preparazione in merito che non me lo permetterebbe, mi limito solo a dire che, almeno secondo i sostenitori di tale contrastatissima teoria, questo spiegherebbe la deriva dei continenti molto meglio della teoria classica.

Nonostante le critiche mosse da tutto l’establishment scientifico, i sostenitori del nucleo al plasma sembrano voler andare avanti per la loro strada … Vediamo qualche caposaldo del loro ragionamento.

1) La crosta terrestre continentale e la crosta oceanica, cioè i fondali marini, sono costituiti da materiali di differenti età.

2) Le rocce continentali sono molto più vecchie del materiale oceanico che è invece assai più recente.

Perché? Come spiegarlo?

3) La spiegazione (secondo i sostenitori della Terra in espansione) sarebbe che materiale “fresco”, che forma la crosta oceanica, viene prodotto in questo momento da parte del fondo marino in espansione. Questo avverrebbe presso le dorsali medio-oceaniche.

La crosta terrestre continentale è costituita da sei super-continenti, che rappresentano sei grandi fratture, sei “vagabondaggi” e sei ristrutturazioni del materiale della crosta. Guardate le due immagini: quella inferiore illustra la teoria classica, quella superiore illustra la Terra in espansione. In questa teoria, la dimensione e la quantità di crosta continentale rimangono le stesse, mentre la dimensione e la quantità della crosta oceanica aumentano. In effetti, gli scienziati concordano sul fatto che nuova roccia viene continuamente prodotta e questo avviene in corrispondenza delle dorsali oceaniche. Ebbene, l’area in cui viene prodotta la maggior quantità di basalto e – almeno secondo la Growing Earth Theory – la Terra si sta espandendo più rapidamente nella misura di 10 cm all’anno è nell’Oceano Pacifico.

Il famoso Ring Of Fire, è un anello di vulcani attivi e inattivi che attraversa l’Oceano Pacifico. I vulcani sono una concentrazione massiccia di energia. In Hawaii hanno scoperto un tipo di magna molto caldo molto vicino alla superficie. Questo tipo di vulcani mostra eventi elettrici di scarico, simili ad un fulmine. L’eruzione del vulcano Chaiten in Cile ha prodotto temporali incredibili e pennacchi di cenere che includevano vapore acqueo e cristalli. Volcán de Agua in Guatemala ha prodotto un flusso massiccio di acqua e fango.

Elettricità dalle viscere della Terra …

Fonte: http://zaro41.wordpress.com/2010/10/22/ipotesi-bioplasmoidi-plasma-allinterno-stesso-della-terra-gd6/
Vedi: http://www.usac.it/articoli/soave_fissione/fissione_nucleare.htm http://archivio.panorama.it/scienze/articolo/idA020001018514.art http://www.ditadifulmine.com/2010/01/la-luna-e-nata-da-unesplosione-nucleare.html http://www.stazioneceleste.it/articoli/wilcock/wilcock_TDC_06.htm


http://nuclearplanet.com/