Un'Assordante Silenzio

Il Giornale Online
[link=http://www.dragavide.com/]di Dragavide[/link]

Vorrei puntare i riflettori su una notiza apparsa sulla rivista Forbes nella versione on-line in data 22 Febbraio 2013 dal titolo [link=http://www.forbes.com/sites/jeffmcmahon/2013/02/22/nasa-a-nuclear-reactor-to-replace-your-water-heater/]”NASA: A Nuclear Reactor To Replace Your Water Heater”[/link] che suona all'incirca così:
“NASA: Un Reattore Nucleare in Sostituzione del Tuo Calorifero”.
L'articolo è a firma del giornalista commentatore [link=http://www.linkedin.com/in/contrary/it]Jeff McMahon[/link].

This reactor does not use fission, the process of splitting atoms into smaller elements employed by every commercial power reactor currently operating on earth.
Questo reattore non usa la fissione, il processo di divisione dell'atomo in elementi più semplici, processo utilizzato da tutti i reattori nucleari in commercio attualmente in funzione sul pianeta.

And it does not use hot fusion, the union of hydrogen atoms into larger elements that powers the sun and stars.
E non usa nemmeno la fusione calda, cioè l'unione di atomi di idrogeno in elementi più complessi, che alimenta il sole e le stelle.

Instead, a low-energy nuclear reactor (LENR) uses common, stable elements like nickel, carbon, and hydrogen to produce stable products like copper or nitrogen, along with heat and electricity.
Al contrario, un reattore nucleare a bassa energia utilizza elementi comuni e stabili come il nickel, il carbonio e l'idrogeno per produrre elementi stabili come il rame o l'azoto, insieme a calore ed elettricità.

“It has the demonstrated ability to produce excess amounts of energy, cleanly, without hazardous ionizing radiation, without producing nasty waste,” said Joseph Zawodny, a senior research scientist with NASA’s Langley Research Center.
“E' stata dimostrata la possibilità di produrre un eccesso di energia, pulita, senza la presenza contemporanea di radiazioni ionizzanti, senza la produzione di rifiuti dannosi”, ha detto [link=http://www.linkedin.com/pub/joseph-m-zawodny/40/a75/5aa]Joseph Zawodny[/link] (vedi anche [link=http://eospso.gsfc.nasa.gov/directory/eospso_members/j_zawodny.php]qui[/link], n.d.t.), un ricercatore “senior” del Langley Research Center della NASA (vedi [link=http://www.youtube.com/watch?v=JBlKc0TaqPs&feature=player_embedded]video [/link]originale, in cui Zawodny parla del reattore nucleare a bassa energia, n.d.t.).

“The easiest implementation of this would be for the home,” he said. “You would have a unit that would replace your water heater. And you would have some sort of cycle to derive electrical energy from that.”
“L'implemetazione più semplice di tutto questo, sarebbe per l'uso domestico,” dice ancora. “Si potebbe avere un'unità che potrebbe sostituire il vostro termosifone. E da questo si potebbe ricavare una sorta di ciclo per produrre energia elettrica.”

The LENR offers a slow-moving neutron to an element—NASA researchers are working with nickel. The nickel absorbs the extra neutron, rendering the nickel unstable. To regain stability, the acquired neutron splits into an electron and a proton.
Le LENR (Reazioni Nucleari a Bassa Energia, n.d.t.) mettono a disposizione della reazione, un neutrone in movimento lento verso un elemento, i ricercatori della NASA stanno lavorando con il nichel. Il nichel assorbe questo neutrone, rendendo l'atomo di nichel instabile. Per riguadagnare stabilità nell'atomo di nichel, il neutrone acquisito si spezza in un elettrone ed un protone.

“So where it once had an extra neutron, making it an unstable isotope of whatever element it was, it now has an extra proton instead, which makes it a more stable isotope of a different element,” Bob Silberg of NASA’s Jet Propulsion Laboratory wrote last week on the agency’s Global Climate Change blog.
Così dove prima c'era un neutrone in più, rendendo l'atomo un isotopo instabile del qualsivoglia elemento fosse prima, ora, tale atomo, ha invece un protone in più, il quale fa si che esso sia un isotopo di un elemento differente molto più stable.

“This process releases energy which, hypothetically, can be used to generate electricity.”
“Questo processo rilascia energia, la quale, ipoteticamente, potebbe essere usata per produrre elettricità”

With its new proton, the nickel has gained stability as another element: copper.
Con il suo nuovo protone, il nichel ha guadagnato stabilità, divenendo un altro elemento: il rame.

“There are estimates using just the performance of some of the devices under study that 1 percent of the nickel mined on the planet each year could produce the world’s energy requirements at the order of 25 percent the cost of coal,” according to Dennis Bushnell, the chief scientist at Langley.
“Ci sono stime delle performance dei dispositivi sotto studio, che stabiliscono che l'un per cento del nickel estratto ogni anno dal pianeta, potrebbe coprire la richiesta di energia nel mondo nell'ordine del 25 per cento del costo del carbone”, in accordo (vedi [link=http://futureinnovation.larc.nasa.gov/view/articles/futurism/bushnell/low-energy-nuclear-reactions.html]documento[/link]) con [link=http://www.linkedin.com/pub/dennis-bushnell/4/72b/201]Dennis Bushnell [/link](vedi anche [link=http://futureinnovation.larc.nasa.gov/view/articles/futurism/bushnell/bushnell-bio.html]qui[/link], n.d.t.), il responsabile capo sceintifico a Langley.

Carbon could also be used as a fuel, NASA scientists speculate, and the process would turn the carbon into nitrogen, the most abundant element in the atmosphere.
Il Carbonio potebbe essere usato come combustibile, ipotizzano gli scienziati della NASA, ed il processo potebbe trasformare il carbonio in azoto, il più abbondante elemento nell'atmosfera.

“I don’t know what could possibly be cleaner than that,” said Zawodny. “You’re not sequestering carbon, you’re totally removing carbon from the system.”
“Io non so cosa potebbe essere meno inquinante di questo,” dice Zawodny. “Non si sta confinando il carbonio, lo si sta completamente eliminando dal sistema.”

The scientists emphasize that LENR reactors are very different from the fission reactors employed today, which use highly radioactive elements, produce radioactive waste, and occasionally suffer from meltdowns. They also use the term LENR to distinguish these reactors from the chemical cold fusion reactors sought by researchers beginning in the 1980's.
Gli scienziati sottolineano che i reattori LENR, sono realmente differenti dai reattori a fissione nucleare sviluppati oggi, i quali usano elementi altamente radioattivi, producendo scorie radioattive, ed occasionalmente andando incontro a gravi incidenti. Inoltre usano il termine LENR per distinguere questi reattori da quelli chimici a fusione fredda sviluppati da ricercatori a cominciare dagli anni 80.
“When we concentrated upon nuclear engineering beginning in the 1940's we jumped to the strong force/particle physics and leapt over the weak force/condensed matter nuclear physics,” Bushnell said. “We are going back now to study and hopefully develop this arena.”
“Quando agli inizi ci siamo concentrati sull'ingegneria nucleare negli anni 40 abbiamo fatto un salto nella conoscenza della forza nucleare forte della fisica delle particelle, trascurando la forza nucleare debole della fisica della materia condensata nucleare”, ha detto Bushnell. “Stiamo tornando indietro nello studio e speriamo di sviluppare questo aspetto.”

NASA researchers are leaning on the Widom-Larsen Theory published in 2006 by Boston physicist Allan Widom and Chicago physicist Lewis Larsen, who speculates that low energy nuclear reactions are already happening on earth—in lightning, for example. And according to Larsen, LENR reactions may be responsible for occasional fires in lithium-ion batteries.
I Ricercatori della NASA si stanno riferendo alla pubblicazione del 2006 della Teoria Widom-Larsen del ([link=http://newenergytimes.com/v2/sr/WL/WLTheory.shtml]se ne parla qui[/link]) fisico di Boston Allan Widom ed al fisico di CHicago Lewis Larsen, i quali ipotezzano che in realtà le reazioni nucleari a bassa energia si verificano già in natura, come nel caso dei lampi ([link=http://www.slideshare.net/lewisglarsen/audio-larsenelectroweak-neutron-production-and-capture-in-lightning-dischargesans-san-diego-nov-14-2012]si veda questo documento[/link]), per esempio. E, in accordo con Larsen, le reazioni LENR possono essere responsabili delle occasionali esplosioni avvenute alle batterie agli ioni di litio ([link=http://www.slideshare.net/lewisglarsen/lattice-energy-llc-field-failures-and-lenrs-in-lithiumbased-batteriesjan-23-2013]documento al riguardo[/link]).

Which underscores that even low-energy nuclear reactors can produce dangerous amounts of energy.
La qual cosa mostra come anche le reazioni nucleari a bassa energia possono produrre grandi quantità pericolose di energia.

“Several labs have blown up studying LENR and windows have melted,” Bushnell writes, “indicating when the conditions are right prodigious amounts of energy can be produced and released.”
“Diversi laboratori sono saltati in aria studiando le LENR e le finestre sono eplose,” scrive Bushnell, “mostrando che quando le condizioni sono corrette, enormi quantitativi di energia possono essere prodotti e rilasciati.”

[UPDATE: Lewis Larsen responds to this statement in the comments below this post: “Firstly, all such violent energetic events are quite rare — only a handful have ever occurred over the past 20+ years during the course of literally hundreds of thousands of LENR experiments; most have involved water-filled reaction vessels of one kind or another . Secondly, and most importantly, NONE of these incidents were caused by a nuclear explosion per se.” See Larsen's full comment on the third page of comments below.]
[AGGIORNAMENTO: Lewis Larsen risponde a questa esposizione nel commento di seguito a questo post: “Innanzitutto, tutti questi rilasci violenti di energia sono molto rari, solo un gruppetto di questi eventi è accaduto in oltre vent'anni di letteralmente centinaia di migliaia di esperimenti sulle LENR; la maggior parte 'amichevoli' e no, è stat realizzato in contenitori riempiti di acqua. In secondo luogo, e molto più importante, di per se, NESSUNO di questi incidenti è stato causato da esplosioni nucleari.” SI veda a questo proposito il commento completo di Larsen in fondo a questo post all'inizio dei commenti (qui si riferisce nel documento originale pubblicato su FORBES, ai commenti che seguono lo scritto del giornalista n.d.t.)]

NASA researchers are working on producing the reactions by vibrating lattices of nickel saturated with hydrogen ions at high frequencies. Right now, those vibrations require more initial energy than the reactions produce, the same problem that has stymied efforts to produce fusion reactors. But Bushnell offers this summary of the state of low-energy nuclear reactors:
– Something real is happening.
– The weak interaction theories [including Widom-Larsen] suggest what the physics might be.
– There are efforts ongoing to explore the validity of the theories.
– There are continuing Edisonian efforts to produce devices mainly for heat or in some cases transmutations.
– There are efforts to certify such devices.
– NASA LaRC has begun LENR design studies guided by the Weak Interaction Theory

I Ricercatori della NASA stanno lavorando alla produzione di un reattore che funziona attraverso la vibrazione ad alta frequenza di reticoli cristallini di nickel saturati con ioni di idrogeno (cioè atomi di idrogeno a cui è stato asportato l'unico elettrone presente nell'atomo n.d.t.). In questo momento, la produzione di queste vibrazioni, richiede molta energia iniziale, più di quella prodotta durante la reazione, lo stesso problema che affligge i reattori a fusione. Ma Bushnell presenta questo sommario allo stato attuale dei reattori nucleari a bassa energia:

– Qualcosa di reale sta veramente accadendo.
– Le teorie basate sull'interazione debole [inclusa la Widom-Larsen] suggeriscono che cosa la fisica potrebbe divenire.
– Ci sono sforzi in corso per verificare la validità di queste teorie.
– Ci sono continui sforzi Edisoniani per realizzare dispositivi principalmente per produrre calore o in alcuni casi trasmutazioni.
– Ci sono sforzi per ottenere di certificare tali dispositivi.
– Il NASA LaRC (Langley Research Center della NASA) ha iniziato studi di modelli LENR seguendo la teoria dell'interazione debole.

ALCUNE CONSIDERAZIONI

Vediamo di ricapitolare.
La NASA, l'ente spaziale statunitense, sta eseguendo esperimenti su quella che volgarmente viene definita come “fusione fredda”. Così stanno facendo centinaia di laboratori nel mondo. Addirittura ci sono aziende, è facile rintracciarle sul web, che sono passate dallo stato di “concept” alla realizzazione di prototipi funzionanti, dove però, la produzione di energia in eccesso è ancora piccola. Per non parlare ancora di aziende che si dicono già pronte di introdurre sul mercato dispositivi già operanti (vedasi l'Energy Catalyzer (o E-Cat) dell'ingegnere italiano Andrea Rossi da parte della ditta Leonardo Corporation).

Dopo affermazioni così convinte ed accese, come quelle che sono state quelle di numerosi scienziati ed esperti in tutti questi anni, da quando vennero annunciati gli esperimenti nel 1989 di Martin Fleischmann e Stanley Pons (vedi su [link=http://it.wikipedia.org/wiki/Fusione_nucleare_fredda]Wikipedia[/link]), di totale negazione ed anzi di denigrazione nei confronti della cosidetta “fusione fredda”, fa pensare seriamente il silenzio ufficiale calato su tutta quanta la questione.
Possibile che una ricerca così rivoluzionaria, che cambierebbe completamente tutti gli scenari sul pianeti in riferimento agli approvigionamenti energetici, passi tutt'ora sotto silenzio?
Una cosa del genere dovrebbe farla da padrone su tutti i giornali, i quotidiani e riviste scientiche.

Ma nessuno ne parla.
Avrei persino la consapevolezza del dubbio, della frode, dell'inganno e della bufala.
Ma com'è allora che così tanti laboratori nel mondo stanno facendo esperienze in questo senso?
Perchè persino la NASA se ne sta occupando?
Perchè c'è un così assordante silenzio?

Immagine: Joseph Zawodny (NASA) che mostra un dispositivo usato per studiare le reazioni nucleari a bassa energia.
Fonte: http://www.dragavide.com/index.php?m=03&y=13&entry=entry130317-012507